Forlì. Nelle campagne italiane è mattanza: ogni due giorni si muore in un incidente con trattori agricoli. Lo rileva lo specifico osservatorio il Centauro-Asaps promosso dall’Associazione sostenitori Polstrada.
Creato nel maggio 2009, in otto mesi mise in evidenza dati preoccupanti: 211 incidenti, con 127 vittime e 113 feriti.
Ma i numeri del 2010 rilevano una situazione ancor più critica. In pratica le «morti verdi» sono ormai più della metà delle morti per incidenti in autostrada (350 vittime nel 2009 secondo l’Istat).
Nel 2010 sono stati 338 gli incidenti che hanno coinvolto mezzi agricoli, con 176 decessi e 221 feriti. «Sappiamo che 244 dei 338 casi, il 72,2%, sono avvenuti nell’area agricola (campi, frutteti, boschi ecc.) e 94 su strada», dice il presidente Asaps, Giordano Biserni. «Peraltro non abbiamo neppure la pretesa di avere monitorato tutti gli episodi, avendoli ricavati dalla stampa nazionale e dalle segnalazioni dei 600 referenti Asaps sul territorio, sicuramente però sono compresi i più gravi».
Fra le 176 «morti verdi», 147 si sono avute fra i conducenti dei trattori, cinque i trasportati; 24 invece i decessi fra i terzi coinvolti, conducenti o occupanti di altri veicoli. Fra i 221 feriti i conducenti di trattori sono 121, i trasportati 12 e i terzi coinvolti 88.
In 105 incidenti agricoli su 338 i coinvolti erano anziani over 65 (31,1%); in due casi il conducente era ubriaco; 23 gli stranieri coinvolti (6,8%).
La localizzazione geografica vede 141 sinistri, il 41,7%, al nord; 90 al centro Italia (26,6%), e 107 al sud (31,6%). Fra le regioni, al primo posto c’è l’Emilia-Romagna con 38 incidenti agricoli; seguono Toscana (31), Lombardia (28) e Veneto (24).
Nella parte bassa della classifica il Friuli Venezia Giulia con un solo incidente, il Molise con due, la Valle d’Aosta con tre. Non è possibile - precisa l’Asaps - fare un raffronto esatto con il 2009, proprio perchè l’osservatorio è stato istituito nel maggio di quell’anno.