AL REGISTA LUCA CASERTA IL RICONOSCIMENTO DELLA CITTA’ DI VERONA PER IL CORTO ‘DIMMI CHI SEI’ CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. FILM PREMIATO IN TUTTO IL MONDO.
Nell’ultimo anno è stato premiato nei festival cinematografici di tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, dall’India al Brasile. E ancora Indonesia, Filippine, Canada e Cina. Le sue immagini realizzateella periferia di Verona hanno fatto il giro del pianeta, tenendo alta l’attenzione su tematiche tanto delicate quanto attuali, violenza sulle donne, emarginazione e perdita della dignità.
Il giovane regista veronese Luca Caserta, questa mattina era a Palazzo Barbieri, per ricevere dalle mani del sindaco Federico Sboarina e dell’assessore alla Cultura Francesca Briani il riconoscimento della città di Verona per il suo cortometraggio ‘Dimmi chi sono’. Il film è stato prodotto da Nuove Officine Cinematografiche, con il supporto della Verona Film Commission. Con lui anche gli attori del cast Elisa Bertato, che interpreta la protagonista, e Riccardo Caserta. Presenti anche il presidente della Commissione consiliare Cultura Mauro Bonato, che ha proposto il premio, e il consigliere comunale Roberto Simeoni.
In diciannove minuti, il film racconta la storia di una donna colpita da una grave forma di amnesia, a seguito di una violenza sessuale. Non ricorda più nulla della propria vita e del passato, vaga per la città come una senzatetto, in preda alla paura e alla disperazione. Apatica e sfinita, si nasconde ed evita qualsiasi tipo di contatto, diventando quasi invisibile agli occhi degli altri e vivendo in una sorta di limbo in cui il tempo le scivola addosso lentamente.
Traendo spunto da un fatto di cronaca, la sceneggiatura ha cominciato a prendere corpo e nel 2018 sono iniziate le riprese. A chiusura dei lavori il film doveva essere proiettato in Gran Guardia, ma la pandemia ha costretto a rimandare l’appuntamento. Che ora l’Amministrazione comunale spera di poter organizzare il prossimo autunno, in modo da avere più spettatori possibili.
“E’ un orgoglio avere nel mondo così tante eccellenze che fanno parlare di Verona – ha detto il sindaco Sboarina – e Luca Caserta ne è sicuramente una. Il riconoscimento di oggi ha una duplice valenza. Innanzitutto rendere merito al grande lavoro fatto su una tematica tanto complessa e delicata come la violenza sulle donne, di cui probabilmente conosciamo solo la punta dell’iceberg. Aver permesso con questo cortometraggio che il mondo ne parlasse è senz'altro un grande esempio di impegno civico. Inoltre, rappresentando un esempio positivo per tutti i nostri giovani, Luca dimostra come la creatività sia uno straordinario strumento di aggregazione. Quest’ultimo anno è stato difficile per tanti ragazzi che hanno perso i punti di riferimento, lo vediamo nell’aumento del disagio adolescenziale. Ecco perché i suoi successi possono diventare uno sprone per i nostri giovani talenti a impegnarsi e credere nei loro progetti di vita”.
“Un figlio d’arte legato alla nostra città che è riuscito con estrema sintesi a trattare in maniera incisiva e profonda temi tanti complessi – ha aggiunto Briani -. Un lavoro davvero straordinario che, infatti, ha ricevuto premi in tutto il mondo. E Verona non può che essere orgogliosa di questo suo concittadino, dal grande talento. Avremmo voluto proiettare il film già l’anno scorso, ma purtroppo il Covid ce lo ha impedito. In autunno speriamo di riprogrammare l’evento in modo da poterlo far vedere a più persone possibili”.
“Verona è protagonista a 360 gradi di questo film, dalle immagini agli attori, fino alla regia – ha concluso Bonato -, era doveroso ringraziare Luca Caserta per questo magnifico lavoro e riconoscere come città il suo talento. Lunedì lo ospiteremo in commissione consiliare proprio per far conoscere il cortometraggio e approfondire insieme il percorso fatto per realizzarlo”.
A pergamena consegnata, lo stesso Luca Caserta ha voluto ringraziare Verona. “Siamo partiti da qui e, dopo aver fatto il giro del mondo, torniamo nella nostra città – ha detto il regista -. Ricevere un premio fa sempre piacere, ma ci rende ancor più orgogliosi che le tematiche trattate abbiano suscitato l’attenzione del pianeta intero e che i riflettori siano stati puntati su queste problematiche, che, a maggior ragione in alcuni Paesi, sono ancora troppo presenti”.