Grande mostra su importanti, straordinari e storici momenti ed interventi del mondo Scout. L’esposizione, porta il titolo: “Scoutismo e filatelia: le collezioni KUK”. È visitabile nel Palazzo del Municipio di Verona, in occasione dell’incontro “Route Nazi
L’esposizione, è stata inaugurata dagli assessori alla Sicurezza e Protezione civile, Stefania Zivelonghi, e alla Memoria storica, Jacopo Buffolo, nonché da una delegazione AGESCI - Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, guidata dai presidenti nazionali, Francesco Scoppola e Roberta Vincini. Tale Associazione conta, in Italia, circa centottanta mila giovani soci… Intitolata “Scoutismo e filatelia: le collezioni KUK”, sarà aperta al pubblico. fino a sabato 24 agosto, dalle 9.30 alle 18, offrendo l’opportunità di scoprire storia e radici culturali dello scoutismo, presente a Verona, da ben cento anni, attraverso l’affascinante mondo del francobollo, e, quindi, degli annulli o timbri e delle “buste” con essi affrancate/timbrate. Il francobollo, con la sua vignetta, parla, racconta e fa ricordare e, al tempo, crea cultura. Non solo: il francobollo sa fare anche meditare…, come, di seguito, rileveremo. L’esposizione, in tema, è pure un omaggio alla figura di San Giorgio, patrono di Scout e Guide di tutto il mondo. Occasione per la presentazione dell’esposizione, nella città dell’Adige, della mostra è la Route Nazionale AGESCI 2024, che Verona sta ospitando. L’evento-mostra è il risultato della collaborazione tra l’Associazione Italiana Collezionisti Scout (AICoS), l’Associazione Italiana Scout Filatelia (AISF), il Centro Studi sul metodo Scout Luigi Brentegani e l’Associazione Filatelica Numismatica Scaligera, attiva, in Verona, dal 1935. L’assessore alle Politiche giovanili e memoria storica, Jacopo Buffolo: “Mentre la città si prepara ad accogliere la Route nazionale AGESCI, il Comune di Verona apre le porte di Palazzo Barbieri ad una mostra, che celebra la filatelia e lo scoutismo. Il movimento Scout, a Verona, vanta una lunga storia e l’esposizione offre l’occasione per festeggiare, oltre agli scout, anche il legame, con la città. Invitiamo cittadine e cittadini a visitare questa mostra, che si inserisce nel progetto dell’Amministrazione, di valorizzare Palazzo Barbieri, anche attraverso piccole esposizioni temporanee”. Attraverso la Provincia di Verona, circa 400, fra Volontari e volontarie di Protezione Civile saranno impegnati, per il menzionato Route Nazionale, in programma, dal 22, sino 25 agosto, a Verona. I volontari, organizzati in quattro turni giornalieri, si occuperanno di vari settori, dal montaggio delle tende. all’installazione delle torri faro, dal supporto alla polizia locale, per gestire l’afflusso degli scout, al presidio dell’area e alla prevenzione dagli incendi boschivi. La Provincia ha messo a disposizione per l’evento dodici strutture da campo (tende), 70 brandine, due torri faro, tre autocarri e un sistema di trasmissione e ricezione radio “tetra”. Strumenti, che si aggiungono al materiale fornito dalla Regione del Veneto, tra cui, quattro fuoristrada e due pulmini. Le attività dei Volontari saranno coordinate dal Comune di Verona, dall’Unità Operativa della Provincia e dalla Consulta provinciale del Volontariato di Protezione Civile. “La Protezione Civile è fondamentale, non solo in emergenza – ricorda il presidente, Flavio Pasini – dalla recente visita a Verona di Papa FrancescoV al grande evento Agesci, che inizierà domani, Volontari e Volontarie sono indispensabili. affinché tutto possa svolgersi nel migliore dei modi. Un benvenuto ai capi Scout, in arrivo in città e un grazie ai Volontari che, già da alcuni giorni, sono al lavoro”. Riportiamo, di seguito, anche se, su qualche argomento, ci ripetiamo, tre testi, che, esposti in mostra, pongono in luce, chiarendo il tutto, tre aspetti particolari, che evidenziano nascita e momenti eroici del Movimento scout, nei tempi. Tre aspetti, che fanno comprendere l’importanza, che ricopre il movimento Scout in Italia e nel mondo, movimento creato, come già menzionato, dal generale Robert Baden-Powell (1857-1941), nel 1907: A) I° Jamboree mondiale - The World Jamboree. Per il V anniversario del Movimento Scout, era stato programmato, per il 1917, un grande incontro degli Scouts dell’Impero britannico e di tutto il mondo. A causa del primo conflitto mondiale, tale evento fu rimandato più volte. Il 26 marzo 1915, Baden-Powell scrisse, sul Chronicle Telegraph di Pittsburg, USA: “…una pace su base internazionale e permanente, potrebbe essere doppiamente più facile, qualora la gioventù di ogni Paese fosse rinnovata, dallo spirito di fratellanza scout”. Questo senso di fraternità si concretizzò, la prima volta, dal 30 luglio al 7 agosto 1920, a Londra, con lo svolgimento del 1° Jamboree, incontro di tutti gli Scouts del mondo. L’evento non ebbe luogo all’aperto, come avverrà nei campi