«Sì, Sarkozy sta facendo bene sulle espulsioni». All'indomani dell'aperto appoggio del premier italiano Silvio Berlusconi, è il leader della Lega Umberto Bossi a scendere in campo a difesa del presidente francese e delle sue scelte sulle espulsioni. «La maggior parte dei furti li fanno i rom, certo non sono il demonio però per la gente che lavora, torna a casa e la trova buttata per aria non è molto allegro» spiega il numero uno del Carroccio conversando con due cronisti a Montecitorio. «Se rubi ai ricchi è un conto, ma se rubi ai poveri quelli si incazzano», aggiunge il Senatùr ribadendo che «certo, i rom non sono il demonio».
VERTICE UE - Lo scontro tra Parigi e la Commissione Ue sulla gestione dell'emergenza rom in Francia arriva giovedì sul tavolo del vertice Ue a Bruxelles. Pur non essendo nell'agenda ufficiale dei lavori, la questione è stata dibattuta informalmente durante il pranzo, su richiesta del presidente francese Nicolas Sarkozy, protagonista ,mercoledì di un duro scambio di accuse con la commissaria Ue alla giustizia Viviane Reding.
ADRO E LA CRISI NEL CENTRODESTRA - A Montecitorio, Bossi conversa sui rom ma non solo. Il numero uno del Carroccio torna infatti anche sulla vicenda della scuola di Adro, smorzando le polemiche sui simboli leghisti: «Il sole delle Alpi è il simbolo del Nord. Non è un simbolo politico ma culturale dei popoli che abitano le Alpi» ha spiegato il Senatùr. Quanto alla crisi del centrodestra e al famoso gruppo dei venti, Bossi è sicuro che «se lo dice Berlusconi, il gruppo c'è ma la strada è stretta. Non vorrei che poi tutti i giorni si vada a chiedere il voto a loro. È una via molto stretta per Berlusconi, speriamo di no». «Il governo va avanti, se lo dice Berlusconi - aggiunge Bossi -. Il voto? Sempre meglio fare delle cose serie. Sono convinto che era meglio andare al voto così si evita di restare nel pantano, rischio che c'è sempre. Però se Berlusconi riesce ad avere i numeri...».