Cronaca a Cagliari: AIAS, crudeltà e maltrattamenti in un centro di assistenza sanitaria
È incredibile come in luoghi deputati a custodire, curare, proteggere e a tutelare, si compiano azioni esattamente contrarie.
Qui non si parla purtroppo di scarsa professionalità o di scarsa etica di operatori sanitari, bensì di “maltrattamenti, percosse, lesioni personali, omissione di referto” ripetute sistematicamente nei confronti di pazienti affetti da gravi patologie e disabilità, anche psichiche, o croniche forme di patologie conclamate.
Tutto era partito da una denuncia di un dipendente del centro AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) all’Ispettorato del Lavoro per una mancata retribuzione protratta nel tempo ma, da subito, era chiaro che molte altre cose non andavano per il verso giusto, giungendo infatti sino all’intervento dei Carabinieri di oggi, e finendo in Procura con accuse pesanti sul piano del diritto penale.
I Nas stanno notificando tutte le misure cautelari del caso, coordinate dalla PM Liliana Ledda.
Già nell’aprile dell’anno scorso erano intervenuti gli agenti con un primo blitz della polizia giudiziaria della Procura, coordinati dal colonnello Gavino Asquer.
Erano già state sospese tre persone, e stilato un verbale in cui già emergeva una situazione inaccettabile: mancata assistenza igienico sanitaria, forme poco dignitose di trattamento diurno e notturno verso i poveri pazienti, che venivano addirittura lavati nello stesso bagno, denudati e disposti in materassini di gomma da palestra, anziché quelli previsti per i pazienti che soffrivano di incontinenza.
Questi solo alcuni esempi emersi dalle interviste, e notificati nelle indagini.
Molti i video testimonianti le gravi accuse. Dalle riprese infatti, si sono resi evidenti i maltrattamenti, le ingiurie e le percosse verso i pazienti.
Attualmente queste notifiche hanno prodotto la sospensione del servizio per sei mesi, nonché dai pubblici uffici a 14 operatori sanitari dell’AIAS di Decimomanno, a pochi chilometri da Cagliari.
Troppo spesso sentiamo cronache di questo genere, non accettabili per la dignità dell’uomo e per i diritti dell’assistito, bisognoso di cure, perciò, anche il presidente della Codacons, Carlo Rienzi, è intervenuto per richiamare la necessità di maggiori controlli e verifiche periodiche sui servizi sanitari.
Io credo che negli anni, il peso di tutto ciò sia anche riconducibile ai grossi tagli fatti sulla Formazione decisi dalla Politica, nei vari Governi che si sono avvicendati.
La formazione pedagogica della cura, della persona e il valore etico del servizio, che è un fondamento per imparare a predisporsi verso il prossimo, è pressoché assente nelle istituzioni pubbliche e private che operano nel campo dell’assistenza.
Foto e Articolo di Alessandra Carbognin
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