“Réciòto casalìn” o ‘casereccio’: a Soave, Verona, torna la tradizione, che mira a ’fare del bene’. Cinquanta aziende regalano l’uva, per cinquecentocinquanta bottiglie, già sold out…
Anche Papa Francesco ha assaggiato “el Réciòto casalìn” e apprezzato la bellezza dell’etichetta, dedicata al Giubileo del 2015. Un Réciòto “càsalìn”, che, dopo qualche anno di silenzio, è tornato a far parlare di sé, durante l’ultima edizione della Festa del Vino di Soave.
“Abbiamo iniziato nel 2008 – afferma Angelo Tebaldi, che, a Soave, rappresenta il gruppo dei Seniors di Coldiretti – con alcune Aziende, che ci davano un po’ di uva da lavorare. Oggi, siamo arrivati a confezionare 550 bottiglie, grazie al contributo di una cinquantina di conferitori”.
Un importante progetto prevede che le Aziende vitivinicole del territorio donino un minimo delle proprie uve, che, dopo un breve periodo d’appassimento, nel fruttaio della Cantina di Soave, daranno quel vino, che verrà imbottigliato, con l’aiuto di Cadis – ¬ Cantina di Soave – 1898, e definitivamente identificato, con preziose etichette, riportanti disegni degli scolari di Soave. “Ogni etichetta è un pezzo unico – sottolinea Mirco Menini, giovane presidente di Coldiretti Soave, che ha ridato vita alla tradizione del “Réciòto casalìn” – tenuto conto che tali etichette sono disegnate una ad una dagli alunni delle Scuole primarie, seguendo di volta in volta un tema diverso”. Per l’annata 2023 - 2024, il focus era l’opera verdiana dell’Aida, nel centenario (1913-2023) della prima esecuzione di tale opera lirica nell’ Arena di Verona, voluta dal geniale tenore veronese Giovanni Zenatello (1876-1949). In occasione della “Festa del Vino”, che si è tenuta nella struttura di Borgo Rocca Sveva - Cantina di Soave, sono state consegnate bottiglie in formato Magnum a diverse personalità nei settori più diversi: al Vescovo di Verona, Domenico Pompili, a Elisa Molinarolo, campionessa di salto in alto, ad Alexandrina Mihai, marciatrice italiana di origini moldave - entrambe residenti a Soave -, a Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona e al presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini.
Le bottiglie 2024 sono già tutte sold out e il ricavato verrà devoluto alle giovani generazioni di soavesi, attraverso l’ammodernamento del Parco giochi. Nel frattempo, è stata predisposta, per Papa Francesco, una nuova bottiglia, che gli verrà recapitata, per mano del Vescovo Pompili. Importante poter rilevare, da quanto sopra, che l’iniziativa “Réciòto casalìn” non solo intende promuovere il pregiati vini di Soave e fare conoscere l’impegno e dei vitivinicoltori locali, ma, al tempo, contribuire alla realizzazione di opere a sfondo sociale, ridando vita – ed fattore rilevante – alle tradizioni del territorio.
Pierantonio Braggio