VENETIAN CLUSTER: “Con il progetto Blue Rege una nuova strategia per ricaricare le falde acquifere e affrontare la crisi idrica da alluvioni e siccità. “
Venezia, 21 ott 25 - Al giorno d'oggi l'approvvigionamento idrico in Europa e in Italia è in pericolo. L'allarme è stato lanciato da Lega Ambiente al Forum nazionale Acqua su “La resilienza idrica in Italia” in cui si è evidenziato che il nostro Paese è uno degli “hotspot climatici” più sensibili nel bacino del Mediteranno e paga lo scotto di una crisi climatica sempre più acuta e di una gestione dell’acqua poco efficace con compartimenti stagni, priva di una visione d’insieme. La tutela delle acque sotterranee diventa inevitabilmente cruciale per la sicurezza idrica in interi territori.
Il progetto BLUE REGE, co-finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia, avviato nel febbraio 2024 con conclusione prevista nel 2026, che ha nel Venetian Cluster di Venezia uno dei soggetti coinvolti, per affrontare il problema propone un approccio innovativo ovvero la ricarica controllata funzionale delle falde acquifere attraverso il riutilizzo di acque superficiale e reflue trattate. Si tratta di una strategia di gestione idrica che contribuisce a rendere le risorse idriche resilienti alla siccità e ai cambiamenti climatici, migliora la qualità dell'acqua, previene la subsidenza del terreno e può contrastare l'intrusione di acqua salata nelle zone costiere.
“I dati raccolti in due territori diversi, uno in Emilia Romagna e l'altro nell'Istria meridionale, dove è stata applicata – viene sottolineato da Sergio Calò, direttore del Venetian Cluster, soggetto formalmente riconosciuto come Rete Innovativa Regionale dalla Regione Veneto – dimostrano che la ricarica controllata funzionale poiché aumenta i livelli delle falde, migliora la qualità dell'acqua e riduce la dipendenza da trasferimenti idrici costosi. I risultati mostrano, in sostanza, una significativa riduzione degli inquinanti e un aumento dei livelli delle falde acquifere, contribuendo alla resilienza della regione contro siccità e alluvioni, oltre a migliorare la biodiversità. Inoltre – aggiunge Calò – il progetto consente l'introduzione di un sistema di incentivi denominato 'Crediti Blu' per sostenere le azioni di ricarica delle falde, creando un mercato l'acquisto e la vendita di crediti, premiando chi tutela risorse idriche”.
Tutti questi interventi sono pienamente coerenti con le direttive europee su economia circolare, tutela della biodiversità e adattamento climatico. Entro il 2030 la domanda globale di acqua supererà del 40% le risorse disponibili e occorrerà adoperarsi per garantirne la disponibilità e la qualità a livello mondiale. Per questo motivo la stessa Commissione europea ha elaborato una strategia per la resilienza idrica, che intende aiutare l'UE a migliorare il modo in cui viene gestita l'acqua, anche rendendo le nostre imprese più competitive e innovative.