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Venerd 23 Febbraio 2024
TORNA IL FESTIVAL DEL GIORNALISMO CON TANTI OSPITI, INCONTRI E WORKSHOP

Il mondo dell’informazione si dà appuntamento a Verona. Un evento nella città per la città .


Dal 27 febbraio al 4 marzo si terrà a Verona la quarta edizione del Festival del Giornalismo organizzato dall’Associazione Culturale Heraldo con la co-organizzazione del Comune di Verona e il patrocinio della Regione Veneto. Tanti gli ospiti e le novità. Inaugurazione il 27 febbraio alle 21 alla Fucina Culturale Machiavelli, sede principale dell’edizione 2024.


13 giornate, 60 relatori, un centinaio di persone coinvolte, due anteprime, tre scenari cittadini, due premi da consegnare, cinque Comuni della Provincia coinvolti.
Sono alcuni numeri del Festival del Giornalismo di Verona, voluto e organizzato per il quarto anno dall’Associazione Culturale Heraldo con la co-organizzazione del Comune di Verona e il patrocinio della Regione Veneto.

Un festival nella città e per la città, con tanti nomi del giornalismo impegnati in dibattiti, insieme a personaggi di rilievo di tanti settori, sui grandi temi di oggi.
Ad ospitare gli incontri, alcuni luoghi simbolo della cultura scaligera.
L’Università di Verona, nella sede di Santa Marta, la Fucina culturale Machiavelli, la Biblioteca Civica di Verona ma anche lo spazio nel quartiere di Santa Lucia Habitat 83.


Dopo tre edizioni in centro storico, infatti, il Festival quest’anno ha deciso di coinvolgere anche a quartieri.

Quattro date saranno poi fuori sede, in altrettanti Comuni della Provincia, per l’ormai consueto Extra Festival. Un ulteriore spazio di dialogo e incontro.


I TEMI, GLI INCONTRI
Dal 27 febbraio al 4 marzo

Il titolo di questa edizione, “inSostenibile – Quando le news sfidano gli eventi”, mette in luce la difficoltà di fare informazione oggi, tra innumerevoli fonti informative che, a prescindere da una verifica delle fonti, contribuiscono a creare una lettura dei fatti che si può spingere lontano dai fatti reali. I temi del festival con questa ottica toccheranno il femminismo, il ruolo della comunicazione in politica, la satira, i conflitti che stanno attraversando il Pianeta passando per una riflessione sull’intelligenza artificiale. E, ancora, si parlerà del rapporto tra giornalismo e potere, di migrazioni, di carceri, di sport e criminalità.

Tema cui verrà prestata anche quest’anno molta attenzione, l’ambiente, cui sono dedicati due incontri. Uno all’Università di Verona, venerdì primo marzo alle ore 10.30, dal titolo “Il futuro nelle nostre mani” con Cristina Sivieri Tagliabue, giornalista ambientale e direttrice della testata “La Svolta” e Annalisa Corrado, responsabile sviluppo progetti innovativi presso ESCO AzzeroCO2 e responsabile attività tecniche dell’associazione Kyoto Club.

Il secondo, alla Fucina Machiavelli, domenica 3 marzo, alle ore 10. Elena Gerebizza, ricercatrice e campaigner di ReCommon, e Filippo Taglieri, ricercatore e campaigner di ReCommon, in “Il futuro del pianeta: dai combustibili fossili a un modo nuovo di creare energia, evitando scorciatoie” in un incontro moderato da Giulio Todescan, direttore della testata Vez.News che verrà presentata al pubblico veronese.
Due occasioni per capire qualcosa di più sulla crisi climatica e su quello che ci attende.

“Dopo una prima edizione progettata in pieno lockdown – afferma Fabiana Bussola, presidente dell’associazione culturale Heraldo - le due edizioni successive del 2022 e del 2023 hanno continuato ad alzare l’asticella del dibattito sul mondo dell’informazione e sul rapporto che esso ha con l’opinione pubblica. Questa quarta tappa mette in luce quanto oggi informare sia sempre più complesso e “inSostenibile” se vogliamo che il giornalismo resti indipendente nel raccontare i fatti. Di fronte a un’opinione pubblica sempre più disorientata e confusa dalle tante fonti informative, capaci anche di falsificare la realtà e orientare le opinioni, è necessario confrontarsi con il pubblico per accrescere strumenti e senso critico”.


