Chiusa la 56ª, Fiera del Riso, Isola della Scala, Verona, con padiglioni, al massimo della capienza.
Si è chiusa, il 13 ottobre, la 56ª edizione della straordinaria, isolana Fiera del Riso, tra applausi e trend in crescita. Oltre 350 mila piatti serviti, padiglioni al massimo della loro capienza, con crescita, come in periodo pre-Covid. I numeri indicano efficacemente, di fatto, quindi, il rilancio di un grande e noto appuntamento, tra i più importanti del panorama europeo, nel comparto alimentare. Iniziata, lo scorso 20 settembre, la Fiera del Riso di Isola della Scala ha ospitato visitatori, da ogni parte del nord-Italia, i quali hanno apprezzato i profondi cambiamenti introdotti e, quindi, le innovazioni, proposti dall’Ente Fiera: «La vera sfida era quella di invertire un trend negativo che attanagliava la manifestazione, già da qualche anno – ha spiegato il direttore dell’Ente Fiera, Daniele Pagliarini – e per farlo abbiamo completamente rivoluzionato l’evento, cercando di avvicinarlo sempre di più ad un appuntamento fieristico, mettendo da parte la grande storia che l’accompagna e guardando soprattutto al futuro». La ”nuova” Fiera del Riso ha colpito incisivamente il visitatore, al punto, che da un sondaggio a campione, molti sono tornati, più volte, durante l’arco temporale di apertura: «Non abbiamo solo rivoluzionato l’estetica dell’evento e la percezione del prodotto “riso”, ma anche l’esperienza, che l’utente ha potuto vivere all’interno della fiera – ha proseguito Pagliarini – aumentando il numero dei prodotti da poter degustare, inserendo zone tematiche, intrattenimenti, musica e attività per famiglie e bambini. In questo modo, anche il tempo di permanenza medio è cambiato, alzandolo notevolmente, a vantaggio soprattutto delle centinaia di espositori presenti in fiera. Abbiamo centinaia di segnalazioni di persone, visitatori, che si sono presi il tempo, per scriverci sui social o attraverso mail e per ringraziarci del lavoro svolto, altre che hanno semplicemente commentato positivamente il cambiamento e le novità, e questo slancio, non era assolutamente scontato, dati i precedenti». La Fiera ha chiuso i battenti, con la proclamazione dei migliori risotti, selezionati rigorosamente, in incognito, da una commissione di chefs professionisti – presieduta dallo chef e docente, Paolo Forgi – la quale, durante tutto l’arco della rassegna, ha testato le ricette realizzate. A vincere come “Migliore Risotto all’isolana”, della 56ª Fiera del Riso di Isola della Scala, è stata la Riseria Riccò, seguita a ruota dalla Riseria Melotti e da Corte Schioppo. I due premi, dedicati al Risotto alternativo, sono stati aggiudicati alla Contrada Isola Centro, con il Risotto con “péssìn”, e alla Riseria Gazzani, con il Risotto - “porri e speck”. Risultati, con voti altissimi, quale indice della grande qualità, presente in Fiera: «Il rilancio della nostra Fiera passa anche attraverso la collaborazione di tutte le cucine, che preparano prodotti d’eccellenza – ha evidenziato Roberto Venturi, amministratore unico di Ente Fiera – e mantenere alta la qualità, ci permette di soddisfare i visitatori e di promuovere al meglio il Riso Nano Vialone Veronese IGP. Il successo di quest’anno è merito anche di questo e di tutte le persone, che si sono impegnate, per ridare slancio ad un evento, che merita di tornare al posto che merita». La grande Fiera del Riso tornerà, nel 2025, dal 19 settembre al 12 ottobre, ed Ente Fiera prevede altre novità: «Continuare ad innovarci, per fornire un’esperienza, sempre nuova e sempre più coinvolgente – ha concluso Roberto Venturi. - Questo è l’obiettivo, che ci poniamo e che perseguiremo, anche il prossimo anno». Ora, l’appuntamento più vicino, nel Quartiere fieristico di Isola della Scala, è con la rinomata “Fiera del Bollito e dei Sapori d’Autunno” – par dìrlo, più ciàro, “có’ ‘l bóìdo, có’ ‘l códéghìn e la péarà”… – che si terrà, dal 14 novembre al 1° dicembre, prossimi. Una Fiera viva, capace di innovazione e di forte capacità di soddisfare, dunque, ormai, storica Fiera dei sapori e delle tradizioni locali e promotrice dell’agrolimentare veronese, vino, compreso.
Pierantonio Braggio
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