Aumentano nel Veneto Orientale i casi di West Nile ma in regione l'assessore Coletto dice che è tutto sotto controllo
Aumentano i casi di malattia da West Nile nella popolazione del Veneto Orientale. Questa settimana si sono infatti registrati 3 nuovi casi di contagio, per due dei quali è stato necessario il ricovero ospedaliero.
Si tratta di una persona residente a Trieste di 80 anni che ha soggiornato in un comune del litorale per 15 giorni. Gli altri due contagiati sono residenti nei comuni di questa Azienda sanitaria: una donna di 53 anni per la quale non è stato necessario il ricovero e un uomo di 83 anni ricoverato in ospedale con un quadro di maggiore gravità.
A questi si aggiungono i 2 casi già diffusi nei giorni scorsi, che fanno così salire complessivamente a 5 le persone contagiate nel Veneto orientale nell’anno corrente.
< A questo va aggiunto ogni comportamento e misura utile ad evitare la puntura, come per esempio insetto repellenti e coprire le parti del corpo nelle ore serali ed alla mattina presto per impedire la puntura. Senza questi interventi c’è un’alta probabilità che il numero dei contagi aumenti nelle prossime settimane>>
Nel frattempo, la Direzione Prevenzione della Regione ha emesso il quarto bollettino sulle arbovirosi, che contiene un focus sulla febbre West Nile, che in alcuni limitati casi si contrae dalla puntura della zanzara culex. A tutto il 7 agosto i casi accertati sono complessivamente 51, dei quali 32 forme lievi e 19 neuroinvasive a diversi livelli di gravità. Purtroppo si registrano anche due decessi. I casi sono al momento 15 a Padova, 16 a Rovigo, 3 a Treviso, 7 a Venezia, 8 a Verona, 2 a Vicenza.
“La situazione è assolutamente sotto controllo - dice l’assessore alla sanità Luca Coletto - e in tutti gli ospedali veneti si pone ogni attenzione in fase di diagnosi e si erogano tutte le cure necessarie. Alla gente chiediamo non paura ma collaborazione nel mettere in atto tutte quelle piccole precauzioni che possono allontanare il rischio, come l’uso di repellenti cutanei o per gli ambienti chiusi, delle zanzariere e dei condizionatori dove presenti, evitare di creare zone con acqua stagnante. “