I tesori del Castello librario dell'Accademia dei Concordi
L'Accademia dei Concordi ha aperto le porte al suo “Castello librario”. Il presidente Giovanni Boniolo, affiancato da Antonella Turri responsabile del settore biblioteca e archivio, ha guidato il sindaco Massimo Bergamin e tutto il direttivo accademico, alla scoperta di quello che è un vero e proprio patrimonio cittadino, che si aggira su oltre 300 mila unità documentarie.
Il castello librario è nato negli anni '70 ed è costituito da 6 piani, la parte antica comprende oltre 70 mila unità librarie, 23 mila autografi, circa duemila manoscritti e oltre 500 carte geografiche. Sono 43 mila le persone che usufruiscono della biblioteca. Bastano i numeri per far capire la portata di questo prezioso contenitore culturale e se a ciò aggiungiamo il valore delle opere custodite, compresa anche una stanza dedicata a reperti egizi con tanto di mummia, il gioco è fatto: un patrimonio davvero importante che può competere a livello internazionale.
Si tratta, come ha spiegato Turri, di una biblioteca deposito che nel corso dei secoli ha raccolto tutto il materiale donato dai soci accademici. Dal 1840 la biblioteca è diventata della città ed è gestita dal Comune e dall'Accademia dei Concordi che tutelano il patrimonio racchiuso, rendendolo fruibile alla comunità. Tutto è infatti, catalogato e disponibile a chi ne faccia richiesta.
Ora il progetto è quello di realizzare una biblioteca a scaffale aperto utilizzando le stanze dell'adiacente palazzo Bosi. “Una biblioteca – ha detto il presidente Boniolo -, che diventerebbe in competizione con le grandi biblioteche europee. Ci stiamo lavorando, entro 6-10 mesi cercheremo di realizzare il progetto, poi bisognerà trovare i fondi per dare, così, inizio ai lavori. Un progetto ambizioso, sui cui crediamo, che porterebbe questo tesoro a livello internazionale”.
E sul quale ci crede anche il sindaco Massimo Bergamin. “Un altra importante iniziativa che si inserisce nella Rovigo capitale della cultura 2021. Con il presidente e il direttivo dell'Accademia stiamo portando avanti percorsi condivisi. Questo è un patrimonio di tutti i polesani e non solo, è molto importante che tutti ne conoscano l'esistenza. Ringrazio l'assessore Sguotti che ha avuto l'idea di questa iniziativa”.