Confcommercio Lombardia, Confcommercio Veneto, Federalberghi Lombardia e Federalberghi Veneto: no all’aumento dell’imposta di soggiorno, in occasione dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026
“La prospettiva di un aumento della tassa di soggiorno fino al 140% in Lombardia e Veneto – dichiarano congiuntamente Confcommercio Lombardia, Confcommercio Veneto Federalberghi Lombardia e Federalberghi Veneto - è assolutamente da scongiurare. Negli anni, che hanno preceduto i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026, il settore ricettivo si è impegnato a riqualificare le strutture e formare il personale, per migliorare la propria offerta e, dunque, l’immagine delle Regioni e dell’intero Paese. Immagine evidentemente offuscata da questo provvedimento. Sconcertano le anticipazioni sul “Decreto anticipi”, collegato alla Legge di Bilancio, sulla possibilità per i Comuni lombardi e veneti di aumentare l’imposta di soggiorno da 5 a 12 euro, a notte nel 2026. Incrementi che, per numerose città, si aggiungono a revisioni al rialzo recentemente approvate. I flussi turistici in crescita, destinati ad aumentare durante le gare olimpiche e paralimpiche – rilevano Confcommercio Lombardia, Confcommercio Veneto, Federalberghi Lombardia e Federalberghi Veneto - devono essere resi strutturali grazie alla risonanza di un appuntamento così importante, e non utilizzati per “fare cassa”. L’aumento dell’imposta di soggiorno a pochi mesi dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali da un lato – concludono Confcommercio Lombardia, Confcommercio Veneto, Federalberghi Lombardia e Federalberghi Veneto - rappresenta un biglietto da visita negativo per i nostri territori, dall’altro incide negativamente sull’impegno della categoria, che ha contribuito al successo della candidatura olimpica calmierando il prezzo delle camere. Non solo: un incremento fino al 140% arrecherebbe un danno al mercato interno, danneggiando in particolare i visitatori italiani”. La tassa, o meglio, l’imposizione di soggiorno, è in essere anche in altri Paesi, ancorché non dovrebbe esistere, penalizzando la stessa il viaggiatore, il visitatore, il turista, contribuendo, al tempo, ad invogliare meno a pernottamenti. Comunque, importante è che, con riferimento a quanto sopra, si giunga ad una buona soluzione. Pierantonio Braggio