Pubblicit

Venerd 4 Luglio 2025    

Opere | Testate | Redazione | Contatti
 HOME | Photogallery | VideoGallery | Segnalati da voi | I più visti
Trieste Sette
2025-07-03 Gruppo Vicenzi, San Giovanni Lupatoto, Verona. Alta Pasticceria, al Summer Fancy Food Show, New York. Il Savoiardo Strawberry diventa rosa per celebrare i 120 anni di Matilde Vicenzi 2025-07-02 Vino, Consorzio Valpolicella: la denominazione possiede anticorpi alla crisi. Bene il Valpolicella. Il presidente Marchesini: realismo e responsabilità. per preservare l’asset! 2025-07-02 Verso la 117ª Fieragricola - Veronafiere, 4-7 febbraio 2026. «Full Innovation» per un’agricoltura, sempre più sostenibile e hi-tech 2025-07-02 Confimi Apindustria Verona Seminario: “NextGen. Dalla convivenza alla collaborazione generazionale” 2025-07-02 Il Palazzetto Bru Zane annuncia la stagione ཕ - བ 2025-07-02 “Il museo arriva a casa tua”: a Mestre presentato il kit che rende la cultura inclusiva e accessibile ai più giovani. 2025-07-02 La Collezione Peggy Guggenheim presenta Mani-Fattura: le ceramiche di Lucio Fontana 2025-07-02 DA MARTEDI’ 8 LUGLIO TORNA BRIDGE FILM FESTIVAL 2025 2025-06-30 DA MARTEDI’ 8 LUGLIO TORNA BRIDGE FILM FESTIVAL 2025 2025-06-30 CORSO GRATUITO DEL GRUPPO CINOFILI SPARAPAN 2025-06-30 Il bel luglio di Borghi Fluviali. Stelle, pinza, un Festival e l'omaggio ai Pink Floyd 2025-06-30 “Il Teatro è Servito”: rassegna estiva al Castello di Montorio con la Compagnia Enzo Rapisarda. L’abbinamento cibo – cultura inizia con “Cani e Gatti” giovedì 3 luglio 2025-06-30 TRE GIORNI DI DEGUSTAZIONI E MUSICA VISTA LAGO CON “STREET WINE GARDA” 2025-06-30 Un mese di feste, musica dal vivo e gastronomia. Tutti gli eventi di luglio a Malcesine da PazzaSplash a Pearà on the Road 2025-06-30 Lupo, Coldiretti Verona: attivare subito gli interventi in deroga. Il presidente Vantini: la Regione riconosca la situazione di emergenza
ADIGE TV: Home Trieste Sette Ricerca  
sul sito su
Verona
Vicenza
Venezia
Rovigo
Treviso
Padova
Udine
Cult
Pordenone
In Piazza
Trieste
Cagliari
Obiettivo Territorio

