Il “Clinto”, frutto della ‘vitis prohibita’…
Il vino locale, veronese e veneto, d’un tempo, festeggiato a Concamarise, Verona.
Hanno onorato la celebrazione, con la loro autorevole presenza, l’Associazione “Clinto de Marca”, Sernaglia della Battaglia, Treviso, e la Confraternita del Cinto, Thiene.
L’evento, il grande ed atteso evento del Clinto in tavola, ha avuto luogo il 3 aprile scorso, domenica, a cura delle attivissime Confraternita dei Nostalgici del Tabàr (o tabarro), presieduta da Fabrizio Lonardi, creatore ed animatore della stessa, e dalla Pro Loco di Concamarise, presieduta da Silvano Pintani, pure eccellente chef della detta Associazione. Uomini di grande merito, che, con il loro impegno e la loro alta capacità, adiuvati da uno stuolo di egregi “volontari”, danno vita, con sollecitudine e grande senso di solidarietà, alla tranquilla e veronese Concamarise. Non si tratta di
promuovere un vino dai grandi meriti, che dominava sulle tavole veronesi e venete, sino ai primi anni Settanta del 1900, ma, come minimo, di ricordarlo e di farlo conoscere, come grande testimonianza d’un tempo, così, come fa, con grande zelo, da quasi un secolo, il grande amico, Giulio Lonardi,,, Vitigni della varietà “clinto” – che non abbisognano, per loro natura, di trattamenti antiparassitari, riconrdiamolo! – e uve degli stessi, bene trasformate in mosto, danno ottimi vini, quali si sono potuti degustare, appunto, a Concamarise, domenica scorsa. L’evento, sopra menzionato è stato onorato dalla presenza di due importanti Associazioni venete, che dedicano la loro attività, appunto, al “Clinto”, per farlo conoscere e diffondere, essendo stato, per secoli, il più noto succo d’uva, dominante dal Veneto al Friuli: si tratta della Confraternita del Clinto, Thiene, Vicenza, e dell’Associazione Clinto de Marca, Sernaglia della Battaglia, Treviso, che, non solo hanno illustrato storia, evoluzione e
azioni in corso, per il riconoscimento ufficiale del vitigno “Clinto”, ma, hanno anche presentato i vari tipi di imbottigliati, che le stesse Associazioni realizzano, accompagnati pure – grande merito! – anche da ottimo, saporitissimo formaggio al “Clinto”. Un tutto, vogliamo sottolineare, creando, fra l’altro, movimento in campo agricolo, anche nell’agriturismo, e, indirettamente, in fatto d’occupazione. Le due benemerite Associazioni summenzionate producono in proprio ottimi “Clinto”, a dire poco, straordinari, dei quali ricordiamo, fra i tanti, il Clinto normale, il Clinto classico, il Riserva, il Clinto bianco, il Clinto dolce e molti altri, d’alto pregio e meritevolissimi, per contenuto e qualità, coronati, alla fine, da ottima Grappa di Clinto… Ai quali, peraltro, s’aggiunge anche un ottimo formaggio “al Clinto”. Quanto al vitigno, esso può moltiplicarsi, tanto da seme, come da talèa, non richiedendo, quindi, innesto. Clinto è stato, in un lontano passato, la salvezza della viticoltura, in Italia e in zone estere, perché ha fortemente contribuito alla lotta alla distruttrice “filossera”, che, nell’avanzato 1800, distrusse vigneti senza numero, anche nel Veronese. Clinto, non abbisogna, dicevamo, di trattamenti e non risente delle intemperie meteo; vive bene anche su terreni acidi ed è efficace portainnesto, data la veloce radicazione delle sue talee ed è, quindi, coltivato in numerose parti del mondo. Importante, dunque, a Cocamarise la presenza delle due menzionate Associazioni, che fortemente contribuiscono a dare sviluppo ad una varietà vinicola storica e meritevole di massima attenzione… Lo dimostra il grande benvenuto che la stessa ha ottenuto, durante il convivio “al Clinto”, celebratosi nella cittadina della Confraternita del Tabàr di Sant’Antonio Abate, nella quale, il ricordo del passato, è anche vita d’oggi…
Pierantonio Braggio

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