Gap digitale e salariale, riforma delle politiche di welfare: una definizione unica di impresa di donne è il primo passo verso la parità di genere
L’impegno concreto di Confimi Apindustria Verona nel convegno del 27 maggio presso la Sala Industria della Camera di Commercio di Verona
“Accendiamo l’imprenditoria femminile”. Riparte da Verona la proposta di legge unica per una definizione di impresa femminile. Sul tema è incentrato il convegno organizzato da Confimi Apindustria Verona con il Gruppo Donne il 27 maggio, alle 17, presso la Sala Industria della Camera di Commercio di Verona, in Corso Porta Nuova 96.
Documento di riferimento è il Manifesto Start WE-Up Women Empowerment e Impresa, promosso dal Gruppo Donne Imprenditrici di Confimi Industria e dal media civico Le Contemporanee, la cui stesura ha coinvolto in sessioni plenarie imprenditrici, europarlamentari, esperti sulla parità di genere, istituzioni e associazioni datoriali a livello nazionale.
Fino a Bruxelles, dove lo scorso gennaio è stato presentato al Parlamento Europeo il progetto che tra le figure di riferimento ha l’imprenditrice scaligera Vincenza Frasca. Spiega la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Confimi Industria: «Trovare così tanto interesse e partecipazione alla vita professionale di imprenditrici e lavoratrici è incoraggiante, vuol dire che si è intrapresa la giusta direzione su argomenti che in realtà riguardano il futuro e la ricchezza morale del Paese. Siamo felici di portare il Manifesto Start WE Up e i suoi temi in giro per l'Italia, l'Europa e Verona».
Il convegno si apre con i saluti di Claudio Cioetto, presidente di Confimi Apindustria Verona; di Marisa Smaila, presidente del Gruppo Donne; di Patrizia Aquironi, presidente del Distretto di Legnago.
Seguono gli interventi di Vincenza Frasca; di Andrea Caprara, professore dell’Università di Verona; dell’europarlamentare Paolo Borchia; della senatrice Elena Murelli; della deputata Maddalena Morgante; della co-founder de Le Contemporanee, Valeria Manieri; di Ilaria Sergi, responsabile di “Donne in classe A” di Enea; di Lucia Balietti che è Regional Director, Head of Mediterranean Middle East and Africa di Allianz Trade for Multinationals.
Modera e conclude i lavori Maria Carlesi, vicepresidente di Confimi Industria Veneto. Il pomeriggio si chiude con un aperitivo di networking.
Molteplici sono i percorsi istituzionali per arrivare alla meta: sul versante nazionale, il disegno di legge è già depositato al Senato dalla senatrice Murelli. Da lì i promotori e i sottoscrittori del Manifesto hanno avviato un’azione di sensibilizzazione politica e istituzionale per arrivare alla discussione in aula. Sul versante Europeo, Confimi Industria Gruppo Donne è nella fase della “coalition building con altre associazioni datoriali europee affinché si arrivi a presentare al nuovo europarlamento una proposta di definizione di impresa femminile condivisa.