Il crollo dopo dieci ore di interrogatorio: «È successo in cantina»
Dieci ore di interrogatorio. Una raffica di domande sempre più pressanti, le risposte sempre più confuse. E alla fine la confessione, fra le lacrime: «L'ho uccisa io nel giorno in cui è scomparsa. L'ho strangolata in cantina, ho bruciato i suoi vestiti e poi l'ho portata nelle campagne di Avetrana». Alle due di notte il ritrovamento del corpo di Sarah conferma la versione che lo zio Michele Misseri aveva raccontato agli inquirenti.
DUBBI - La notizia arriva in un'Avetrana sveglia, con le luci di tutte le case accese. Michele Misseri, l'uomo che da quelle parti tutti conoscono, ha confessato di aver ucciso la sua nipotina quindicenne, Sarah Scazzi. I magistrati della Procura di Taranto dubitavano di lui dal 29 di settembre, da quando «per caso» ha ritrovato in un uliveto il telefonino di Sarah. «Non la racconta giusta o non la racconta tutta» era stato il commento di uno degli inquirenti. Mercoledì, invece, si sarebbe deciso a farlo.
CROLLO - Lo ha fatto crollando dopo un «effetto a sorpresa»: gli hanno fatto sentire un'intercettazione ambientale, registrata poche ore dopo il «ritrovamento casuale» del cellulare. Una discussione piuttosto animata fra lui, sua moglie e sua figlia Sabrina, la cugina che per Sarah era una sorella, la stessa che la ragazzina stava andando a trovare a casa quando è scomparsa. Dopo aver sentito la registrazione Michele Misseri, che fino a quel punto aveva retto davanti a ogni domanda, avrebbe pianto e raccontato un'altra verità: «L'ho ammazzata in cantina e subito dopo ho messo il corpo in macchina e l'ho portato in un podere fra Avetrana e la strada che porta ai Comuni di Erchie e San Pancrazio. L'ho gettata lì». Le ricerche sono partite all'istante ma era come cercare un ago in un pagliaio ed è per questo che, nella notte, Michele Misseri è stato portato sul posto, per facilitare il ritrovamento. Per indiscrezioni e per logica tutti, davanti al luogo delle ricerche e davanti alla caserma dei carabinieri di Avetrana, parlavano dello «zio di Sarah arrestato» e nella notte è arrivata l'ultima verità. Lo zio di Sarah è sotto accusa per omicidio volontario.