RESOCONTO PROGETTO RECUPERO FARMACI NON SCADUTI - VERONA
“Un’azione concreta per offrire una seconda vita ai farmaci – afferma il presidente Andrea Miglioranzi – solidarietà ai bisognosi e produrre meno rifiuti.
In effetti, quanti farmaci non scaduti, ma non più utilizzati, si accumulano negli armadietti di casa diventando rifiuti da smaltire mentre potrebbero curare altre persone?
In fondo si tratta di risorse che possono rappresentare un bene prezioso per coloro che non hanno la possibilità economica di accedere alle cure.
Ecco che questi prodotti possono avere nuova vita grazie al progetto per la raccolta e la redistribuzione dei farmaci non scaduti.”
Avviato nel territorio veronese dall’ASL 20 di Verona in collaborazione con Federfarma Verona, Assofarm e il Banco Farmaceutico Onlus, con il contributo economico di Fondazione Cariverona, Fondazione Cattolica Assicurazioni ed Amia è il primo progetto di questo tipo a livello dell’intera Regione Veneto.
L’accordo è stato stipulato nel dicembre 2015 e la situazione con i dati di raccolta in termini numerici ed economici, aggiornati alla data del 3 maggio 2018, riguardanti Verona sono:
- Totale numero confezioni recuperate: 22.319
- Totale valore economico: 297.801,26 €
“Abbiamo condiviso subito questa pregevole iniziativa – prosegue il presidente – e abbiamo stanziato immediatamente un contributo per l’acquisto di cinquanta contenitori per farmaci ancora validi da posizionare nelle farmacie veronesi coinvolte nel progetto. Pertanto attraverso un semplice gesto abbiamo contribuito a ridurre gli sprechi a livello ambientale, a diminuire i costi di smaltimento dei farmaci, e a sostenere chi si trova in stato di disagio sociale ed economico. Questo nostro impegno è diventato un’attività molto importante, segno tangibile della nostra lotta contro la miseria e le privazioni ma anche occasione di riflessione su temi sociali e solidali che inducono spontaneamente a gesti di altruismo utili al sostegno di progetti concreti come RFV – Recupero Farmaci Validi.
Un grande risultato contro la povertà sanitaria e non solo. Il bisogno di farmaci non riguarda più solo immigrati e profughi, ma sempre più anziani in difficoltà economica, famiglie indigenti, cittadini che non riescono ad affrontare spese abitative, alimentari e anche sanitarie. In questo periodo di crisi si fa ricorso alla riserva di energie morali e materiali, per proiettarsi verso tempi migliori, peraltro difficili da immaginare. Proprio in questo frangente abbiamo voluto renderci disponibili a collaborare con questo progetto di solidarietà che sta coinvolgendo, lo dicono i numeri, sempre più cittadini veronesi che dimostrano grande consapevolezza e sensibilità.”