Via Piave, San Valentino e Torre, approvato il grande piano di riqualificazione
Approvato il progetto preliminare. Lavori per oltre 10 milioni tra grandi infrastrutture fognarie e acquedotto, sistemazioni stradali, piste ciclabili, interventi per la moderazione del traffico e tutela di pedoni e ciclisti. Lavori nel 2019 e 2020 con una anticipazione a fine 2018. Nelle prossime settimane presentazione pubblica ai residenti
Approvato dal Comune il progetto preliminare per la grande riqualificazione infrastrutturale (fognature, acque e acquedotto) e stradale delle vie San Valentino e Piave fino al confine con Cordenons, e la creazione di tre zone 30 a Torre per la moderazione del traffico, la vivibilità del quartiere e dell’ambiente. Nelle zone 30, in particolare, si realizzeranno sistemazioni e interventi di viabilità per favorire la mobilità e la sicurezza di residenti, pedoni e ciclisti.
TEMPISTICHE. Il progetto preliminare è una tappa fondamentale dell’iter che condurrà alla realizzazione delle opere nel 2019 e 2020 e una «anticipazione» a fine 2018 in zona San Valentino. «In ogni caso vogliamo completare tutto entro il 2020» ha precisato il sindaco Alessandro Ciriani. I cantieri procederanno a lotti - con lavori completi infrastrutturali e viari su ogni lotto - per contenere il più possibile gli inevitabili disagi.
OPERE. In tutto verranno messi in campo 10,275 milioni provenienti da fondi europei, comunali e Hydrogea, la società partecipata del Comune che gestisce le risorse idriche. Verranno realizzate opere legate a fognature e acquedotto, caditoie e conduttore per la gestione dell’acqua. E poi riasfaltature, marciapiedi, illuminazione pubblica, 2,625 chilometri di nuove piste ciclabili e 3,660 chilometri di tratti a priorità ciclabile. In programma anche la posa della fibra ottica, una serie di punti wi fi e centraline per monitorare la qualità dell’aria e il passaggio di biciclette.
SINDACO: FACCIAMO OPERA ATTESA DA 20 ANNI. «Un’opera corposissima attesa da almeno 20 anni, la «priorità delle priorità » – ha esordito il sindaco Alessandro Ciriani – visto che è l’intervento più richiesto da quando abbiamo incontrato i cittadini in campagna elettorale. Siamo orgogliosi di mantenere i patti con loro. Ascrivo il merito dell’opera totalmente alla nostra Amministrazione – ha puntualizzato – infatti con la chiusura di questa progettazione, per la quale abbiamo chiesto agli uffici un grande sforzo appena ci siamo insediati, la facciamo uscire dalla fase dei desideri e dei sogni per farla entrare nella fase pratica. Non solo abbiamo tolto il progetto dal cassetto – ha proseguito - ma abbiamo aggiunto assieme a Hydrogea ben 5,5 milioni di interventi rispetto al quadro economico iniziale senza i quali sarebbe rimasto lettera morta. Le fognature non sono opere visibili e non portano voti, ma sono fondamentali per evitare che le nostre schifezze finiscano nei nostri fiumi. La politica ambientale si fa così più che con i cartelli stradali anti smog. Nelle prossime settimane condivideremo il progetto, frutto di un grande lavoro di squadra tra sindaco e assessori, con gli abitanti di Torre e San Valentino. A loro chiedo pazienza per gli inevitabili disagi – ha concluso - del resto si va sotto i ferri per poi stare meglio». «Abbiamo completamente rivoluzionato il progetto iniziale per costruire le infrastrutture – ha rimarcato l’assessore alla viabilità Cristina Amirante – non era pensabile fare ciò che sta sopra le strade, come le piste ciclabili, senza realizzare ciò che sta sotto. Queste zone hanno un importante gap di fognature e acquedotto. In via Piave, per esempio, facciamo ex novo la fognatura che ora non c’è». Sia sindaco che assessore hanno ringraziato gli uffici comunali per lo sforzo profuso.
VIE SAN VALENTINO E PIAVE. Si comincerà proprio con le opere infrastrutturali sotto il suolo. Successivamente verranno rifatti completamente la sede stradale e i marciapiedi (i parcheggi verranno mantenuti) con la creazione di una pista ciclabile sul lato delle scuole, protetta per entrambe le direzioni. L’illuminazione pubblica verrà sostituita con impianti ad alta efficienza e a basso impatto energetico e ambientale. Anche gli attuali alberi (diversi sono ammalati), le cui radici creano seri problemi ai marciapiedi e a parte della carreggiata, verranno rimpiazzati per migliorare il contesto urbano, scegliendo specie arboree il più possibile idonee all’assorbimento delle emissioni.
ZONE 30 A TORRE. Numerose le riqualificazioni e gli interventi in diversi punti delle future zone 30 nell’ottica della mobilità sostenibile, dalle nuove piste ciclo-pedonali al rifacimento di marciapiedi, dai passaggi pedonali colorati alle soluzioni per limitare la velocità delle auto. Non mancherà l’inserimento di qualche aiuola alberata. La prima zona 30 comprenderà le vie Galilei, Zara, Fermi e il primo tratto di via Stradelle. La seconda interesserà principalmente le vie Nazario Sauro, Borgo Casoni, il secondo tratto di via Stradelle e via del Poz. La terza riguarderà l’area tra le vie Carnaro, Generale Cantore, Baracca, Fontane e Calvi. Tra le opere previste ci sono le ciclabili in via Galilei, Carnaro, Generale Cantore e Baracca. Diversificati gli interventi in via Stradelle, dagli attraversamenti evidenziati ai restringimenti con le aiuole per tutelare l’«utenza debole» e invitare le auto a rallentare.
RISORSE ECONOMICHE. Il progetto rientra nel piano europeo «Agenda urbana». Le opere sono finanziate dall’Unione europea (circa 4 milioni), dall’Amministrazione Ciriani (circa 3,185 milioni) e da Hydrogea su impulso del Comune (3,085 milioni) per un totale, come detto, di 10,275 milioni. Gli investimenti inziali previsti dalla giunta precedente erano pari a 4,250 milioni (di cui 735 mila euro circa di fondi comunali, il resto europei). L’Amministrazione Ciriani, tra investimenti propri e Hydrogea, ha dunque aggiunto 5,535 milioni in più per le opere infrastrutturali, che non erano previste.