“Giustizia e Pace. Via Crucis”, nell’Arena di Verona, venerdì 29 marzo 2024. Hanno annunciato l’evento, il vescovo di Verona, Domenico Pompili, il sindaco, Damiano Tommasi, e la sovrintendente di Fondazione Arena, Cecilia Gasdia.
Venerdì 29 marzo, dunque, la Via Crucis in Arena di Verona, con il vescovo, mons. Domenico Pompili. La rappresentazione il cui titolo ufficiale è “Giustizia e Pace. Via Crucis in Arena”, anticiperà i temi, che saranno alla base della visita, del prossimo 18 maggio, alla città scaligera. da parte di papa Francesco, visita, che ha come riferimento la visione futura del salmista “Giustizia e Pace si baceranno”, salmo 85. L’evento proporrà meditazioni laiche e dal valore universale, sulle quattordici stazioni della Via Crucis, dall’ingiusta condanna a morte, alla terribile crocifissione e alla sepoltura di Gesù. Le drammatizzazioni, composte dal biblista don Martino Signoretto e interpretate da Michela Ottolini e da Alessandro Albertin, daranno vita, di stazione in stazione, all’inatteso dialogo, tra due speciali, spettatori al seguito dell’Uomo della Croce, Pace - “l’idealista” e Giustizia - “che fa i conti”, in un crescente coinvolgimento emotivo, che svela i pensieri più intimi, le delusioni e le speranze profonde. Il racconto, che indurrà a riflessioni profonde, sarà intervallato da frasi musicali e intermezzi, all’organo, a cura della Cappella musicale della Cattedrale di Verona. Una scenografia artistica, ideata da Stefano Trespidi, evocherà il dramma di uomini e donne, schiacciati dal peso della croce. Il vescovo di Verona, Domenico Pompili, proporrà, quindi, ai presenti alcuni spunti per la riflessione personale. Il dramma in svolgimento coinvolgerà i cinquemila spettatori, ciascuno dei quali, potrà sentirsi rappresentato da chi darà voce alla lettura dei brani, tra cui ragazzi e giovani, uomini e donne, professionisti e persone, che vivono, sulla loro pelle, pesante la sofferenza. Assieme a tale forte meditazione, sulle grandi voci, difficili da raggiungere e da mantenere, “Pace” e “Giustizia”, non potrà mancare il grande principio della solidarietà: si raccoglieranno, quindi, offerte per la “Colletta pro locis sanctis”, offerta per i Luoghi santi, del Venerdì Santo, a sostegno della Chiesa di Terra Santa, co-organizzata da Chiesa di Verona, Comune di Verona e Fondazione Arena, tra l’altro, anche organizzatori dell’evento. La rappresentazione inizierà alle 20.45 e l’accesso all’Arena avverrà dai cancelli N° 6 e N° 11, lato piazza Bra, e N° 63 e N° 68, lato Chiesa di San Nicolò. L’apertura dei cancelli avverrà alle 19.15. Le persone, con disabilità motoria, assieme a un accompagnatore, potranno accedere direttamente dal cancello N° 37. L’evento si svolgerà anche in caso di pioggia. Radiotelepace ne curerà la diretta, via radio, i social e la televisione; quest’ultima produzione sarà concessa anche a TeleArena e alle Tv cattoliche locali del Circuito Corallo. Il vescovo Domenico: «Questa via Crucis sarà una sorta di prologo della visita di papa Francesco del prossimo 18 maggio, all’insegna del binomio ‘Giustizia e Pace’, che sarà il tema anche di quella giornata. La Via Crucis proverà proprio a mettere in relazione queste due dimensioni, seguendo Gesù, che porta la croce e credo che possa essere per tutti, credenti e non credenti, l’occasione per prendere consapevolezza del tragico momento, che stiamo attraversando. C’è, infatti, una preoccupante escalation, non solo nei fatti internazionali, ma soprattutto nelle parole di molti uomini e donne. Questo evento, allora, sarà aperto a chi vuole riflettere anche da una prospettiva laica, sul valore universale delle 14 stazioni della Via Crucis, provando a far emergere parole in dissonanza, rispetto al mainstream, ossia che se vogliamo la pace dobbiamo preparare, innanzi tutto, la giustizia». Cecilia Gasdia, sovrintendente di Fondazione Arena di Verona. «Fondazione Arena è davvero onorata di partecipare, per il secondo anno, a questa iniziativa. al fianco della Diocesi e del Comune di Verona». Quest’anno le nostre maestranze tecniche hanno realizzato appositamente una nuova scenografia, il cui concetto artistico di Stefano Trespidi prevede una serie di blocchi praticabili, per ogni stazione, che saranno gestiti da attori con movimenti mimici, fino a comporre una grande croce sulla sabbia dell'Arena. Pur in uno spazio enorme, quale è il nostro Anfiteatro, sarà una serata di partecipazione, raccoglimento interiore e commozione». «Oggi siamo invitati a riflettere, sul nostro essere comunità religiosa e interculturale» – ha osservato il sindaco Damiano Tommasi. - «La concomitanza, quasi simbolica con l’Iftar Street e la chiusura del Ramadan, che vedrà unita la comunità musulmana, è un segnale che ci porta a stringerci ancora di più attorno alla pace, rivedendo al contempo il concetto di giustizia umana che ha portato al racconto della via Crucis. Il mio augurio è che questo momento, in cui saremo guidati nella meditazione, da suggestioni artistiche e musicali, sia un’occasione di sosta nei nostri pensieri e di riflessione sulle scelte quotidiane, che possono cambiare il corso della storia. Non posso che essere orgoglioso che questa via Crucis si svolga, per la seconda volta, in Arena e confido che possa diventare un appuntamento ricorrente. L’Arena è un importante amplificatore, che dobbiamo usare, non solo per la musica, ma anche per eventi come questo, che anticipa la visita di papa Francesco del prossimo 18 maggio». Un annuncio, un programma, quelli, di cui sopra, volto, dunque, al dramma della Crocifissione, che, evidenziato, dall’ampiezza dell’Arena, che lo ospiterà, e dai grandi propositi degli Organizzatori, diventerà, motivo di profonda riflessione e di meditazione, su una Vita, “data, per gli uomini”, partendo dai grandi, universali concetti di giustizia, di pace e di solidarietà, dei quali, nel tempo, così difficile, in cui stiamo vivendo, il mondo ha urgente bisogno.
Pierantonio Braggio