Edilizia in crescita ma con cautela. I costruttori edili veronesi guardano allo scenario del dopo-PNRR analizzando i cicli economici.
Nel 2026 l’apertura del “cantiere dei piccoli” e i festeggiamenti per gli 80 dalla fondazione dell’associazione.
Il settore delle costruzioni sta attraversando una fase di profondo cambiamento, sospesa tra risultati ancora positivi e interrogativi strategici che guardano già al dopo-PNRR. È questo il quadro delineato a fine anno da ANCE Verona, alla luce delle più recenti analisi economiche nazionali e territoriali, che fotografano un comparto chiamato a ripensare modelli di sviluppo, investimenti e organizzazione industriale.
Secondo l’analisi del Centro Studi ANCE su dati Istat aggiornati al secondo trimestre 2025, gli investimenti in costruzioni crescono complessivamente del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che, però, nasce da dinamiche molto differenziate: a fronte di una flessione del comparto abitativo pari al -5%, si registra un deciso incremento degli investimenti non residenziali, che segnano un +16,5%. A pesare in particolare è il forte ridimensionamento della manutenzione straordinaria abitativa (-30%) effetto diretto della rimodulazione al ribasso delle detrazioni fiscali.
Sul fronte delle opere pubbliche, invece, prosegue una fase di crescita significativa. Dopo il +21% registrato nel 2024, nell’anno in chiusura il comparto conferma un ulteriore +16%, trainato dalla concentrazione dei progetti finanziati dal PNRR nella fase finale del Piano. La massima realizzazione degli interventi è prevista entro il 2026, con possibili estensioni operative fino al 2027 grazie al completamento di opere finanziate anche con risorse europee.
A livello provinciale, i dati della Cassa Edile di Verona aggiornati a settembre 2025 mostrano segnali ancora positivi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: +3,2% delle ore di lavoro denunciate, +8,5% della massa salari, +3,8% del numero lavoratori e +2% del numero di imprese. Indicatori che, seppur incoraggianti, proiettati sull’intero anno e confrontati con le medie degli anni precedenti confermano un rallentamento del settore.
Lo scenario futuro è strettamente legato alla scadenza del PNRR. Entro il 31 agosto 2026 si esauriranno le risorse del Piano e circa la metà dei 190 miliardi complessivi investiti tra il 2021 e il 2026 ha riguardato direttamente il comparto delle costruzioni. «Comprendere cosa accadrà al mercato una volta conclusa questa spinta straordinaria rappresenta una delle principali questioni aperte per imprese e professionisti – la riflessione di Carlo Trestini, presidente dei costruttori scaligeri e vicepresidente ANCE nazionale -. In questo contesto assume un ruolo centrale la lettura delle diverse dinamiche che attraversano l’intera filiera delle costruzioni, dall’industria dei materiali alla progettazione, dalla distribuzione fino alle imprese». La natura “lunga” della filiera e l’inerzia tipica dell’attività di cantiere determinano tempi di reazione differenti, rendendo necessaria un’interpretazione attenta dei segnali di mercato. A questo si sommano le pressioni inflative, che incidono sui costi di produzione, sulle intermediazioni e sui prezzi finali, e l’impatto crescente dell’innovazione tecnologica, dei nuovi metodi costruttivi, della digitalizzazione e dell’Intelligenza Artificiale sull’organizzazione dei processi.
Secondo la visione di ANCE Verona, il settore edilizio sta affrontando un vero e proprio cambio di paradigma. In una fase che potrebbe esaurire la propria spinta espansiva nel giro di due o tre anni, diventa fondamentale rafforzare la capacità di lettura dei cicli economici e del mercato globale, nato per natura a fasi di crescita e di rallentamento. Saper scegliere quando investire nello sviluppo immobiliare e quando orientarsi verso operazioni in conto terzi, evitando squilibri finanziari, può fare la differenza sulla solidità delle imprese.
Su questi presupposti si innesta un nuovo progetto che ANCE Verona avvierà nel corso del 2026, dedicato all’analisi dei cicli economici, con l’obiettivo di offrire momenti strutturati di approfondimento e strumenti utili a impostare strategie aziendali più consapevoli. Un impegno che si affianca ai servizi tradizionali dell’Associazione e a una serie di nuove iniziative in fase di sviluppo.
Tra queste, il progetto “Costruiamo il Futuro”, realizzato insieme al Children’s Museum Verona, unico nel suo genere a livello nazionale, pensato per avvicinare famiglie e scuole – in particolare elementari e medie – al tema del costruire responsabile. Il progetto comprende un libro-gioco educativo destinato alle scuole della provincia, un concorso rivolto ai bambini per immaginare e progettare la città del futuro e l’apertura, nel 2026, di una nuova sezione museale interamente dedicata all’edilizia.
Il 2026 sarà inoltre un anno simbolico per l’Associazione: ANCE Verona celebrerà gli 80 anni dalla propria fondazione, con un evento che guarderà al futuro del settore e al ruolo delle costruzioni nello sviluppo del territorio veronese. Un anniversario che rappresenta non solo un traguardo storico, ma anche un punto di partenza per affrontare con strumenti nuovi le sfide che attendono il comparto.