DI MAURO BONATO
C’è grande attesa per la nuova stagione al Teatro Politeama Rossetti di Trieste una stagione, quella 2025-2026 con grandi nomi, eventi internazionali, iniziative culturali.
Come di consueto l’inaugurazione dagli spettacoli prodotti dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia sarà con “Trieste 1954” di Simone Cristicchi al Rossetti e “SvevoJoyce#ZenoBloom” alla Sala Bartoli.
Tante le novità in sede che vanno dal musical “Sei un brav’uomo, lie Brown” per il 75° dei Peanuts, alla prima italiana del “Principe d’Egitto”, dai concerti delle star del West End, agli appuntamenti con la danza e con il circo contemporaneo. Alla Sala 1954 sarà in programma un’intensa attività declinata fra Teatro per l’infanzia e le famiglie e la divulgazione culturale.
Inoltre l’offerta dedicata agli abbonamenti con le stelle è la più ricca di sempre.
Le novità da un lato - in particolare nei cartelloni Musical e Danza - confermano il respiro internazionale che distingue il Rossetti nel panorama teatrale, dall’altro denotano l’impegno premiante dello Stabile sul piano della produzione e della divulgazione culturale, settore che sarà molto sviluppato attraverso la programmazione in Sala 1954.
Ai primi di settembre, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti, il Presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Francesco Granbassi e il direttore Paolo Valerio, sono state annunciate tutte le importanti novità.
Il cartellone musical si arricchisce di due titoli, prime assolute in Italia: “Sei un brav’uomo, lie Brown” portato in scena dal Rossetti assieme a LuccaCrea e al Teatro del Giglio di Lucca per la regia di Eugenio Contenti, che debutta nel prestigioso contesto di Lucca Comics & Games, e “Il Principe d’Egitto” la nuova produzione di Broadway Italia firmata da Federico Bellone dopo il successo di “The Phantom of the Opera” e “Anastasia”.
Il sapore internazionale della stagione Musical del Rossetti sarà mantenuto in tre grandi concerti: Kerry Ellis e Rachel Tucker, celebrate interpreti del ruolo di Elpheba, la strega verde di “Wicked” porteranno a Trieste proprio nei giorni in cui uscirà in Italia la seconda parte del film tratto dall’omonimo musical, il concerto “Gravity” dopo il tutto esaurito fatto segnare al Theatre Royal di Drury Lane a Londra. A marzo arriveranno i “Barricade Boys” quartetto maschile i cui componenti vantano un’esperienza in comune sulle “barricate” di “Les Misérables”. Debutto italiano a Trieste anche per i “Shamrock Tenors” gruppo irlandese recentemente premiato con l’Emmy, che in “A Night for James Joyce”, accompagna il pubblico in una vera festa irlandese.
E per restare in tema di star internazionali, nel già annunciato “The Rocky Horror Show” una leggenda della musica pop e del musical come Jason Donovan interpreterà in alcune repliche selezionate il ruolo di Frank’n’Furter.
Fanno poi omaggio al teatro musicale il tradizionale appuntamento con il “Galà dell’Operetta e del Musical” per la regia di Andrea Binetti - organizzato dall’Associazione Internazionale dell’Operetta, con la FVG Orchestra diretta da Romolo Gessi – e l’esilarante “Opera Locos” degli spagnoli Yllana, i cui protagonisti si fanno beffe degli egocentrismi dei cantanti e dei cliché della lirica. Da segnalare infine il concerto del pianista croato Maksim, star internazionale da tutto esaurito nei suoi concerti di crossover, dove esegue brani dei Coldplay assieme a Mozart e Vivaldi.
I nuovi titoli del cartellone Danza assicurano al pubblico un giro del mondo: si parte dalla Cina, con la magnificenza della danza classica e tradizionale della Beijing Academy Chinese Dance Company, per spostarsi in Georgia con il già annunciato Sukishvili. L’eccellenza della danza contemporanea italiana si armonizza alle suggestioni del capolavoro dei Pink Floyd in “The Wall” portato in scena sulle coreografie di Michele Merola dalla MM Contemporary Dance Company.
Dopo il memorabile successo del Cirque du Soleil non potevano mancare alcune proposte dedicate al circo: si parte dai “Black Blues Brothers” che dopo essersi affermati al Festival Fringe di Edimburgo arrivano a Trieste con “Let’s Twist Again” per sorprendere la platea con le loro acrobazie, mentre in prima italiana si applaudirà “ID Evolution” la nuova creazione del canadese Cirque Eloize. Ritorna infine al Rossetti “Stomp”, creato nel 1991 da Luke Cresswell e Steve McNicholas e sempre aggiornato.
Il cartellone di Scena Contemporanea si arricchisce di altri titoli: “First Love” la performance sullo sci di fondo di Marco D’Agostin, premio UBU come Miglior Performer Under 35, artista associato del Piccolo Teatro di Milano. Poi si procede per ulteriori contaminazioni: con la letteratura, in “Quartett” di Heiner Müller (spietata riscrittura de “Le relazioni pericolose” di Choderlos de Laclos) di cui Maximilian Nisi è regista e interprete con Viola Graziosi con le complessità del pensiero scientifico, in “Verba manent” di e con Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno, che tratteggiano il profilo di Ennio De Giorgi uno dei più grandi matematici italiani. Ne “L’Europa non cade dal cielo” su testo di Laura Orlandini i giovani Camilla Berardi e Massimo Giordani scorrono la storia dell’Europa e dell’e Europea. Del tutto insolita poi la messinscena di “Money” in cui Joe Bastianich racconta episodi di vita che trovano un comune denominatore nella riflessione sul legame - nella società contemporanea - fra economia e potere, e sull’importanza di essere autentici. La regia è di Massimo Navone.
