Un Parco per l’Arte fa rivivere l’arsenale di Verona
Partnership pubblico-privata per far rivivere con l’arte la grande fabbrica dell’Arsenale di Verona. Oggi 12 dicembre a Palazzo Barbieri sarà il sindaco Flavio Tosi a raccontare ufficialmente i dettagli e le ricadute offerte dal project financing promosso dalla cordata guidata da Attilio Navarra, presidente di Italiana Costruzioni e promotore del brand Valore Restauro Sostenibile, a seguito della delibera del consiglio comunale ottenuta lo scorso 30 novembre. Dopo mesi di intenso lavoro, una luce si accende sull’Arsenale di Verona con un progetto privato che punta a valorizzare le volumetrie esistenti e gli spazi esterni di un’area di 6,9 ettari nel cuore della città. La proposta si sviluppa anche attraverso un sistema di spazi pubblici con giardini, boulevard e corti, attraverso i quali si snoderà un Parco per l'Arte Contemporanea. Ecco che, in dialogo con le migliori esperienze europee, dalla Reggia di Versailles alla Reggia di Venaria Reale, dal Mamo all’Unitè d'Habitation di Marsiglia ai Kensington Gardens con la Serpentine Gallery, l’Arsenale di Verona, da tempo abbandonato e oggetto di numerose proposte senza esito concreto, punta a diventare una nuova polarità per la città scaligera, contribuendo a migliorare l'offerta turistica e la vivibilità per i suoi cittadini. Il concept del progetto sviluppato dallo studio genovese 5+1AA, con i veronesi di Contec, prevede di realizzare una grande pensilina di copertura della corte centrale, «opera d’arte essa stessa – spiega Alfonso Femia, socio 5+1AA - concepita secondo una sequenza di profili che rimandano ad alcuni elementi compositivi dell'Arsenale (come il timpano di ingresso) e si piega, seguendo una geometria variabile e asimmetrica, come un foglio che varia nella sua natura, da completamente trasparente a parzialmente coperta, attraverso inserti differenti come foglie di ceramica e losanghe di vetro. Un tappeto di foglie leggero, sostenuto da elementi puntuali si distenderà sopra un sistema di spazi che ospiteranno funzioni pubbliche di servizio per il parco, e che sosterrà un percorso – continua l’architetto - che si snoda a quote differenti creando una promenade percettiva sull'Arsenale, sul parco, sulla città, traguardando il fiume e la città storica».