PICASSO DIETRO LE QUINTE con S. Baia Curioni e A. Cohen-Solal/In collezione gli olii e nuove ceramiche di Picasso
Ritornano gli eventi a ingresso gratuito al Teatrino di Palazzo Maffei con i nuovi appuntamenti della stagione autunno-inverno 2024-2025.
Conferenze con autori e storici dellâarte, incontri con grandi artisti e direttori di musei; visioni di film dâarte e presentazioni di libri dedicati a questo straordinario mondo, sempre in connessione con le opere della collezione - oltre 650 - e degli artisti rappresentati nel percorso museale.
Lâincontro di lunedĂŹ 7 ottobre alle ore 18.00 sarĂ con Stefano Baia Curioni direttore della Fondazione Palazzo Te a Mantova e Annie Cohen-Solal, storica, saggista, distinguished professor allâUniversitĂ Bocconi di Milano, autrice tra lâaltro di biografie dâartista di grandissima fortuna edite in tutto il mondo - tra cui quelle di Jean-Paul Sartre, Leo Castelli, Mark Rothko - e ora curatrice delle due mostre dedicate a Picasso, da poco inaugurate nella cittĂ dei Gonzaga âPicasso a Palazzo Te. Poesia e salvezzaâ (fino al prossimo 6 gennaio 2025)e a Palazzo Reale a Milano âPicasso. Lo stranieroâ (fino al 20febbraio 2025).
Proprio il grande artista di Malaga, attraverso le due esposizioni, sarĂ al centro dellâincontro al Teatrino di Palazzo Maffei âPicasso dietro le quinte. Straniero, schedato, stratega ...e poetaâ introdotto dalla direttrice del museo veronese, Vanessa Carlon: le sue passioni, la sua incredibile vita, il genio creativo e i suoi legami artistici.
EmergerĂ in particolare un Picasso inedito, che Annie Cohen-Solal - nata ad Algeri, ma che ora vive tra Parigi, Milano e Cortona - è riuscita straordinariamente a svelare in 8 anni dâindagini negli archivi della polizia francese e del Museo Picasso di Parigi intorno alla gioventĂš del maestro cubista, giunto diciannovenne a Parigi dalla Spagna e registrato, controllato e trattato dalla polizia francese da straniero immigrato.
La Francia nellâEsposizione Universale del 1900, annno dellâarrivo di Picasso, celebrava la propria potenza coloniale, ma era sconvolta da tensioni interne e in preda a movimenti xenofobi, basti pensare allâAffaire Dreyfus. Stigmatizzato come straniero, supposto anarchico e avanguardista, ogni due anni Picasso sarĂ costretto a presentarsi alla Police des Etrangers fornendo le impronte digitali.
Fin dallâinizio, la sua arte è allora lo specchio di questo senso di estraneitĂ , che gli permette però anche di confrontarsi con altri artisti emarginati.
Picasso viene inizialmente accolto da un piccolo gruppo di poeti marginali. Ă nella poesia e nel mondo dei poeti che trova i mezzi per superare gli ostacoli legati alla sua condizione di straniero. Lâartista naviga magistralmente tra le molteplici tensioni della societĂ francese utilizzando la metamorfosi come strategia.
Diventa quindi, a livello estetico, personale e professionale un artista mercuriale, che pochissimi critici, soprattutto in Francia, riescono a decifrare.
Uno sguardo dunque del tutto nuovo quello che verrĂ gettato nellâincontro al Teatrino di Palazzo Maffei ( ingresso libero fino ad esaurimento dei posti ) su questo immenso artista, considerato il fondatore del cubismo insieme a Braque, di cui il museo veronese espone alcuni sorprendenti opere.
TĂŞte de femme del 1943 è olio su carta raffigurante nella piĂš rigorosa bicromia neocubista una testa femminile, sintomo del malessere che viveva in quel periodo Picasso, raffigurante probabilmente la compagna e fotografa Dora Maar alla fine della loro relazione a causa dellâincontro con Françoise Gilot.
Femme assise è invece un olio su tela del 1953 che ritrae proprio la Gilot: unâopera dal grande equilibrio compositivo e dalla sapiente calibratura delle forme e dei toni cromatici, in perfetta linea con la ripresa del fraseggio cubista che caratterizza la produzione picassiana dalla fine degli anni trenta ai pieni anni cinquanta.
Accanto a queste, hanno fatto inoltre il loro ingresso nelle sale del Museo veronese anche lâedizione integrale di The "Zervos", il monumentale catalogo ragionato delle opere del grande artista spagnolo realizzato dal critico d'arte ed editore creatore dei Cahiers d'Art, (iniziato nel 1932 con l'assistenza dell'artista e completato nel 1978) e nelle scorse settimane anche tre singolari ceramiche realizzate dallo stesso innovativo e poliedrico Picasso: Lampe femme vaso in ceramica parzialmente dipinto del 1955 e Quatre visage (1959) e Visageau nez (1969) due brocche in ceramica smaltata che mostrano come anche questa produzione sia parte indissolubile di tutta lâopera picassiana, espressione del suo modo di intendere la creazione artistica.