Vino: riparte dall’Asia la missione internazionale di Vinitaly. Chiude oggi la tappa in Sudcorea. A novembre, ritorno in India, mercato-promessa, dopo 15 anni.
Riparte l’internazionalizzazione di Vinitaly, puntando, ancora una volta, ai mercati asiatici, l’emergente Corea del Sud e il mercato-promessa, India. Inizio con una preview del prossimo Vinitaly, partita il 12 giugno a Seoul e chiusa, il 14 giugno, nell’ambito della Borsa Vini. L’iniziativa coreana era organizzata da ICE-Agenzia, con la partecipazione di oltre 50 cantine vinicole italiane, per un programma che ha visto masterclass e incontri b2b, con più di 350 operatori, tra importatori, retailers e ristoratori sudcoreani. All’High Street Italia, lo showroom del Made in Italy, nella metropoli asiatica e gestito da ICE-Agenzia, Veronafiere mira ad un rapporto, negli ultimi anni, sempre più intensificatosi, sia a Verona – con quasi 200 buyers coreani all’ultimo Vinitaly –, sia a Seoul, con eventi mirati al business e ai rapporti con le istituzioni. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, la Repubblica di Corea è uno dei mercati della domanda orientale, e mondiale, a maggior tasso di crescita potenziale. Negli ultimi 5 anni, l’import di vino ha registrato un aumento complessivo a valore del 123%, per un corrispettivo, nel 2023, di 450 milioni di euro. La performance del vino italiano è stata in linea con il trend generale (+114%) e ha raggiunto lo scorso anno un valore di 62 milioni di euro, con uno share del 14%, sul totale degli acquisti, in un quadro, che vede primeggiare il player francese (187 milioni di euro) e, poco sopra l’Italia, gli Stati Uniti (71 milioni di euro). Sul fronte delle tipologie consumate, tra i vini italiani, primeggiano i prodotti fermi, in particolare rossi, anche se si dimostra più solida, rispetto ad altre aree asiatiche, la quota riservata agli spumanti (17%). Da un mercato emergente, ad uno senz’altro promettente: dopo 15 anni l’India ritorna nel radar di Vinitaly con un piano biennale di iniziative, per potenziarvi il made in Italy enologico. L’accordo tra Veronafiere e la Camera di Commercio indiana, siglato a Verona durante l’ultimo Salone internazionale dei vini e dei distillati, prevede una serie di azioni a partire dalla sua presentazione, a Roma, il 16 giugno, nell’ambito dell’India Forum, organizzato dall’ente camerale quando verrà annunciato Vinitaly Preview India a New Delhi il prossimo novembre (22-23). Il format per buyer e stampa sarà poi replicato in diversi Paesi target, europei e non solo, nel 2025. Obiettivo: presidiare – con eventi business – un potenziale mercato, soprattutto di alta fascia, dedicato al turismo d’affari in forte crescita nel grande Paese asiatico. Ufficializzate anche le tappe autunnali del calendario di promozione, in continuo aggiornamento, targato Veronafiere/Vinitaly a favore del vino tricolore: Vinitaly China Roadshow (Shanghai, Xian e Guangzhou 2-6 settembre), Vinitaly Usa (Chicago, 20 e 21 ottobre), Vinitaly Wine Vision (Belgrado, 22-24 novembre), Vinitaly Asia Roadshow (Singapore 2 dicembre e Tokyo 4 dicembre). Vinitaly, inoltre, in accordo con ICE-Agenzia, sarà presente anche agli appuntamenti delle Borsa Vini in programma in Giappone con le tappe di Osaka (7 ottobre) e Tokyo (9 ottobre). Un intenso complesso di attività, dunque, di Veronafiere/Vinitaly, per fare sempre più conoscere il vino italiano e veronese, nel globo, cercando, al tempo, sempre nuovi mercati, che, appunto, non mancano, ma, che vanno attentamente curati, come il sopra riportato e dettagliato comunicato, evidenzia. Buona volontà e professionalità vincono.
Pierantonio Braggio