DI MAURO BONATO
Altri due importanti appuntamenti con il teatro contemporaneo al Rossetti di Trieste.
Davide Enia, Niccolò Fettarappo sono due punte di diamante del teatro di ricerca che raccontano il nostro presente e coinvolgono il pubblico attraverso modalità diverse.
Ă questo il quadro che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Festil offre al pubblico fino a domenica 2 novembre, creando - allâinterno della stagione alla Sala Bartoli - una sorta di intrigante parentesi intitolata âFestil per Scena Contemporaneaâ e selezionata e composta in sinergia con Tommaso Tuzzoli.
Câè tempo per vedere due spettacoli âAutoritrattoâ di Davide Enia e âApocalisse tascabileâ di Niccolò Fettarappa: tre eccellenze del palcoscenico contemporaneo, che conquistano per i temi trattati, per i linguaggi scenici scelti, oltre che - naturalmente - per la rilevanza di artisti e creatori.
Fino al 31 ottobre è assolutamente da non perdere âAutoritrattoâ di Davide Enia, uno degli artisti piĂš significativi, profondi, originali e coraggiosi che il teatro abbia espresso negli ultimi anni, vincitore di premi di prestigio, come lâUBU, sia come autore che come attore.
In âAutoritrattoâ ci riporta alla memoria fatti della nostra storia dagli anni Ottanta fino al 1992: le stragi di mafia di Cosa Nostra viste da un giovane che a Palermo fin dagli 8 anni dâetĂ , impara a conoscere il male deformante di un potere che sovrasta. Lo fa attraverso il linguaggio che gli è proprio e che nasce dallâintreccio di cunto e parole, corpo e dialetto, per affrontare un tema drammatico e che riguarda tutti: il rapporto nevrotico con Cosa Nostra e il suo devastante impatto emotivo nella vita di ognuno. Ă una questione che ha a che fare con la coscienza collettiva: la mafia infatti per ragioni diverse - riflette lâartista - non è mai stata affrontata in modo obiettivo, ma piuttosto minimizzata, sottostimata, banalizzata, rimossa o, al contrario, mitizzata. Enia parte allora da sĂŠ stesso e si confronta con il tema, senza omertĂ , scavando dentro i fatti ma anche le strutture di pensiero piĂš radicate ed i comportamenti.
AUTORITRATTO
di e con Davide Enia
si ringrazia Antonio Marras per gli abiti di scena
musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri
suono Francesco Vitaliti
luci Paolo Casati
una co-produzione CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, Piccolo Teatro di Milano-Teatro dâEuropa, Accademia Perduta Romagna Teatri, Spoleto Festival dei Due Mondi