“Terzo tempo teatrale”, quando il sipario rimane aperto: la Compagnia Rapisarda apre al dialogo con il pubblico
A cura di Cristina Parrinello
C’è una nuova brezza che anima le serate teatrali al Circolo Ufficiali di Verona: la Compagnia Rapisarda, che per il terzo anno consecutivo presenta opere di grande interesse, ha introdotto un’iniziativa che sta conquistando sempre più spettatori, “abbattendo la quarta parete”. La Compagnia Teatrale Rapisarda è una realtà artistica attiva da oltre dieci anni nel panorama teatrale veneto e nota per la capacità di unire tradizione e innovazione. Fondata dal regista e drammaturgo Marco Rapisarda, la compagnia si distingue per l’attenzione alla qualità della recitazione, per la cura dei testi e per la relazione diretta con il pubblico. La cifra distintiva della compagnia è la ricerca di un equilibrio tra: teatro classico rivisitato, con adattamenti essenziali e contemporanei drammaturgia originale, che affronta temi sociali, psicologici e familiari coinvolgimento attivo del pubblico, diventato negli ultimi anni un tratto identitario. L’idea di fondo è che il teatro debba essere un luogo vivo, capace di generare dialogo, emozione e riflessione. Ogni spettacolo è concepito per lasciare una traccia non solo estetica, ma anche umana. Proprio in quest’ottica, al termine di ogni rappresentazione attori e regista rimangono in sala per un dibattito aperto con gli spettatori, trasformando il teatro da semplice luogo di spettacolo a spazio di confronto e partecipazione attiva. Un’idea semplice, ma dagli effetti sorprendenti: gli spettatori non si limitano più ad applaudire, ma diventano protagonisti. Pongono domande, condividono impressioni, raccontano emozioni suscitate dalla pièce. Un vero e proprio “terzo tempo teatrale”, come lo definiscono gli stessi membri della compagnia. Per comprendere meglio l’impatto di questa novità, abbiamo raccolto le impressioni di due spettatrici affezionate, le signore Maria e Patrizia, che non si sono perse una sola delle rappresentazioni. “Non avevo mai partecipato a un dibattito post-spettacolo” racconta Maria, chiaramente colpita dall’iniziativa. “All’inizio ero un po’ scettica, ma poi ho capito che era un momento prezioso. Sentire gli attori spiegare come vivono le scene o perché è stata fatta una certa scelta scenica, ti permette di entrare davvero nello spettacolo. Esci dal teatro arricchita, con qualcosa di più. Questo nuovo format avvicina il pubblico alla compagnia e crea un senso di comunità. Non siamo più solo spettatori: diventiamo parte del processo creativo.” Dello stesso avviso è Patrizia, che definisce il dibattito “una boccata d’aria fresca!”. “Il teatro, così, diventa vivo” afferma. “È bello poter dire la propria, fare domande, formulare interpretazioni personali. In un’epoca in cui tutto è veloce, il teatro ci ricorda l’importanza della lentezza e del dialogo. Questo spazio di confronto dovrebbe diventare una prassi in tutti i teatri.” La Compagnia Rapisarda è composta da un nucleo stabile di interpreti – attori con formazione professionale, ma anche provenienti dal mondo accademico e culturale, che collaborano da molti anni, costruendo una sinergia evidente sul palco. Grazie alla risposta entusiasta del pubblico, la compagnia sta valutando l’ampliamento di questi incontri, magari con ospiti esterni o mini-laboratori aperti prima degli spettacoli. Per ora il successo è già evidente: sale piene, pubblico coinvolto e una rinnovata vitalità culturale al Circolo Ufficiali. Se questa è la direzione, il teatro veronese sembra pronto a vivere una nuova stagione all’insegna del dialogo, della partecipazione e della condivisione.