Prandelli: «Roba mai vista» Viviano: «Stankovic piangeva»
Il primo commento è stato quello di Cesare Prandelli: «Roba mai vista». Facce scure all'interno degli spogliatoi dopo la sospensione di Italia-Serbia provocata dai disordini dei tifosi ospiti. «Avevamo capito che c'era qualcosa di strano quando il loro portiere titolare (Stojkovic, ndr) è entrato nel nostro spogliatoio tremando come una foglia» racconta il ct azzurro. «Ci ha detto che il pullman della Serbia era stato assalito e lì abbiamo capito che l'azione poteva essere anche premeditata e che l'intenzione dei tifosi serbi era quella di non far giocare questa partita. Se è stato picchiato? Questo non lo so». «È stata una serata triste, che una partita di calcio finisca così non è normale» commenta Emiliano Viviano. «Dispiace anche per i giocatori serbi, Stankovic piangeva - continua ai microfoni della Rai il portiere azzurro -. In campo ho detto al nostro direttore generale Valentini che non potevo giocare e stare attento ai fumogeni che arrivavano dagli spalti. Paura? Il giusto, non avevo voglia di prendere un fumogeno in faccia».
I disordini a Genova I disordini a Genova I disordini a Genova I disordini a Genova I disordini a Genova I disordini a Genova I disordini a Genova I disordini a Genova
FEDERCALCIO - Antonello Valentini, direttore generale della Federcalcio, ha difeso comunque l'organizzazione della partita: «C'era un ottimo piano di sicurezza - ha detto - abbiamo seguito le regole di vendita dei biglietti per i tifosi serbi, la polizia italiana si è prodigata in tutti i modi per cercare di stoppare la tifoseria serba, sia da parte nostra che da parte della polizia italiana si è fatto il possibile per far giocare la partita». Quello che è successo, ha concluso, «è il risultato di una situazione calda, di tensione forte all'interno della delegazione serba e non può riguardarci».