La programmazione si completa di una serie di appuntamenti fuori abbonamento: fra gli altri Federico Buffa in “Otto infinito”, “Nel cuore della realtà” lo spettacolo su Pasolini della Civica Accademia Nico Pepe, regia di Claudio de Maglio, per le famiglie “Pimpa. Il Musical a pois!” drammaturgia di Francesco Tullio Altan e Enzo d’Alò. Molto interessanti le proposte musicali con il concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri, “Tanto lontana terra” di Marco Podda, il Dream Gospel Choir, il concerto dei 40 Fingers.
Ottobre, sarà un mese che si prepara con il “botto” per gli spettacoli di produzione dello Stabile, che aprono le stagioni teatrali a Trieste e Milano.
Al Politeama Rossetti si inaugura il 7 ottobre con “Trieste 1954” scritto da Simone Cristicchi - che ne è anche l’interprete - con Simona Orlando e diretto da Paolo Valerio. Lo spettacolo, creato per ricordare, fra storia e leggerezza, il ricongiungimento di Trieste all’Italia si avvale della collaborazione dell’orchestra e del coro del Teatro lirico G.Verdi di Trieste diretta dal Maestro V Sivilotti.
Con questo spettacolo si vuol ritornare sul tema del confine (lo si ritroverà anche nelle repliche di “26 ottobre. Un mare di ombrelli”), della Storia e stimolare la riflessione sul ruolo sociale del teatro.
In Sala Bartoli si inizierà con “SvevoJoyce#ZenoBloom”, un confronto fra i due grandi autori e le loro creature letterarie su testo di Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo interpretato da Fulvio Falzarano e Francesco Godina per la regia di Davide Calabrese: un quintetto creativo molto legato alla città e alle sue meravigliose complessità culturali.
Poi il Rossetti sarà protagonista anche a Milano. Infatti dall’11 ottobre al Piccolo Teatro andrà in scena “Sior Todero brontolon” con Branciaroli e la regia di Paolo Valerio che coinvolge nella messinscena anche i Piccoli di Podrecca, mentre al Teatro Menotti la sera stessa debutta “Il vetro della clessidra” raffinata e toccante composizione di testi di Caludio Magris cui dà voce Alessio Boni diretto da Valerio.
Nel complesso, un’attività impegnativa e assieme appagante, premiata dal Ministero della Cultura che ne ha incrementato significativamente la valutazione della qualità artistica: nel suo comparto di riferimento nazionale (TRIC) il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, per la valutazione del progetto 2025, si trova infatti al 4° posto, mentre quattro anni fa era al 14°.
Sempre in Sala Bartoli a ingresso libero, sono programmati gli incontri di prolusione e dialogo con i protagonisti della Stagione, in collaborazione con la British School del Friuli Venezia Giulia e con il Circolo della Cultura e delle Arti, partner storici del Teatro Stabile.
Si concentra prevalentemente sul mondo della prosa, Paolo Quazzolo, storico del teatro e accademico dell’Università degli Studi di Trieste. In questa stagione si occuperà di “Crisi di nervi” e de “Il gabbiano” di Cechov, di “Argo” da Maria Grazia Ciani, dello sveviano “La Rigenerazione”, de “Il lutto si addice ad Elettra”, di “Odissea” e di “Gaber. Mi fa male il mondo”.
Le prolusioni e gli incontri tenuti dal direttore della British School, Peter Brown attengono soprattutto agli autori e alla cultura anglosassoni. Inizierà parlando di due musical: “Singing in the rain” (17 ottobre) e “Cats” (512). Si passerà alla prosa con “La gatta sul tetto che scotta (91), “Il lutto si addice ad Elettra” (52, in lingua inglese) e “Amadeus” (202).
L’apertura di Sala 1954, spazio che da quest’anno ospiterà una programmazione regolare.
Si terranno incontri con la collaborazione di esperti e accademici e degli attori di riferimento dello Stabile, quali Laura Pelaschiar - professore associato di letteratura inglese al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste – che curerà appuntamenti sul teatro inglese intrecciando spiegazione a brani recitati, Paolo Quazzolo ritornerà per iniziative fra cui - con Massimo Degrassi - il progetto “Arte e genetica: la diversità come unicità", proposto dal Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’ateneo triestino.
A marzo si celebrerà il “Dantedì” assieme al professor Fabio Romanini che già aveva “guidato” il pubblico nel video dantesco “Vien dietro a me”, e poi ci sarà spazio per temi letterari, per la poesia, per ricordare Rilke e la sua permanenza a Duino… In questi appuntamenti saranno preziose le collaborazioni con realtà culturali come PordenoneLegge, il museo della letteratura LET’S, il Pen Club lettori, ovviamente con l’Ateneo triestino… Si punterà anche su dibattiti di argomento attuale e sociale e su incontri a tema storico, in particolare in concomitanza con significative celebrazioni (Giorno della Memoria, Giorno del Ricordo…) in collaborazione con associazioni del settore con cui lo Stabile si rapporta costantemente.
Da aprile partirà l’itinerario di preparazione all’evento “Romeo e Giulietta”.
Nell’ambito del Teatro per l’Infanzia e le famiglie sono già fissati in calendario il “Piccolo Varietà” con le marionette di Podrecca, “Gora” - lo spettacolo di teatro di figura creato per GO!2025 che narra la leggenda della nascita di Gorizia con attori e pupazzi - “Il viaggio inventato” di Gianpiero Lapilli per la fascia della scuola primaria e la rivisitazione di Pollicino intitolata “Ascolta sassolino” di e con Alvise Camozzi e Roberta Colacino.