Dal 22 ottobre, a Verona, un Bacanàl de Gnòco ‘fóra stajón’. A San Zeno, sino al 7 novembre, uno speciale “Villaggio del Carnevale”.
Un’indovinatissima iniziativa, quella che stiamo presentando e che dobbiamo al Comitato del Carnevale benefico di Verona, che ha fatto il possibile, per non fare mancare alla città di San Zeno, l’allegria, caratteristica del Carnevale veronese, di cui l’aveva privata, alle date usuali, il Corona virus. L’evento, grande evento, inizierà, ‘fuori stagione’, con un programma ricco di momenti, destinati a diventare storia. Da venerdì 22 ottobre, al 7 novembre, il quartiere di San Zeno darà spazio al ‘Villaggio delle Tradizioni’ e, venerdì 29, vie e piazze scaligere ospiteranno uno spettacolo diffuso di carnevaleschi carri, in forma statica. Sarà sabato, 30 ottobre, che la tradizionale sfilata aprirà il 491° Bacanàl del Gnòco, mentre chiuderà la manifestazione, il 7 novembre, con inizio alle 12,30, la storica ‘Cavalcata di Tommaso Da Vico’, che, medico veronese, morto nel 1531, provvide con “gnòchi” – impasto di farina e patate – a sfamare i cittadini dell’allora quartiere di San Zeno. Oltre due settimane di festa, nella piazza dedicata al Santo, con musica dal vivo, piatti tipici e iniziative, per bambini e famiglie. Una tensostruttura ospiterà le cucine di Abeo, che proporrano gnocchi e tortellini, e i cuochi, che cucineranno risotto all’isolana, lesso con la pearà e luccio con polenta. Non mancheranno spettacoli e musica, da venerdì prossimo, con ‘Un Caffè in piazza San Zeno’, per ricordare Renato dei Kings. Saliranno sul palco, durante le due settimane di manifestazione, i Nuovi Cedrini, Forasacco Band, De Fogo Evolution, Jazz set Orchestra, Niù Tennici, Verona Rock. Si esibirà ‘Veneto Beat’, quindi, con complessi provenienti da tutte le città del Veneto, mentre, alla domenica, domineranno animazione e ballo, non trascurando i bambini. Il ‘Villaggio’ aprirà, dal lunedì al venerdì, dalle 18 alle 24, e il sabato e domenica, dalle 11 alle 24,30. Venerdì 29 ottobre, “vènàrdi Gnòcolàr”, alle 18, sul Listón, in Bra, vi sarà un’attraente passeggiata, in costumi d’epoca. In occasione della ‘gran gnòcolàda’ avrà luogo l’illuminazione dei carri, che saranno presenti, poi, anche in piazza Bra, piazza Erbe, piazza Corrubbio, piazza San Zeno e piazza Bacanàl. Sabato 30 ottobre, il corteo -“sfilata” tradizionale partirà, nel primissimo pomeriggio, da Corso Porta Nuova. Domenica 31, a Castelvecchio, alle ore 15, le nozze di Cangrande con Giovanna di Svevia. “Ufficializziamo oggi il ritorno del carnevale, l’ultimo grande evento, che si è tenuto pre-pandemia – ha detto l’assessore Francesca Toffali -. Finalmente la festosità del nostro Bacanàl torna tra le strade e le piazze della città, grazie anche al sostegno di tantissimi partner. Questa pausa di riflessione forzata ha permesso di ampliare il programma, con un’attenzione particolare alle tradizioni e alla cultura popolare. Con momenti speciali anche per i piccoli, come il tour in sella agli asini che si terrà lungo le mura cittadine”. “Il nostro Carnevale ha un peso specifico sempre più importante – ha sottolineato Valerio Corradi, attivo presidente del Comitato del Bacanàl del Gnòco -, riconosciuto e apprezzato in tutta Italia. Un supporto che sarà dimostrato anche dall’arrivo di oltre 20 maschere italiane che, durante il Bacanàl, verranno, da nord a sud, per omaggiare Papà del Gnòco. Ringraziamo tutti gli attori e i cittadini che saranno presenti al nostro fianco”. Complimenti agli Organizzatori, per la passione e la tenacia, con la quale hanno voluto dare continuazione ad una tradizione, che uno fra i simboli più importanti di Verona.
Pierantonio Braggio