Non mancherà il focus su cosa significa oggi fare informazione e sull’importanza che sia libera, equa e corretta.
“L’informazione oggi in Italia sta attraversando un momento difficile, sia dal punto di vista economico sia per la presenza di leggi che stanno mettendo a rischio la libertà di stampa – ha detto la presidente di Assostampa Verona Angiola Petronio-. Ha superato quota 39 mila firme la petizione con la quale si chiede al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non firmare norme che possano rappresentare un attacco al diritto dei cittadini di essere informati”.

GLI OSPITI

Sessanta gli ospiti della quarta edizione del Festival del Giornalismo. Tra questi il pianista e compositore Remo Anzovino, il cofondatore de Il Fatto Quotidiano e
direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez, l’ingegnera meccanica e ecologista Annalisa Corrado, il reporter Cosimo Caridi, il direttore deIl Manifesto Andrea Fabozzi, il giornalista, scrittore e docente Christian Raimo, il giornalista, regista e analista dei media Alberto Puliafito.


LE ANTEPRIME

Due, quest’anno, le anteprime. Una a Verona, l’altra in Provincia, segno di un Festival che negli anni ha allargato sempre di più i suoi orizzonti.

La prima è stata giovedì 22 febbraio alle 20.30 nella Sala Incontri della Valpolicella Veneto Banca, in Valgatara, e ci ha portati in viaggio con Mareva De Frenza, scrittrice e guida turistica, Fabio Piccoli, giornalista e direttore responsabile di Wine Meridian, Marco Tosi di FIAB Verona e Alberto Tonello, giornalista de Il giornale di Vicenza. Titolo dell’incontro: “Le pietre raccontano la Valpolicella” – Un percorso archeologico-ciclistico fra i vigneti dei nostri territori.

La seconda, sabato 24 febbraio a partire dalle 15, è in programma nella sede di Habitat 83, in via Mantovana 83 a Verona e prevede una riflessione a più voci sul tema delle carceri, di particolare attualità. Una riflessione affidata a chi il tema della restrizione della libertà lo conosce, lo vive e da anni lo racconta. Il regista e attore Alessandro Anderloni, con un monologo dal titolo “Libertà va cercando - Il canto I del Purgatorio di Dante”, aprirà la strada a un dibattito tra il garante dei detenuti don Carlo Vinco e Federico Fiocco, esperto psicologo dell’Ordinamento Penitenziario. Seguirà un’intervista all’autore del podcast “Tredici” Luigi Mastrodonato e un confronto tra l’assessora alla Sicurezza del Comune di Verona Stefania Zivelonghi e il presidente della Camera Penale di Verona Paolo Mastropasqua. Infine un dialogo fra Jessica Lorenzon, rappresentante di Antigone Veneto e Osservatorio Nazionale carceri minorili e Micaela Tosato dell’associazione Sbarre di Zucchero.

Al termine della giornata verrà inaugurata la mostra SNITCH Vol.2, a cura di Alessio Vigni. Prendendo in prestito espressioni, estetica e comportamenti del fenomeno culturale trap italiano, la mostra diventa lo spazio per costruire un’analisi profonda sulle problematiche sociali che riguardano le nuove generazioni, con particolare attenzione alla Gen Z.


L’ INAUGURAZIONE

L’inaugurazione, martedì 27 febbraio alla Fucina Culturale Machiavelli, è affidata a Remo Anzovino, uno dei compositori e pianisti più innovativi in circolazione, nuovo vero erede della grande tradizione italiana della musica da film. Con un concerto-reading dal titolo "Don't forget to fly” prenderà così ufficialmente il via il Festival del Giornalismo di Verona.


UN FESTIVAL CHE CRESCE

Il Festival, dal suo esordio ad oggi, è cresciuto in modo importante. Gli ospiti, nella prima edizione, erano venti. Trentadue nella seconda, quarantacinque nella terza. Quest’anno il numero è arrivato a sessanta. Sono cresciuti, in parallelo, i momenti di dibattito e confronto.

