Ruby, una vita in fuga da tutto «Salvata» dall'amica Minetti
Non ha ancora 18 anni Ruby, ma è come se avesse vissuto una vita tanto sono stati intensi. È lei a raccontarne i trascorsi ai giudici dei Tribunali per minori di Milano e Messina tra uomini più grandi ai quali si concede, donne dalla moralità dubbia, amici e amiche che paiono tenderle una mano.
Dalla casa in Sicilia fugge la prima volta a 14 anni. Forse sono i genitori che la cacciano, più probabilmente è lei che non sopporta le regole della famiglia marocchina. Due anni dopo entra in comunità di accoglienza, ma scappa anche da qui. I Carabinieri la segnalano a Badolato (Catanzaro) in locali per soli uomini. Torna in varie comunità e puntualmente evade accumulando tre procedimenti penali per furto, due si chiudono senza conseguenze, il terzo con la richiesta di rinvio a giudizio. L'ultima fuga la porta a Catania dove, racconterà alla polizia, allaccia una relazione con un uomo di 33 anni che ogni settimana arriva da Peschiera Borromeo (Milano) e che a Milano gestisce una «agenzia di immagine». La storia pare seria, tanto che quando a gennaio del 2010 lei va a vivere con il fidanzato, i genitori dell'uomo chiedono il suo affidamento, negato dai giudici. La convivenza non regge: un mese dopo va via anche da lì perché, dice, sorprende il ragazzo a letto con un'altra. Arriva a Milano dove si arrabatta come cameriera, danzatrice del ventre o estetista, fino al 27 maggio scorso, quando una lite la porterà al centro di un gorgo giudiziario e mediatico che svelerà retroscena tra cui la presunta presenza ad Arcore nella residenza di Silvio Berlusconi.
Nicole Minetti
Nicole Minetti
Fede: «Ruby? Vista poche volte»
Una donna italiana riconosce Ruby nel centro estetico e le si avventa contro gridando che le ha rubato 3.000 euro e tre Rolex. La lite è furibonda, al punto che viene chiamata la polizia. L'italiana dichiara di aver conosciuto Ruby in un locale notturno e di averla ospitata in casa; la marocchina risponde che pagava 1.700 euro di affitto più le spese e che lei se ne era andata da un po' per trasferirsi da una brasiliana. I poliziotti controllano negli archivi e scoprono che i giudici minorili hanno ordinato che Ruby, se trovata, venga riportata in comunità. È il 28 maggio scorso, la ragazza viene accompagnata in Questura dove ad attenderla ci sono la brasiliana, un'amica di questa e Nicole Minetti, l'igienista dentale di Berlusconi ed ex ballerina in tv che due mesi prima era stata eletta per il Pdl alle Regionali in Lombardia. Ruby spiegherà di aver conosciuto la Minetti nel ristorante Armani di Milano, di averla incontrata poi in altri locali e di averla avuta accanto in un momento di bisogno. Gli agenti non trovano posto nelle comunità per minori e Ruby viene affidata provvisoriamente proprio alla Minetti.
Una settimana dopo, la polizia deve di nuovo interessarsi di Ruby che sta litigando ferocemente in casa con la brasiliana, dove le due si accusano a vicenda di fare le prostitute. La marocchina dice che la causa dello scontro sono le avance che le aveva fatto il ragazzo della brasiliana. Torna in Questura e in varie comunità, dalle quali scappa immancabilmente dopo pochi giorni. Il 15 giugno compare nell'ufficio Pronto intervento del Comune di Milano dicendo che è inutile continuare a cercarla perché ci sono degli adulti che si occupano di lei e che ha 200 euro in tasca. Un'ora dopo arriva una telefonata dell'agente dello spettacolo Lele Mora che dichiara di essere disposto a prendere in affido Ruby la quale nel frattempo, manco a dirlo, è sparita. Quattro giorni dopo riappare in Questura accompagnata dall'avvocato Luca Giuliante, che assiste Lele Mora in alcuni procedimenti. Il legale, però, non viene ammesso al colloquio tra la giovane e gli agenti. Il 25 giugno è la figlia di Mora, Diana, a presentare un'istanza di affidamento, anch'essa bocciata.
Alla Polizia, Ruby racconta tutto quello che le è accaduto, delle feste ad Arcore, escludendo di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi, di politici che si accompagnano a ragazze, di soldi che girano. Spiega pure che, dopo una delle varie fughe, era andata a vivere da Diana Mora che aveva conosciuto con il padre Lele, con il quale aveva lavorato. Un racconto zeppo di contraddizioni e dal quale emerge, secondo gli investigatori, che nonostante le esperienze, è ancora molto immatura. Le sue dichiarazioni vanno verificate con molta accortezza.