BOTERO PROPONE L’ELISIR D’AMORE DI DONIZZETTI AL TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE
Sul palco del teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste va in scena un nuovo allestimento della Nausica Opera International ispirato a “El circo” di Fernando Botero.
Si tratta di “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, il melodramma giocoso in due atti su libretto di Felice Romani.
L’opera tra le più popolari di Donizzetti andrà in scena dal 15 al 23 marzo grazie all’impegno del Maestro Concertatore e Direttore Simon Krečič, alla regia e alle scene di Victor García Sierra, ai costumi di Marco Gujon, light designer Stefano Gorreri con l’Orchestra, il Coro della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e a un’importante compagnia di canto, composta da giovani e talentuosi artisti.
E’ il caso di ribadire che anche con quest’opera il teatro di Trieste si pone tra i teatri italiani che sono un serio e copncreto punto di riferimento per la tradizione lirica italiana.
Emblematica la spiegazione del regista. “Generosità, sensualità e colore sono caratteristiche che identificano lo stile unico e inconfondibile del maestro Fernando Botero. Nel tentativo di unire il suo stile con l’italianità” – spiega il regista Victor García Sierra – “mi sono ispirato a uno dei suoi quadri della serie ‘El circo’ e ho trovato un chiaro richiamo dei suoi personaggi con quelli dell’opera di Donizetti. A poco a poco ho scoperto, nella visione della vita che il maestro ci trasmette un mondo pieno di poesia, che mi è servita come punto di partenza per scoprire in altre sue opere un gran numero di personaggi molto interessanti e per dare una versione particolare all’opera di Donizetti, nella quale tutti i cantanti solisti e gli artisti del coro diventano doppiamente protagonisti. Ognuno sarà un dipinto di Fernando Botero, che prenderà vita con la grande musica di Donizetti”.
A lui fa eco il maestro concertatore.
“Anche se scritto in pochissimo tempo, solo due settimane, L'elisir d'amore racchiude tutta la ricchezza del talento compositivo di Donizetti” – sottolinea il Maestro Concertatore e Direttore Simon Krečič - “e merita assolutamente di essere annoverato tra i capolavori del belcanto. L'opera è ricca di bellissime melodie splendidamente orchestrate a creare diverse atmosfere sonore, per scene ed emozioni corrispondenti. Una trama brillante, con un libretto molto poetico, supportato da musica di prima classe: questa la combinazione fortunata che fa de L’elisir d'amore uno dei titoli d'opera più popolari da quasi due secoli”.
Rappresentata per la prima volta il 12 maggio 1832, L’elisir d’amore ottenne un successo grandioso, venne ripresa nei maggiori teatri italiani e tradotta anche all’estero, restando uno dei più importanti trionfi della carriera di Donizetti.
La trama, un’inverosimile vicenda d'amore ambientata in un villaggio di contadini, contiene ogni sorta di espedienti: colpi di scena, ciarlatani che propongono filtri magici, improvvise eredità, gelosie, struggimenti, partenze per la guerra, fino all'allegro lieto fine, in cui anche i 'cattivi' si riscattano e trovano soddisfazione. La semplicità dei sentimenti dei personaggi è un motivo comune all’opera romantica di ambientazione paesana.
MAURO BONATO
QUESTA LA Locandina
L’elisir d’amore visto da Botero
Musica di Gaetano Donizetti
Melodramma giocoso di Gaetano Donizetti
Ed. musicali: Kalmus & Co., New York
Ispirato a “El circo” di Fernando Botero
Maestro Concertatore e Direttore Simon Krečič
Regia e Scene Victor García Sierra
Costumi Marco Gujon
Light designer Stefano Gorreri
Maestro del Coro Francesca Tosi
Allestimento Nausica Opera International
Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Personaggi e interpreti
Adina: Claudia Pavone (15, 17, 19, 23/III) Olga Dyadiv (16, 21/III)
Nemorino: Francesco Castoro (15, 17, 19, 23/III) Martin Sušnik (16, 21/III)
Il Dottor Dulcamara: Bruno De Simone (15, 17, 19, 23/III) Dario Giorgelè (16, 21/III)
Belcore: Leon Kim (15, 17, 19, 23/III) Enrico Marrucci (16, 21/III)
Giannetta : Rinako Hara