“Informare correttamente è sempre più importante, oserei dire vitale – dichiara l’assessora alla cultura del Comune di Verona Marta Ugolini – in un’epoca caratterizzata dalla polarizzazione portata dagli algoritmi e dalle continue manipolazioni della comunicazione, sui social media, ma non solo.
Anche i giornalisti dei media tradizionali sono chiamati ad interrogarsi criticamente sulla propria capacità di essere “custodi” del dibattito pubblico, senza soccombere al populismo mediatico, né entrare in simbiosi con i governanti e la politica.
Ben venga dunque il Festival del Giornalismo a Verona, con un articolato programma che abbraccia, per l’appunto, il rapporto tra giornalismo e potere e il ruolo della comunicazione in politica e tocca una varietà di temi, dai conflitti bellici, al femminismo, all’intelligenza artificiale”.

“Il Festival del Giornalismo rappresenta una importante occasione di confronto per Verona su temi di grande attualità”, dice l’assessore al Bilancio, Patrimonio e Lavoro Michele Bertucco. “Il Comune di Verona con questa edizione, proprio riconoscendo il ruolo del Festival per una crescita culturale della nostra città, ha deciso di essere partner e co-organizzatore”.

“Un'occasione preziosa per la nostra città - afferma l’assessore alla Mobilità e Ambiente Tommaso Ferrari- in un'epoca storica in cui il valore dell'informazione è sempre più cruciale ed evidente. Un appuntamento culturale importante, utile per discutere delle tante sfide che le nostre comunità dovranno affrontare nei prossimi anni”.

Opinione condivisa dall’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi che sarà anche relatrice in un incontro previsto per l’anteprima di sabato 24 febbraio.

"Un momento di riflessione sui momenti di maggiore attualità e su alcuni temi caldi per la città.”, spiega Zivelonghi. “Ben vengano iniziative come queste che contribuiscono a creare pensiero e confronto anche attraverso una modalità di fare informazione critica".

Il Festival quest’anno coinvolge anche le scuole che parteciperanno attivamente a due degli appuntamenti in calendario. Saranno infatti gli studenti delle scuole medie e superiori a partecipare al workshop di Remo Anzovino, in programma giovedì 29 febbraio mattina, sulla “grande musica dell’arte”, mentre è dedicato ai bambini tra i 7 e i 12 anni il workshop sul giornalismo (Come nasce una notizia? Come si crea un giornale?) previsto per sabato 2 marzo alla Biblioteca Civica a cura di Gattaldo, art director, illustratore e autore per ragazzi. Entrambi gli appuntamenti sonoorganizzati in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Verona. “Ognuno ha voluto fare la sua parte – racconta infatti l’assessora Elisa La Paglia- perché questo Festival possa averesulla città l’impatto più ampio possibile”.

Sempre di più anche il numero di testate coinvolte e di giornalisti locali che prendono parte attivamente al Festival. Moderando gli incontri, presentando i dibattiti, ospitando sui propri spazi i temi e i personaggi del Festival. Una crescita non solo nei numeri.

Quest’anno, infatti, per la prima volta, ci sarà spazio anche per lo spettacolo, con la musica di Remo Anzovino e con il teatro nell’evento a cura di FUCINA CULTURALE MACHIAVELLI in programma sabato 2 marzo alle 21: “La verità non si uccide”, scritto e diretto da Sara Meneghetti con Anna Benico, Jessica Grossule e Davide Lazzaretto.


LE LOCATION

Una novità riguarda anche i tempi e i luoghi. Innanzitutto cambia il periodo. Quest’anno il Festival si terrà dal 27 febbraio al 4 marzo.

Diversi saranno poi i luoghi. Dopo tre anni passati alla scoperta degli angoli più affascinanti del quartiere Filippini, tra l’ex Macello e le Dogane di Terra e di Fiume, il Festival ha scelto la Fucina Machiavelli come fulcro dell’evento, un luogo già
conosciuto grazie alla collaborazione con Heraldo e CineAgenzia che da dodici anni porta a Verona la rassegna Mondovisioni – I documentari di Internazionale, peraltro ancora in corso fino a lunedì 26 di febbraio.

