Quale futuro per l’istruzione e la formazione professionale in Veneto? L’Associazione Forma Veneto ha incontrato i candidati dei due maggiori schieramenti, alle elezioni regionali 2025.
“Mestre-Venezia 4 novembre 2025. Il 3 novembre, a Mestre, presso l’nelI’Istituto salesiano “San Marco”, il coordinamento Forma Veneto, che riunisce i maggiori enti operanti nell’orientamento, nella formazione e nelle politiche attive del lavoro, ha incontrato Alberto Stefani, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione del Veneto. Lunedì prossimo, 10 novembre, a Padova, nella sede regionale di Enaip Veneto (via A. da Forlì 64a), alle ore 15, incontro con Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra. Due momenti di confronto, con i candidati dei due maggiori schieramenti, promossi dall’Associazione, per consegnare le proprie richieste e proposte a chi governerà il Veneto, nei prossimi cinque anni e ribadire il valore di un sistema, quello, appunto, dell’istruzione e della formazione professionale (IeFP), che è fiore all’occhiello per il territorio.
Sono oltre 90 scuole presenti in tutte le province del Veneto, 3.000 operatori, ogni anno, quasi 21mila giovani, tra i 14 e i 18, anni formati (di cui oltre 1.000 allievi con disabilità ai quali sono dedicati percorsi personalizzati) e circa 1.000 corsi attivi, che vedono mediamente 1.200 ore svolte in azienda sulle 4mila totali. E ancora il 90% dei ragazzi trova un’occupazione stabile e in linea col proprio percorso di stud, entro 18 mesi dal diploma, grazie anche a un costante e virtuoso dialogo
costruito negli anni con 15mila imprese del territorio. Un sistema che per continuare a funzionare e a ribadire la propria eccellenza ha però bisogno di scelte coraggiose e lungimiranti da parte della politica. In entrambi gli appuntamenti (dal titolo “Formazione Professionale e sviluppo del territorio”), dopo una visita ai laboratori dei due centri, il dialogo dei due candidati con il presidente di Forma Veneto Matteo Roncarà (Enac e Ficiap), il vicepresidente Alberto Grillai (Fondazione Salesian, per la formazione professionale) e Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di Enaip
Veneto. Partendo dalle priorità definite nel position paper dell’associazione (che riunisce oggi Ficiap Veneto, Enaip Veneto, Fondazione Salesiani per la formazione professionale Italia Nord Est, FedForm Veneto, Fondazione San Nicolò, Ciofs-Fp Veneto, Irigem, Cfs - Centro per la Formazione e la Sicurezza di Belluno), ai candidati si chiede quale sia la loro visione, per la formazione professionale, in Veneto, e quali impegni concreti siano pronti ad assumersi, per sostenere e valorizzare questo, che è un patrimonio del territorio, perché contribuisce fortemente a ridurre la dispersione scolastica (in Veneto al di sotto del 9%, uno dei migliori risultati in Europa) e risponde ai bisogni di competenze specializzate di tante nostre imprese, in diversi comparti. «L’incontro, con Stefani, è stato improntato a un dialogo aperto e costruttivo, e ha raccolto il suo riconoscimento al nostro lavoro e impegno quotidiano. Una volta avvenute le elezioni e formato il nuovo Governo regionale, presidieremo, naturalmente, per verificare che gli impegni si trasformino in concretezza» sottolinea Matteo Roncarà, presidente di Forma Veneto, che aggiunge: «Siamo un modello riconosciuto, come virtuoso, a livello nazionale e non solo, capace di coniugare occupazione, inclusione e sviluppo territoriale. Che si fonda sulla didattica laboratoriale, ha l’nanza scuola-lavoro, inscritta nel proprio dna e forma “portatori di innovazione”, per le nostre imprese». «Un sistema solido e di qualità – conclude –, non solo un canale formativo, laboratorio di talenti, ma pure un presidio sociale e un argine alla dispersione scolastica». Tre le principali richieste e proposte concrete, avanzate dal coordinamento alla politica. Anzitutto un finanziamento strutturale, basato, sui corsi attivati e gli allievi formati (come avviene per la sanità privata convenzionata), perché serve un sistema certo per garantire continuità e qualità. In secondo luogo, la promozione dell’accesso all’alta formazione, per gli studenti in uscita dal triennio, ossia, il quarto anno di diploma garantito, e un accesso diretto agli Istituti tecnologici superiori (Its Academy), alla luce della cosiddetta “riforma 4+2”. Infine un adeguamento dei finanziamenti, ossia, la richiesta di un incremento del 20%, da raggiungere in un triennio, per arrivare nel 20272028 a 120mila euro, per ciascuno dei corsi annuali. L’obiettivo è avvicinare l’IeFP veneta, che, oggi, vede un finanziamento medio pari a 4.378 euroanno per studente, ai livelli standard europei di 6.654 euroanno per allievo, in linea peraltro con quanto già avviene in altre regioni italiane (5.460 euro di Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna dati anno formativo 20192020)”. Preoccuparsi dei giovani, oggi, per la loro entrata nel mondo del lavoro, significa garantire benessere degli stessi e migliore sviluppo delle imprese, nel prossimo futuro. Importante, dunque, la formazione professionale, basata sul propedeutico contatto, con l’impresa, e la conoscenza de visu e con proprio impegno, onde il giovane collaboratore si trovi a lavorare, con competenza e con serenità, e l’impresa, al tempo, trovi, nel nuovo collaboratore, concreto apporto. La grammatica può servire, ma, la pratica è essenziale.
Pierantonio Braggio

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