Morte sospetta in ospedale dopo la lite: la procura indaga e dispone l'autopsia
Voglio sapere. Voglio capire come e perché è morto mio padre. Nulla più. Non cerco capri espiatori, non voglio accusare qualcuno, desidero semplicemente sapere la verità perché gli volevo bene, perché è mio padre». Le parole di Emanuela Liboni sono chiare e lasciano trasparire le intenzioni di una figlia che vuole solo andare alla ricerca di quanto è accaduto. Suo padre Oddone è morto giovedì mattina all’ospedale Sant’Anna di Ferrara. Ma sul decesso ci sono parecchie ombre, al punto che la stessa magistratura vuole far luce sulla vicenda. Il sostituto procuratore Ciro Alberto Savino ha disposto l’autopsia, in programma domani, ed ha aperto un fascicolo sul caso. Per il momento non vi sono indagati, ma se dagli accertamenti medici emergessero precise responsabilità, si potrebbe ipotizzare il reato di omicidio colposo. Pare infatti che non si sia trattato di una morte naturale. La causa potrebbe risalire a una lite in un bar di Stienta che ha visto protagonista Oddone Liboni.
L’episodio sarebbe accaduto domenica scorsa. Il decesso quattro giorni dopo. «Mio padre aveva lividi sul torace che non si è procurato da solo», ha detto la figlia, che attende l’esito dell’esame autoptico per poter organizzare il funerale. Emanuela vuole andare fino in fondo alla ricerca della verità, perché adesso le rimane, oltre alla rabbia, un dolore che non riesce a tenersi dentro. Al punto che lo esprime attraverso la bacheca di Facebook: «Ti ho lasciato a mezzogiorno scherzando con te per farti coraggio, i dottori avevano detto di stare tranquilli, niente di grave. Dopo un’ora la chiamata dall’ospedale, dove ci hai lasciati senza nemmeno dirci ciao».
Sul fronte delle indagini, non è stata dimostrata alcuna correlazione tra la lite avvenuta in un bar di Stienta e la morte dell’uomo, ma non è neppure esclusa questa ipotesi. Nel frattempo i carabinieri della compagnia di Castelmassa hanno sentito i titolari del locale dove si è acceso il diverbio. «Una lite di poco conto — dicono i militari dell’Arma —, un battibecco a cui ha fatto seguito qualche spintonamento tra i protagonisti. Comunque nessuno ha riportato lesioni». Una morte, insomma, che lascia perplessi.