Presentato il convegno di venerdì 24 ottobre. L’80% del patrimonio artistico mondiale si muove verso l’Italia
L’80% del patrimonio artistico mondiale si muove (sempre di più) verso l’Italia. Il punto tra arte, economia e logistica con Propeller Verona e Milano nel convegno con esperti nazionali in programma il 24 ottobre al Quadrante Europa.
L’arte si muove, e con essa cambia il modo di conservarla, gestirla e valorizzarla. È da questa consapevolezza che nasce Arte in Movimento – Prospettive ed opportunità, il convegno di respiro nazionale in programma venerdì 24 ottobre, dalle ore 15 alle 18, al Centro Direzionale Interporto Quadrante Europa, promosso da Propeller Club Port of Verona in collaborazione con Propeller Milano insieme a Consorzio ZAI, Arterìa, Raggruppamento Logistica Arte, AssoLogistica e al Gruppo Apollo.
L’incontro nasce dall’esigenza di affrontare in modo costruttivo un tema oggi cruciale per l’Italia, che oggi custodisce l’80% del patrimonio artistico mondiale. I numeri sono in crescita così come è in trasformazione l’intero sistema dell’arte tra nuove normative, processi di internazionalizzazione, sostenibilità e impatto tecnologico. In una fase in cui il quadro legislativo nazionale è in aggiornamento – risultando già il Paese con maggiori agevolazioni fiscali - il convegno si propone come un’occasione di confronto concreto tra istituzioni, professionisti, gallerie, assicuratori e operatori logistici, per valorizzare la cultura come vero motore economico e industriale.
L’appuntamento veronese vuole segnare un cambio di prospettiva: non un convegno che analizza criticità, ma un tavolo di lavoro orientato ai risultati e alla collaborazione. L’obiettivo è far emergere i progressi già compiuti e delineare nuove traiettorie di sviluppo, con l’idea che il mercato dell’arte, se regolato e sostenuto da politiche adeguate, possa generare crescita, occupazione e innovazione. L’agenda si articolerà in quattro sezioni tematiche che attraversano l’intero ecosistema dell’arte: dalla circolazione delle opere e le nuove disposizioni doganali, alla trasparenza fiscale e all’adeguamento europeo, fino ai temi più innovativi legati all’intelligenza artificiale, alla tracciabilità delle opere, alla sostenibilità ESG e alla conservazione dei beni museali ed ecclesiastici. Tra i relatori figurano alcune tra le voci più autorevoli del panorama nazionale: Alessandra Di Castro (Gruppo Apollo, Associazione Antiquari d’Italia), Bruno Botticelli (Biennale dell’Arte di Firenze), Massimo Di Carlo (Consorzio Italics), Marilena Pirrelli (Il Sole 24 Ore), Italo Carli (Arte Generali), don Alessio Geretti (Santa Sede, Giubileo 2025) e Cesare Carcano (Casaforte), Carlo Cosentino (Direttore Ufficio dell’Agenzia delle Dogane di Verona), Cristina Riboni (esperta di diritto dell’arte), Ettore Sbandi (esperto di diritto doganale). Confermata in apertura anche la presenza dell’on. Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato del Ministero della Cultura.
Il confronto arriva in un momento di forte cambiamento. Il mercato dell’arte in Italia ha registrato nel 2024 una crescita a doppia cifra, trainata dall’interesse di collezionisti (ad oggi 5.700 famiglie straniere sono diventate residenti a tutti gli effetti in Italia attraverso la legge Flax Tax) che hanno scelto il nostro Paese per custodire e assicurare i propri patrimoni artistici. Si stima che siano oltre tremila le famiglie residenti con collezioni di valore, un segnale di fiducia verso un sistema che si sta aprendo alla logistica, alla fiscalità internazionale e a un nuovo modello di governance culturale. Tema caldo di attualità progetto di legge “Italia in Scena”, promosso dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che porta con sé tutta una serie di iniziative legate ai prodotti culturali, inclusi emendamenti sulla circolazione delle opere d’arte per rendere più flessibile e favorevole il mercato. Altro tema centrale sarà la conservazione dei beni ecclesiastici e museali, un patrimonio diffuso ma spesso invisibile. Il convegno intende porre l’accento sulla necessità di strutture moderne e sostenibili, capaci di conciliare sicurezza, accessibilità e valorizzazione, anche attraverso collaborazioni pubblico-private.
Chiara Tosi, presidente Propeller Clubs Port of Verona e responsabile nazionale dei Port interni: “Dal nord Italia, crocevia naturale tra cultura e impresa, parte una riflessione ampia e condivisa: come far sì che l’arte non resti un settore separato ma diventi parte integrante di una filiera produttiva sostenibile, capace di generare valore economico e identità culturale. Questo convegno vuole essere solo l’atto primo di un dialogo che vuole proseguire nel tempo, con l’ambizione di fare di Verona un punto di riferimento stabile per il confronto tra arte, economia e logistica”.