Le pesche 2022 recuperano, rispetto all’annata scorsa. Abbastanza soddisfatti i peschicoltori.
Le pesche 2022, recuperano rispetto all’annata precedente, con un aumento di produzione del 40%.
pur restando i quantitativi inferiori del 10%, rispetto al dato medio 2016-2020. Buona anche la qualità. Si contraggono, però, le vendite al dettaglio, a causa dell’inflazione, che sta riducendo drasticamente il potere di acquisto delle famiglie”. “La stagione delle pesche è abbastanza soddisfacente – conferma Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona -. Il prezzo è più alto rispetto alle scorse annate. La produzione è buona, soprattutto considerando il fatto che, nel 2021, tra gelate e grandine, avevamo raccolto pochissimo. Oggi, sono premiati i frutti più grandi, come del resto sta avvenendo per tutta la frutta e, molto ricercate, anche se sempre più rare, le varietà a polpa bianca”. I prezzi medi sono cresciuti del 23%, rispetto al 2021, ed erano saliti di oltre il 20%, rispetto alla media del 2018-2020. Rispetto ai competitor stranieri, il prodotto locale e italiano in generale ha potuto contare su una buona offerta a maturazione tardiva, che ha potuto, così. spuntare ottime quotazioni. Le stime diffuse dal Centro Servizi Ortofrutticoli (CSO) indicano per l’Italia un’offerta 2022 valutata in circa 1,1 milioni di tonnellate, +40% su base annua, anche se in flessione del 10%, rispetto alla produzione media del periodo 2016-2020.Nel dettaglio, l’offerta è composta da 537.000 tonnellate di nettarine; 469.000 tonnellate di pesche e 75.000 tonnellate di percoche”. Un’annata positiva, a fronte di un costante calo dei pescheti veneti, visto che la superficie totale è scesa a 1.669 ettari (-4,7% rispetto al 2020), a cui si associa un -5,6% della superficie già in produzione (1.628 ettari). Gran parte degli impianti (84%) è concentrata in provincia di Verona (1.371 ettari circa, -5,9%). Da notare, che la “percoca” o “precoca” è pesca precoce, a polpa gialla, tendente lievemente al rosso e molto dolce, sempre più apprezzata.
Pierantonio Braggio