“Fucina Culturale Machiavelli è molto felice di ospitare il Festival del Giornalismo 2024” afferma la Direttrice Artistica Sara Meneghetti “perché la nostra vocazione è essere uno spazio culturale aperto ad eventi di valore della città. In particolare sentiamo una forte affinità con questo festival, perché parte dello scopo del teatro è indagare l’oggi, quindi, pur con stili e con modalità diverse, i nostri obbiettivi si intersecano con quelli del giornalismo.”


L’EXTRA FESTIVAL
dal 20 marzo al 6 maggio

Ricco anche il cartellone dell’Extra Festival che quest’anno coinvolgerà i Comuni di Legnago, Povegliano Veronese, Bardolino e Valgatara. Anche in questo caso, importanti i nomi che prenderanno parte agli incontri: i giornalisti Riccardo Cucchi, Furio Zara, Roberto Beccantini, Paolo Biondani, Gabriele Battaglia, Attilio Geroni e Riccardo Noury, solo per citarne alcuni.


I CREDITI FORMATIVI

Gli appuntamenti in programma sono riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto come idonei alla formazione continua e quindi alla raccolta di crediti formativi. Sono, in particolare, ben 14 gli appuntamenti accreditati come “corsi per la formazione professionale continua”, con un totale di crediti erogati di 35.

Inoltre, agli studenti dell’Università di Verona, a fronte della loro partecipazione agli incontri, verrà riconosciuto un credito formativo.


I PARTNER

Il Festival del Giornalismo di Verona è organizzato grazie alla collaborazione con Fucina Culturale Machiavelli ed è reso possibile grazie al sostegno dei nostri sponsor: Agsm – Aim (platinum), BCC Valpolicella Benaco (gold) e OneSkySolutions, De-Lab, Zanolli Forni, BCC Roma e BeDigital (silver).


Si sottolinea anche il contributo offerto dalla Prima Circoscrizione Centro Storico del Comune di Verona, dal Consorzio Agrituristico Mantovano, da Adiconsum Verona e da Adiconsum Veneto.

Il Festival ha inoltre il patrocinio della Regione Veneto, dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, della Fondazione Antonio Megalizzi, del Dipartimento di Culture e civiltà dell’Università di Verona e della Provincia di Verona.

I partner tecnici sono: Fucina Culturale Macchiavelli, Hotel Veronesi La Torre, Cantina Monteforte, Dos Dei Caporai, Filmica, Libreria Pagina Dodici, Dhub, Pixel, Berberè Pizzeria e Hotel Armando-Best Western.


I PREMI

Due i premi che verranno consegnati nel corso del Festival.

Il Premio Spadaccino, in memoria del giornalista del Corriere del Veneto Antonio Spadaccino scomparso nel maggio del 2022, che verrà consegnato venerdì primo marzo, alle ore 10, all’Università di Verona. Interverranno Arnaldo Soldani, direttore del Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona e Simona Brunetti, docente di Discipline dello spettacolo e Camilla Spadaccino, figlia del compianto giornalista. Nel 2023 è stato consegnato a Gregorio Maroso, giovane collaboratore di Verona In, testata che pochi mesi dopo, dopo vent’anni di attività, ha purtroppo chiuso i battenti lasciando un vuoto importante nella nostra città.

Il secondo è il Premio Megalizzi, intitolato ad Antonio Megalizzi, il giovane reporter vittima dell’attentato a Strasburgo dell’11 dicembre 2018. Verrà consegnato domenica 3 marzo alle ore 17.30 alla Fucina Culturale Machiavelli.

"Anche quest'anno - spiega Tiziana Cavallo, Consigliera della Fondazione Megalizzi - la Fondazione conferma la collaborazione con il Festival che dà spazio al giornalismo in tutte le sue forme, e Antonio Megalizzi era un giovane giornalista che amava raccontare la realtà e soprattutto l'Europa quindi quale modo migliore se non quello di aderire a iniziative che esaltano la passione primaria di Antonio. Competenza, passione e dedizione erano per lui le parole chiave del suo lavoro che, seppur ancora tutto da esplorare, lo aveva portato a conoscere i ferri del mestiere e a rivelare doti di abile narratore della nostra società. Al Festival si ascolteranno molti 'narratori della realtà' e ad Antonio sarebbe piaciuto molto".



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