Venezia. “Capisco e condivido da sempre le preoccupazioni circa un possibile uso improprio dei fitofarmaci e la necessità di metodi di difesa delle colture agricole che siano più rispettosi possibile dell’ambiente. Tuttavia, alla luce della conclusione del biomonitoraggio condotto dall’USSL n. 7 e delle azioni concrete che produttori e Regione stanno realizzando per una viticoltura pulita, credo sia il momento di dare tutti una mano a promuovere il Prosecco, DOCG e DOC”. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato commenta con queste parole gli esiti delle indagini effettuate sulla questione, “ricerche la cui esigenza ho sempre sostenuto e non solo in questa zona – precisa Manzato – assieme all’adozione di un protocollo ambientale preciso che è diventato patrimonio comune dei produttori e sta orientando anche l’azione dei sindaci”.
“Penso anche che si debba smetterla con i pregiudizi di tipo ideologico e con i giochi linguistici. I pesticidi sono una voluta non traduzione di un termine che significa “antiparassitari” e questi ultimi sono utili e spesso necessari per assicurare la sanità delle produzioni agricole. L’impegno comune dove essere non per una demonizzazione ma per un uso corretto al livello più basso. Nello stesso tempo la ricerca epidemiologica e le indagini di laboratorio non possono essere accusate solo perché non se ne condividono i risultati. O si hanno dati certi e precisi o diventa una calunnia bella e buona, che si trasforma anche in un danno economico nei confronti di chi si rompe la schiena per garantire reddito al territorio ed è il primo a subire le conseguenze delle sostanze che impiega”.
“Io dico anche che sarebbe il momento di metterci assieme per divulgare quello che si fa e i risultati raggiunti e verificati, come esempio di buone pratiche in agricoltura a livello nazionale e internazionale, all’interno di un processo che non è finito ma vuole diminuire sempre più l’utilizzo di mezzi tecnici esterni. Rimaniamo volentieri vigili, ma stiamo anche attenti a ciò che avviene nel resto del mondo, dove il nostro Prosecco meritatamente continua a conquistare posizioni di mercato che creano ricchezza al Nord Est. Perseverare nella denigrazione è un esercizio masochistico che rischia di trasformarsi in un danno senza giustificazioni”.