seguenti, ma, all’interno dell’Oyimpia Hall, Londra, enorme padiglione, dal tetto in vetro, ora demolito. Da quel momento, il Movimento Scout mondiale, ha voluto ripetere l’esperienza, offrendo la possibilità a ragazzi di tutti i Paesi del mondo di avere una comune esperienza di fraternità. B) Mafeking. Nell’importante nodo ferroviario dell’Africa sudorientale, anno 1899, il colonnello, inglese Robert Baden-Powell è a capo della guarnigione, che presidia la cittadina, quando le vicende, legate alla guerra anglo-boera fanno sì che si trovi assediato dalle forze del generale boero Bronje, di gran lunga superiori. Alla mercé dei cannoni nemici, Mafeking resiste ben 217 giorni, fino a quando viene liberata da una colonna inglese. In quelle circostanze, estremamente drammatiche, emersero il carattere, l’abilità e la fantasia di Baden-Powell, il quale non solo riuscì ad evitare la caduta della cittadina, in mano al nemico, ma tenne alto il morale dei soldati e della popolazione, con iniziative, le più diverse. Veniva, infatti, pubblicato un giornale dal simpatico occhiello: ”…esce tutti i giorni, se i cannoni lo permetteranno”; furono emessi biglietti di banca, disegnati dallo stesso Baden-Powell, usando per matrice una mazza da croquet; si tenevano concerti, e fu organizzato anche un servizio postale locale, per poter fare avere notizie agli amici, senza uscire allo scoperto, oltre che per scambio di ordini, tra il comando e la prima linea. I “postini” erano i ragazzi della guarnigione, dai nove anni in su, organizzati da Lord Cecil, in un corpo di cadetti. Questi svolgevano il loro servizio in bicicletta, comandati dal più grande di loro, Goodyear. Poiché i francobolli ufficiali, soprastampati “Mafeking besieged” o Mafeking assediata, scarseggiavano, vennero stampati francobolli locali, che ritraevano lo stesso Baden-Powell e il sergente maggiore Goodyear. Essi vennero stampati, su carta sensibile azzurra, in foglietti da dodici esemplari. Dall’ottimo comportamento, dimostrato dai cadetti postini, Baden-Powell prese l’idea, per creare, qualche anno dopo, il Movimento Scout. La collezione qui presentata, “The Siege of Mafeking”, che ha ottenuto medaglie d’oro, in molte mostre, anche internazionali, descrive, in modo esaustivo, attraverso, timbri, buste viaggiate ed altro materiale postale, la storia di questo famoso assedio. C) L’insurrezione di Varsavia. Dopo l’occupazione nazista della Polonia, gli Scout polacchi decisero di dare vita a vere e proprie unità combattenti: nacque, così lo Szare Szeregi, le Schoere Grige, nome in codice, usato dalla ZHP, l’Associazione Scout polacca, per le proprie attività segrete. L’Associazione fu creata, il 27 settembre 1939, a meno d’un mese dall’invasione tedesca e resistette attivamente combattendo l’occupazione a Varsavia, sino al 18 gennaio 1945, e contribuendo alle operazioni di resistenza dello Stato segreto polacco. L’insurrezione di Varsavia scoppiò alle ore 3 pomeridiane del giorno 1° agosto 1944. Una tale circostanza, rimasta segreta fino all’ultimo, sorprese una gran parte della stessa popolazione della città, che, al momento dell’inizio delle operazioni, si trovava lontana dalle proprie abitazioni e senza alcuna possibilità, per il divampare della battaglia, in tutta la città, di poter stabilire utili contatti con i propri familiari. Tale situazione dette il via all’organizzazione delle prime comunicazioni postali rionali ad opera degli Scout. Durante la prima fase dell’insurrezione, gli Scout s’ingegnarono a fabbricare i timbri necessari, tagliando molto accortamente una patata, in due pezzi, incidendo il Giglio Scout e le parole “Poczta Harcerska”, o Posta degli Scout. Quel timbro durò solo pochi giorni, dato il materiale deperibile, con cui era fatto, ma, per allora, fu possibile fare un timbro, usando materiale più durevole. Altrettanto può dirsi dei timbri “Cenzura Harcerska”, o censura Scout, e “Oplata Visczona”, o franco di porto, che vennero fatti, in seguito, intagliando le diciture su legno o linoleum. Nel settembre, 1944 il Servizio di Posta Scout venne incorporato nell’Esercito nazionale e, da quel momento, la scritta “Poczta Harcedrska”, venne sostituita dalla scritta “ Pocta Polowa”. Le operazioni di posta temporanea cessarono 3 ottobre, giorno della capitolazione di Varsavia. Durante i sessantatré giorni della rivolta, i postini, in uniforme da Scout spostarono circa 2000 pezzi di corrispondenza. Molti di loro furono uccisi o feriti. Questa mostra racconta la storia di quegli intrepidi postini e dell’incredibile servizio, che svolsero, per la loro città, esattamente ottant’anni fa. Temi, che fanno meditare, sulle difficili sorti del globo, ma, che, anche attraverso gli Scout, e cioè, attraverso il mondo giovanile e la sua disponibilità, fanno avere fiducia, nell’avvenire. Un sentito grazie all’amico Enrico Giardini, che ci ha fornito importanti dati.
Pierantonio Braggio