101° Arena di Verona Opera Festival 2024. Inaugurazione, il 7 giugno, con evento del Ministero della Cultura. Quindi, fra il molto altro, una Turandot, firmata Zeffirelli, nel centenario della scomparsa di Puccini (1858-1924), e una nuova produzione di Bo
Cinquanta appuntamenti, dal 7 giugno al 7 settembre 2024, fra cui tre titoli, dedicati a Giacomo Puccini, nel centenario della morte. La 101a stagione aprirà, con la spettacolare Turandot, firmata da Franco Zeffirelli, l’8 giugno alle ore 21.30. Tosca - che vede Anna Netrebko, per la prima volta, in questo ruolo in Arena, nella storica produzione “noir” di Hugo De Ana - e un nuovo allestimento della Bohème firmato da Alfonso Signorini - al debutto in Anfiteatro - sono gli altri due capolavori del compositore lucchese, in scena nell’edizione 2024. Altre quattro opere iconiche coronano il Festival: l’Aida di Giuseppe Verdi, rappresentata in due diverse produzioni, quella “di cristallo”, firmata da Stefano Poda per il centesimo Festival (dal 14 giugno al 1° agosto) e l’allestimento rievocativo della storica Aida del 1913, curata da Gianfranco de Bosio (dal 10 agosto al 5 settembre), di cui ricorre il centenario dalla nascita; Carmen di George Bizet nella messinscena “kolossal”, con regia e scene di Franco Zeffirelli (dal 5 luglio al 7 settembre); Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, nell’elegante allestimento rococò di Hugo De Ana (dal 21 giugno al 6 settembre). L’Inaugurazione straordinaria del 7 giugno proporrà l’evento in mondovisione La Grande Opera italiana Patrimonio dell’Umanità, promosso dal Ministero della Cultura e realizzato, in collaborazione con Fondazione Arena di Verona, per celebrare la pratica del canto lirico in Italia, proclamata patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Protagonisti 150 professori d’orchestra e oltre 300 artisti del coro, provenienti da tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Sul podio, anche il Maestro Riccardo Muti. Non mancheranno, anche per il Festival 2024, le serate-evento … Tornerà la grande danza di Roberto Bolle and friends in doppia data, il 23 e il 24 luglio; la Nona Sinfonia di Beethoven, diretta da Andrea Battistoni e con i complessi areniani e le voci soliste di Erin Morley e Ivan Magrì, entrambi al debutto in Arena, insieme ad Anna Maria Chiuri e Alexander Vinogradov, l’11 agosto. E ancora, Plácido Domingo Noche Española sarà la serata di gala in programma il 21 agosto, che vede il ritorno dell’artista insieme ad altre grandi voci della lirica; sempre attesi i Carmina Burana di Orff, diretti da Michele Spotti, in programma il 1° settembre con solisti Jessica Pratt, Filippo Mineccia, Youngjun Park. Ci sarà anche il balletto al Teatro Romano di Verona, con due date di Zorba il greco di Theodorakis, con le coreografie originali di Lorca Massine, il 27 e il 28 agosto. In anteprima mondiale, Fondazione Arena di Verona e Balich Wonder Studio presenteranno un grande concerto immersivo con proiezioni tridimensionali per celebrare Le quattro stagioni, in occasione dei 300 anni, dalla pubblicazione del capolavoro di Antonio Vivaldi. Viva Vivaldi. The four seasons immersive concert sarà eseguito il 28 agosto con l’Orchestra dell’Arena di Verona e il violinista Giovanni Andrea Zanon, nel progetto visionario e multisensoriale del creative director Marco Balich. Un approccio completamente nuovo alla scenografia, attraverso la tecnologia, per avvicinare un pubblico sempre più giovane all’Opera Festival, www.arena.it. Un grande Festival, Il 101°, scelto e di grande contenuto, che saprà riaffollare, al massimo, il più grande teatro all’aperto del globo, diffondendo il felice concetto di lirica e il nome, immortale, di Verona.
Pierantonio Braggio

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