Ci sono sere in cui Verona sembra respirare più piano, come se volesse ricordarci che la solidarietà non fa rumore, ma lascia tracce profonde. È da questa sensazione che nasce il Gala solidale del 17 dicembre in Fiera, una serata in cui sport, arte e musica si intrecciano per sostenere un progetto che parla di dignità riconquistata: la sartoria “Fili di Bene”.
A Veronetta, quel laboratorio è già diventato un punto di riferimento per chi cerca una seconda possibilità. Le stoffe recuperate, i tagli precisi, il ritmo lento delle macchine da cucire: tutto racconta un’altra idea di ripartenza. Qui si insegna un mestiere, si ricuciono frammenti di vita, si prova a costruire un futuro con le mani, un centimetro dopo l’altro. Il Gala nasce per permettere a questa sartoria di crescere e allargare il suo raggio d’azione.
L’iniziativa prende forma da un’amicizia e da quella naturalezza, molto veronese ,con cui certe collaborazioni accadono senza clamore. Alessandro Formenti, presidente della S.S.D. Intrepida 1938, lo dice con semplicità: «Il calcio può essere anche un posto in cui ricominciare. I nostri ragazzi l’hanno capito subito». Le sue parole portano la sincerità di chi non cerca vetrine, ma vuole esserci.
Accanto alla cena e alla lotteria solidale, la serata sarà illuminata anche dall’arte. Tobia Ederle presenterà una selezione delle opere del padre, il pittore Renzo Ederle, e metterà all’asta, in forma silenziosa, un quadro della collezione “Paradigmi”. Un gesto che vale più di qualunque descrizione: donare un’opera significa consegnare un pezzo della propria storia a chi saprà custodirlo.
La musica accompagnerà l’intera serata. La Yeti Band farà risuonare i ritmi anni Ottanta e Novanta, il pianista Andrea Speri porterà quella sua luce discreta e magnetica, il soprano Dominika Zamara, accompagnata dal maestro Stefano Bocchi, darà profondità alla sala con la sua voce cristallina, mentre il violinista Gaspare Maniscalco, forte di esperienze internazionali, aggiungerà un timbro elegante e intenso.
La partecipazione è a offerta libera. I biglietti della lotteria – un euro ciascuno – si trovano nei bazar della Fondazione Fevoss Santa Toscana e presso la sede dell’Intrepida. In quella serata, però, non ci sarà solo una cena: ci sarà l’idea che la solidarietà può essere un atto collettivo, una festa capace di cucire insieme la città, un filo alla volta.