Bin Laden contro la Francia "tiranna": «Non togliere il velo alle nostre donne»
Osama torna a fare il Bin Laden. Messi da parte l’ecologia e il clima – temi dell’ultimo messaggio – il fondatore di Al Qaeda ha inviato un audio «militante» alla tv satellitare Al Jazeera. Nel nastro Osama se la prende con la «tirannia» della Francia e giustifica il rapimento di un gruppo di cittadini francesi in Niger. Sequestro compiuto da un gruppo qaedista che opera nel Sahel. «Se ritenete che sia vostro diritto vietare alle nostre donne di usare il velo non pensate che sia nostro diritto cacciare gli invasori dai nostri paesi», afferma la “voce” con un chiaro riferimento alla legge che proibisce il burqa. «La giustizia è semplice – prosegue – come voi uccidete anche noi uccidiamo, come voi ci arrestate anche noi facciamo prigionieri».
PROPOSTA DI TREGUA? - Bin Laden, quindi, rilancia il solito scambio, una costante dal 2004: la soluzione ad ogni conflitto «è il vostro ritiro dall’Afghanistan e dalla guerra iniziata da Bush. E’ questo il modo per garantire sicurezza». Nella sostanza è una proposta di tregua con gli Occidentali, già formulata prima degli attentati in Europa (Madrid e Londra). In caso contrario proseguiranno gli attacchi. Il messaggio può essere considerato come un incoraggiamento e un’ulteriore investitura per «Al Qaeda nella terra del Maghreb», fazione protagonista di numerosi sequestri di persona. Il gruppo, che ha cambiato nome per rafforzare il suo legame con la casa madre qaedista, è considerato tra i più pericolosi. Grazie ai riscatti ha incassato quasi 28 milioni di euro e può contare su complici anche nelle città europee. Per i servizi di sicurezza francesi il gruppo è considerato una seria minaccia, in grado di organizzare attentati spettacolari in modo autonomo. Ossia senza l’intervento di «facilitatori». L’intervento di Bin Laden, dunque, può essere letto come un incoraggiamento a colpire la Francia che resta uno dei bersagli principali dei qaedisti. Citando la legge sul velo e la presenza delle truppe in Afghanistan, Osama costruisce i pretesti per giustificare azioni sanguinose.