Successo, a Verona, dell’internazionale “Hostaria. Apprezzati gli incontri culturali, le degustazioni guidate e le iniziative sostenibili e sociali. Convincono idromele e Olio Garda Dop. Pubblico in aumento e sold-out, per i laboratori creativi.
Successo, a Verona, dell’internazionale “Hostaria. Apprezzati gli incontri culturali, le degustazioni guidate e le iniziative sostenibili e sociali. Convincono idromele e Olio Garda Dop. Pubblico in aumento e sold-out, per i laboratori creativi.
L’edizione appena conclusa – 19.10.25 – di Hostaria sarà ricordata come la più internazionale di sempre. Tante le nazionalità presenti al Festival del Vino e della Vendemmia di Verona che sale a quota 26mila partecipanti. I numeri registrati dimostrano quanto il territorio, e non solo, attenda con entusiasmo l’appuntamento con l’osteria, a cielo aperto, più grande d’Italia. Mai come in questa edizione presenti gruppi organizzati e turisti - in prevalenza tedeschi, irlandesi, francesi, spagnoli e americani - a tu per tu con il vino e la cultura in una veste inedita diffusa tra le piazze, le vie e i cortili del centro storico. Affollate per tutti e tre i giorni di manifestazione le casette e le aree delle cantine e dei Consorzi dove il pubblico ha potuto assaggiare oltre 350 etichette, tra cantine e Consorzi, insieme alle specialità attraverso gli iconici assaggi “token”. Più di 300mila le degustazioni alle quali si aggiunge il record di iniziative collaterali, oltre 60 eventi, che hanno scandito il fitto programma di incontri, approfondimenti culturali, presentazioni di libri e di esperienze sensoriali. Attenzione mediatica nazionale, per il forum TechNext25 by Vinext SpA “Dal campo alla piazza”, un momento di confronto sul futuro del vino italiano, che ha visto in dialogo imprenditori, giornalisti, accademici e professionisti del settore. Sold-out in tutte le sessioni i laboratori Speak & Spritz, appuntamenti creativi dove il vino ha incontrato la manualità e la creatività. Tutto esaurito anche per i laboratori più amati dai bambini, quelli del Monte Veronese Village con Un’ora da casaro, dove i più piccoli si sono cimentati nella creazione del formaggio guidati dagli esperti del Consorzio per la Tutela del Monte Veronese DOP. Un vero e proprio Festiva, dedicato alla cultura del territorio capace di parlare a un pubblico trasversale. Ambassador dell’edizione 2025 i fratelli Gnocchi: Gene, destinatario del premio nazionale Paiasso e lie, testimonial della causa sociale a favore de La Casa di Deborah. E ancora, tra i momenti più appassionanti, dalla Dedica di Hostaria a Salvatore “Rino” Tommasi, a Omar Pedrini, in una riflessione tra rock e spiritualità o l’intera squadra del Rana Verona Volley a salutare la città prima del campionato e nei simpatici momenti a “lezione di veronesità”. Musica sempre protagonista a Hostaria con oltre venti live set diffusi in tutto il centro storico, dai concerti sul palco principale alle esibizioni nei Giardini del Folks e nelle vicinanze della nuova Fontana Acustica di Piazza Bra. Molto apprezzate, in particolare, le due novità principali: l’idromele, la bevanda più antica del mondo che ha conquistato la centralissima via Roma, rinominata per l’occasione la Via del Miele, grazie all’Associazione Regionale Apicoltori del Veneto. Trionfo anche per la Loggia dell’Olio del Garda, con un intenso programma di workshop, degustazioni e masterclass guidate dal Consorzio Olio Extra Vergine di Oliva Garda DOP. Infine, Hostaria si conferma essere un Festival sempre più giovane, con un'attenzione particolare dal mondo social. Solo nell’ultimo mese, infatti, sono state rilevate 700mila visualizzazioni e raggiunti quasi 80mila account, la maggior parte nella fascia d’età 25-44 anni. Alessandro Medici, presidente dell’Associazione culturale Hostaria, commenta: «Questi numeri confermano che Hostaria è un prodotto che piace e che attira appassionati da tutto il Veneto e ora, da tutto il mondo. L’organizzazione del programma collaterale di incontri, più di sessanta, non è stata semplice, ma abbiamo pensato a ogni singolo dettaglio, attività per attività, per ritagliare momenti speciali. Hostaria, però, non è solo vino. Abbiamo, infatti, unito le produzioni enologiche alla cultura proponendo presentazioni di libri, monologhi, stand up comedy e laboratori. Fin dagli albori il cuore di Hostaria pulsa verso l’aggregazione, l’inclusione e la convivialità. Tutto questo ci sprona a fare sempre di più. Ci diamo appuntamento al prossimo anno». Una manifestazione tutta veronese, elegantemente e ottimamente allestita, promotrice della viticoltura, ed, ormai, a livello internazionale, che con la sua presenza anima Verona, fa conoscere i suoi pregiati vini e, a coronamento, anche prodotti locali e d’altre regioni, promovendo, al tempo, sostenibilità, economia e rapporti sociali.
Pierantonio Braggio