La grande area dell’ex Manifattura Tabacchi, Verona, in zona sud della città, assumerà, entro il 2024, un nuovo e moderno aspetto. Grande parco e servizi per cittadini, turisti e visitatori degli eventi fieristici.
Hanno presentato il tutto, l’8 febbraio 2022, in ogni dettaglio, con le innovazioni previste, il sindaco di Verona, Federico Sboarina; l’assessore, Ilaria Segala; il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese; il presidente di VR.RE, Heinz P. Hager, e i progettisti, architetti Patrick Lueth e Angelo Pezzotta, di Studio Snøhetta. Non poteva mancare Raimondo Dilara, presidente della Circoscrizione 5, Borgo Roma, la quale, guarda caso, inizia, a destra, proprio all’angolo, in direzione viale del Lavoro – dove trovasi l’ex-Manifattura – e dello Stradone Santa Lucia. Tema-base dell’incontro, è stato la rigenerazione della detta ex Manifattura Tabacchi, oggetto di recente accordo di programma, fra Comune di Verona, Regione Veneto e la società VR.RE, proprietaria dell’area, rigenerazione, che mira a creare un luogo-ambiente, nuovo, moderno ed aperto, in grado di connettere la veronese zona industriale al tessuto storico della città di Verona, creando un percorso, unificatore fra veronese centro storico, futuro Parco Arena – nell’area dell’ex-scalo merci delle Ferrovie –, area della rete ferroviaria e Veronafiere. La zona in tema diventerà piacevole luogo d’incontro fra gente, culture e storia, in una città, attenta alla sostenibilità, di coesione e di risposta alle nuove esigenze del vivere e del lavoro, nonché all’ospitalità, dotato di collegamenti di mobilità dolce e, quindi, di mezzi di trasporto. Si pensa, dunque, ad un’area, che, sottratta all’abbandono e al degrado, diventerà attraente e movimentata, in quanto, in grado di offrire spazio, anche verde, di creare opportunità, con spazi, ricchi di colore e di contemporaneità, trasformandosi, da quartiere di solo attraversamento, in tessuto connettivo, capace d’offrire nuove esperienze e di fare germogliare nuova cittadinanza, con un’ospitalità attiva, curiosa, interessata al passato, al presente e al futuro. Quindi, spazi aperti e piazze per l’incontro, verde diffuso, edifici innovativi e sostenibili, percorsi pedonali e ciclabili, nuova linea di trasporto ad hoc, attività commerciali di vicinato, spazi adeguati alle nuove esigenze lavorative e per lo studio, impiego di alta tecnologia, accoglienza per un turismo moderno ed esigente, parcheggi interrati, servizi per residenti e frequentatori dei vicini quartieri. A tale complesso di fattori, provvederà, per scelta della proprietà, il citato Studio, a livello internazionale, Snøhetta. Complessivamente, nell’area in tema, si prevede la costruzione di 37.400 mq di edifici, rispetto ai 55 mila attuali, così distribuiti: 7.700 mq commerciali (dimezzati con la Variante 23), 11 mila mq produttivo-direzionali e 18.700 mq, riservati al turistico-ricettivo. Dal recupero di quest’area, dipende anche l’ampliamento dell’area fiera, che avrà a disposizione nuovi parcheggi e servizi dedicati, oltre ad una riqualificazione delle aree esterne che, con camminamenti e percorsi ad hoc, creeranno un tutt’uno, tra i due poli. Ne beneficeranno anche i quartieri limitrofi, grazie alle opere compensative e agli interventi viabilistici, che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini. “Non posso che essere soddisfatto – commenta il sindaco Sboarina -. Prende forma la visione della città che ho in mente e per la quale abbiamo lavorato incessantemente sin dal primo giorno. Questo è uno dei tasselli strategici del grande puzzle, che cambierà il volto di Verona sud e della città intera, una rigenerazione urbana che in breve tempo restituirà ai veronesi un’area di grandi dimensioni, un nuovo spazio accessibile e fruibile da tutti. Un luogo oggi degradato, teatro in questi anni di numerosi sgomberi e di operazioni contro il degrado, il cui recupero si inserisce in un piano più ampio, di cui fanno parte anche gli ex Magazzini Generali, il recupero della Ghiacciaia e la riconversione dell’ex Scalo merci, nel grande Central Park cittadino. La parte burocratica è terminata, un iter amministrativo che ha davvero bruciato i tempi e che ora passa alla fase operativa, con l’avvio degli interventi. E con tempi certi, ricordo che, per la prima volta Verona, è città olimpica: dopo i giochi di Pechino, tocca a noi. Ci faremo trovare pronti”. "L’ex Manifattura Tabacchi è il nostro progetto bandiera, avviato nei primi mesi di Amministrazione e per esso abbiamo davvero ingranato la marcia - commenta l'assessore Segala-. Abbiamo corso come mai prima, la procedura regionale ce lo ha consentito e noi abbiamo dimostrato che anche i processi urbanistici più complessi possono andare veloci. Verona ha bisogno di interventi come questi, qualificanti sotto ogni punto di vista”. “Un progetto di grande rilevanza, per la riqualificazione di tutta l’area urbana dell’area della Zai storica e di Verona sud – ha detto Danese-. Un intervento di ‘rigenerazione urbana’, sostenibile, che riguarda anche l’attività di Veronafiere e il futuro infrastrutturale di un quartiere, che negli ultimi anni è stato oggetto di profondi mutamenti, che ne stanno sensibilmente migliorando la qualità e la fruibilità, anche da parte della cittadinanza. Insieme ai grandi progetti già avviati e in itinere, come l’ex Ghiacciaia, le Gallerie Mercatali e il Central Park, porterà un miglioramento considerevole per l’immagine complessiva della città e della Fiera, che accoglie in media ogni anno 1,3 milioni di operatori provenienti da tutto il mondo e 15 mila aziende clienti”. “Una sfida straordinaria se si considera l’estensione dell’area su cui è in opera l’ampia rigenerazione urbana – ha dichiarato Tinè –. Un’operazione che punta, a cambiare radicalmente il volto di questa zona della città. Una riconversione. che si articola su più fronti, dagli ex Magazzini Generali allo Scalo merci, e a cui si accompagnerà anche una rigenerazione delle infrastrutture e una revisione della viabilità. Il tutto per la creazione di un nuovo grande spazio urbano, per una Verona all’insegna del contemporaneo e del recupero di strutture industriali straordinarie, che si prestano ad innesti architettonici di alta qualità, come quello prospettato per la riconversione dell’ex Manifattura. Un plauso all’Amministrazione, che ha stimolato questo innesto, il compito della Soprintendenza è stato quello di connettere, nel miglior modo possibile, il moderno con la parte monumentale. Un modello esemplare, questa è la strada giusta”. Non ultima, la soddisfazione del presidente Heinz Peter Hager: “Quando, nell’agosto 2019 abbiamo acquistato l’area, ci hanno dato dei pazzi. E, forse, un po’ lo siamo stati, ma questa è senza dubbio una scommessa vinta, portata a casa, in meno di tre anni. grazie ad un’Amministrazione comunale, dotata di un livello di efficienza politica e amministrativa, che, anche nelle città del nord, si fatica a trovare. Tanto, che abbiamo deciso di investire anche sull’ex Scalo merci, ma non ci fermiamo qui. Siamo venuti a Verona, per rimanervi e siamo orgogliosi di contribuire al grande progetto di sviluppo urbano, illustrato dal sindaco”. Nella foto: sezione dell’ex Manifattura, come apparirà, nella realtà, al termine dei lavori di riqualificazione.
Pierantonio Braggio