Fissato per la prossima settimana il varo del nuovo ponte sul nodo di Palmanova della A4
La realizzazione della terza corsia sulla A4 procede a ritmi serrati da parte di Autovie Venete. Da martedì 4 a venerdì 7 settembre sono previste quattro intense giornate di lavoro per il varo del nuovo ponte sulla direttrice autostradale Trieste – Venezia.
Si tratta di un’opera che rientra nel primo sub lotto (Gonars-Palmanova) del quarto lotto (Gonars-Villesse) e sarà un'operazione di particolare complessità considerato che il manufatto è lungo 120 metri (sono due campate da 60 metri) e pesa 530 tonnellate. Una struttura mista in acciaio e calcestruzzo è stato realizzato dall’impresa Cimolai di Pordenone in sette mesi.
E’un intervento piuttosto complicato quindi, che si svolgerà peraltro ad autostrada aperta, e pertanto, si sottolinea da parte della della concessionaria, accuratamente pianificato per ridurre al minimo i disagi al traffico.
Grazie a innovative tecnologie di varo, spiega la SpA, l’autostrada sarà “scavalcata” senza bisogno di interrompere la circolazione ma in condizioni di massima sicurezza sia per il personale di cantiere sia per l’utenza.
Minuziosa l’analisi di tutte le possibili interferenze con il traffico in transito sotto il ponte, a cominciare dalla distrazione prodotta dall’avanzamento della struttura, proseguendo poi con la valutazione degli effetti dell’abbagliamento provocato dai sistemi d’illuminazione notturna, indispensabile per consentire il preciso controllo di tutte le fasi operative.
Per quanto riguarda la possibile distrazione, considerato che la velocità di spostamento della struttura è impercettibile visivamente (si tratta di un avanzamento massimo di 20 centimetri al minuto), il problema non si pone, mentre l’effetto abbagliante delle torri faro non potrebbe essere evitato.
“E’ stata così scelta – dice il presidente e Ad Maurizio Castagna - la soluzione diurna in presenza di traffico perché comunque permette di lavorare in condizioni di sicurezza migliori, per l’utenza e per gli operatori evitando i disagi alla viabilità.”
Ulteriore precauzione, una procedura d’emergenza studiata ad hoc che, in caso di necessità permette di chiudere, in tempi stretti, il transito in tutte le direzioni di traffico interessate dal varo.