PROGETTO ORTI 2017 – PREMIAZIONI SCUOLA PRIMARIA RITA ROSANI E ISTITUTO FORTUNATA GRESNER
“Imparare con le mani nella terra, grazie alla terra – afferma il presidente Andrea Miglioranzi – e l’orto come strumento educativo mette radici anche nelle scuole di Verona. Infatti già da qualche anno Amia (settore aree verdi e giardini) ha sviluppato un progetto di orto didattico dove i bambini possono coltivare piante mangerecce e gettare gli scarti in un’apposita compostiera. Tutto ciò serve per il riciclo dei rifiuti organici, che depositati nel contenitore per alcuni mesi si decompongono e creano un terriccio, il compost, che può essere riutilizzato come fertilizzante per l’orto stesso. Ecco che la frazione organica dei nostri rifiuti domestici da scarto diventa risorsa. Questo progetto che si sta affermando in alcune scuole primarie del nostro territorio, ha al centro la prevenzione dei rifiuti urbani e si focalizza sulla frazione organica, promuovendo la raccolta differenziata e la pratica del compostaggio domestico, cioè la tecnica che utilizza la compostiera per trasformare rifiuti organici e scarti verdi in fertilizzante naturale. Il compostaggio è effettivamente il punto di partenza per affrontare il tema dei rifiuti e delle tecniche di riciclaggio in generale. Parlare di compostaggio significa ovviamente parlare della nostra pattumiera, dei rifiuti che ci riguardano più da vicino come cittadini ed anche dai nostri stili di vita e rappresenta un’opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni alla responsabilità sociale e alla cura del territorio.
Per di più, visto il grande impegno degli allievi e degli insegnanti di questa scuola il numero sempre maggiore delle classi coinvolte abbiamo deciso di assegnare e consegnare un premio speciale che consiste in tutta l’attrezzatura necessaria per la coltivazione degli ortaggi e delle piante aromatiche.
Sono molto orgoglioso di aver partecipato e gratificato questo esaltate e significativo percorso didattico e perciò ringrazio voi bambini e i vostri insegnanti.”
“Un insegnamento antico tornata alla ribalta: per approfondire il tema della differenziata – dichiara il direttore Maurizio Alfeo - e per un esperienza pratica di compostaggio. E’ anche un’occasione per imparare a imitare la natura che non produce mai rifiuti, ma solo nuovi nutrienti per il ciclo della vita.
A parte una maggiore conoscenza e sensibilità sui temi della sostenibilità e dell’alimentazione curando le foglioline che sbucano e il primo fiore di zucchina che fa capolino si imparano anche il valore del cibo, il gusto e la salute. Non solo: l’orto insegna anche l’ecologia e la solidarietà. Non sprecare il cibo da una parte, proteggere la natura e il territorio dall’altra. E poi, lavorare la terra insieme creando un senso d’appartenenza e di comunità.
Sentiamo sempre più il bisogno di formare un’autentica e sostenibile cultura ambientale e con il contributo consapevole e decisivo di ciascuno di noi contro lo spreco e la dispersione delle risorse, tutto diventa più facile e fattibile. Quindi avanti tutta con badili, zappe…. orti, giardini e compostiera perché in natura i rifiuti non esistono.”