I Puritani al Teatro Verdi di Trieste. Un nuovo allestimento
Inizierà venerdì 16 novembre la nuova stagione del teatro lirico Verdi di Trieste. Sul palcoscenico andranno i “I Puritani” di Vincenzo Bellini, un’opera d’avanguardia per il suo tempo, testamento di ampio respiro romantico, ricca di spunti avveniristici affidati spesso all’orchestra, con soli di ampia importanza e soli strumentali in cui vengono evocati gli ideali risorgimentali come nel testo “libertà, vittoria, patria”.
I Puritani è l’espressione più alta del cosiddetto Belcanto italiano che diventa un assunto di puro canto infinito.
Si tratta di un nuovo allestimento della Fondazione tergestina che afferma ancora una volta la grande vitalità produttiva del Teatro Verdi. Nel corso della presentazione il Sovrintendente Stefano Pace ha dichiarato che si tratta di “Un importante progetto che ne coinvolge tutte le forze vive, Orchestra, Coro, Tecnici e Amministrativi. La regia a quattro mani e con due spiriti guida uniti per la prima volta insieme, sotto la sapiente conduzione del Maestro Carminati sapranno esprimere al meglio le due sfere, quella teatrale e quella della grandiosa musica belliniana: grazie a Katia Ricciarelli, artista straordinaria, che ha calcato i più importanti palcoscenici del mondo collaborando con tutti i grandi, e a Davide Garattini Raimondi, esperto e confermato regista d'opera, che stanno dando vita a una regia elegante e rispettosa delle tradizioni, nelle scenografie firmate da Paolo Vitale, realizzate grazie alle eccellenti competenze degli addetti ai laboratori scenografici della Fondazione, con i costumi di Giada Masi”.
Nella versione triestina dei Puritani il maestro Carminati ho voluto inserire nell’opera due specifici momenti musicali non previsti dalla versione “cosiddetta tradizionale”. Il primo è il duetto del terzo atto “Da quel dì ch’io ti mirai” e il secondo è nella stretta finale dell’atto terzo con una variazione di Elvira “Ah sento o mio bell’angelo”,
Questi due frammenti musicali sono stati estrapolati dalla partitura manoscritta de I Puritani conservata alla Biblioteca Cherubini di Firenze, nel Fondo Abramo Basevi.
Con questo allestimento si è voluto un omaggio al raffinato pubblico del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e alla città tutta che rende così più reale l’intero melodramma.
I Puritani che venne commissionata a Vincenzo Bellini, durante un soggiorno nella capitale francese, dal Théâtre Italien, fu rappresentata con un cast di celebrità e fu accolta trionfalmente.
Per la rappresentazione a Trieste, si è ingaggiato un cast altrettanto importante: fra gli interpreti principali, Elena Moşuc e Ruth Iniesta, Antonino Siragusa e Shalva Mukeria, Mario Cassi e Stephen Gaertner, Alexey Birkus e Abramo Rosalen, Albane Carrère, Andrea Binetti, Giuliano Pelizon.