Estero
Budapest

Info Trieste



















Marted 14 Maggio 2019
Andrea Chénier di Umberto Giordano. Un nuovo allestimento

Un nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste in coproduzione con il Teatro Opera SNG di Maribor (Slovenia), in scena dal 17 al 26 maggio.
La Fondazione Teatro Lirico propone il dramma storico Andrea Chénier di Umberto Giordano in coproduzione internazionale con il Teatro Opera SNG di Maribor (Slovenia).
La direzione dell’Orchestra è affidata al Maestro Direttore e Concertatore Fabrizio Maria Carminati, con la regia a Sarah Schinasi, le scene a William Orlandi e i costumi a Jesus Ruiz.
A interpretare i personaggi di questo dramma storico in quattro quadri su libretto di Luigi Illica, Kristian Benedikt e Dario Prola (Andrea Chénier), Svetla Vassileva e Rachele Stanisci (Maddalena di Coigny), Devid Cecconi e Domenico Balzani (Carlo Gérard), Isabel De Paoli (Madelon), Anna Evtekhova (La Contessa di Coigny), Albane Carrère (La mulatta Bersi), Francesco Musinu (Roucher), Saverio Pugliese (Un Incredibile/L’abate poeta), Gianni Giuga (Pietro Fléville/Il sanculotto Mathieu), Giuliano Pelizon (Schmidt), Giovanni Palumbo (Fouquier Tinville), Francesco Paccorini (Dumas), Hektor Leka (Il Maestro di casa).
Settimo degli otto figli di un commerciante di tessuti francese e della figlia di un antiquario greco, André Marie Chénier nacque a Costantinopoli nel 1762. In qualità di incaricato per gli affari commerciali con l'impero ottomano, il padre di André Chénier aveva una solida posizione a Costantinopoli. Negli anni Sessanta del Settecento però la guerra tra Francia e Inghilterra compromise i traffici commerciali nel Mediterraneo, e la Turchia fu colpita da epidemie, carestie e terremoti. Di fronte a una crisi economica che sembrava non aver fine, nel 1765 Louis Chénier, la moglie e i figli presero la via della Francia, anche se ben presto Louis lasciò la famiglia in Europa e divenne console in Marocco. Dopo aver vissuto qualche anno presso parenti di provincia, André giunge nel 1773 a Parigi e frequenta il prestigioso Collège de Navarre, formandosi una vasta cultura classica e stringendo amicizia con giovani liberali di famiglia aristocratica. Terminati gli studi, André Chénier comincia a percorrere la carriera del letterato di famiglia agiata, inserito nell'ambiente della buona società, tra viaggi e avventure di ogni tipo. Alla fine degli anni Ottanta del Settecento, al nascere della Rivoluzione, Chénier vive tra Londra e Parigi, diventa un sostenitore dell'Assemblea Costituente, che proponeva caute riforme politiche e sociali in Francia e si lascia coinvolgere sempre di più in circoli politici liberali, esprimendo posizioni moderate e contrarie agli eccessi rivoluzionari. Queste ripetute critiche, con il tempo sempre più violente, lo portano in aperto scontro con il club dei Giacobini, il partito di Robespierre. Questo conflitto, divenuto sempre più aspro, precipitò nel marzo 1794: Chénier fu arrestato, sommariamente processato e, nello stesso giorno, giustiziato con la ghigliottina.
“La realizzazione drammaturgica di Illica e Giordano” - si legge nel saggio di Francesco Bernasconi – “sfrutta con abilità le molte contraddizioni e i vari aspetti di questa figura affascinante di un poeta diviso tra la galanteria della vita aristocratica, le peripezie di un avventuriero libertino e l'eroismo di un martire politico. Lo schema è collaudato ed efficace. Il protagonista appare per la prima volta come figura apparentemente marginale sullo sfondo di una ricca rievocazione d'epoca, proprio come avviene in innumerevoli film in costume. Lo spirito storicizzante del verismo reclama i suoi diritti, e all'apertura dell'opera nella partitura si insinuano richiami a danze settecentesche, inseriti però in un linguaggio armonico complesso tipico dell'epoca. A tenere insieme il tutto provvede una scrittura elegante, in cui espansioni liriche e dialogo declamato si alternano con disinvoltura (la prima grande aria del protagonista sfocia ad esempio in una gavotta), e che rivela come Giordano abbia profittato della lezione di Manon Lescaut di Puccini, precedente di tre anni ad Andrea Chénier.
Con grande abilità musicale e drammaturgica, l'opera intreccia e celebra alcuni temi di sicura presa sul pubblico, come l'amore contrastato e infelice e una visione quasi religiosa del ruolo dell’artista, su uno sfondo storico tratteggiato a tinte forti.

Mauro Bonato




Commenti
Nome
Email
Commento
Altre notizie di Trieste
RIGOLETTO VA IN SCENA AL VERDI DI TRIESTE
UNA GRANDE STAGIONE AL VERDI DI TRIESTE
PRESENTAZIONE DELLA STAGIONE AL VERDI DI TRIESTE
JESSICA PRATT ALL'OPERA CAFFè
AL VERDI DI TRIESTE VA IN SCENA LA LUCIA DI LAMMERMMOR
L'OLANDESE VOLANTE DI WAGNER IN SCENA A TRIESTE
VINO, ISTITUZIONI UNITE SU VINITALY
TRIESTE COME VIENNA: ECCO IL LOUNGE VICTOR DE SABATA
LOUNGE VICTOR DE SABATA: NUOVO SERVIZIO AL VERDI DI TRIESTE
Al teatro Verdi di Trieste “il ratto dal serraglio” del giovane Mozart
A TRIESTE LA CENERENTOLA DI ROSSINI
ZANON E ZUKERMAN SUL PALCO DEL VERDI A TRIESTE
Orfeo all’inferno va in scema al teatro Verdi
Al Verdi di Trieste va in scena Turandot
Al teatro Verdi di Trieste "I Capuleti e i Montecchi"
LA RIVISTA

VIDEO NEWS

SEGNALATI DA VOI
Pearl Jam - Arena, Verona 16.9.2006
Inviato da:
Guarda tutti

Pubblicit
  La redazione La tua pubblicità Contatti Mission Legal
  Login
  Log In / Sign Up