Sistema Bibliotecario Provinciale veronese: in vent’anni, 10 milioni di prestiti. Grande il contributo alla cultura. Relatori: Paolo Mieli e Loredana Lipperini.
Ha compiuto vent’anni, sabato 9 novembre, il Sistema Bibliotecario della Provincia di Verona. La cerimonia commemorativa si è tenuta al Circolo Ufficiali di Castelvecchio, dove sono stati ospitati i giornalisti Paolo Mieli e Loredana Lipperini, che hanno dialogato sul presente e sul futuro delle biblioteche e dei libri. Il Presidente della Provincia, Flavio Pasini e la consigliera provinciale, con delega al Sistema Bibliotecario, Veronica Atitsogbe, hanno accolto in sala diversi Sindaci, Consiglieri e Assessori di 85 Comuni veronesi, che, a suo tempo, hanno aderito al Sistema avviato dalla Provincia nel 2004, con le Amministrazioni Merlin e Mosele e grazie all’iniziativa dell’allora segretario generale. Giuseppe Panassidi. In vent’anni, i prestiti ai cittadini all’interno del territorio scaligero sono stati 10,28 milioni, favoriti da una rete, data, oggi, da oltre 80 biblioteche e da una procedura grazie alla quale è stato, ed è, possibile, per l’utente iscritto, farsi recapitare, gratuitamente, un volume, presso la struttura, a lui più comoda. da qualsiasi centro, inserito nel sistema, che abbia quel libro a disposizione. I costi dei trasporti, della logistica e della gestione fisica e digitale, sono interamente coperti da Provincia e Comuni aderenti, che versano un contributo proporzionale al numero di propri residenti. Gli iscritti al Sistema sono circa 200 mila, cui si vanno aggiungendo nuove adesioni, da parte di studenti, grazie alla recente installazione, programmata dalla Provincia in ciascun Istituto superiore scaligero, di distributori automatici di libri (smartlocks o punti di ritiro libri). Il valore annuo dei prestiti, rappresentato dalla somma del valore medio di ciascun libro prestato agli utenti, è di 13,6 milioni di euro, di cui circa 4 milioni dal sistema di interprestito tra Comuni (calcolo su anno di riferimento 2023). In 20 anni, il “risparmio” totale dei cittadini, per libri ritirati gratuitamente a prestito, è stato calcolato in circa 164,4 milioni di euro. “Il progetto, all’inizio, contava l’adesione di 32 Comuni – ha sottolineato il presidente Flavio Pasini –. Oggi, gli iscritti al sistema prendono in prestito circa 700 mila volumi l’anno, di cui, oltre 400 mila raggiungono la Biblioteca di riferimento, da altre strutture veronesi. Il risparmio medio, per ciascuna Amministrazione, rispetto a quanto spenderebbe, se dovesse acquistare, per la Biblioteca locale anche i libri, che i propri cittadini, si fanno arrivare da altri Comuni, è di circa 45 mila euro l’anno. Da amministratore, ritengo che il successo di questo progetto abbia le carte in regola, per essere declinato in altri ambiti, dove la collaborazione fattiva, la condivisione di risorse e di obbiettivi tra Provincia e Comuni, potrebbero diventare moltiplicatori dell’accessibilità e dell’efficienza di alcuni servizi per i cittadini”. “Le biblioteche sono molto più di semplici presìdi di cultura – ha spiegato Paolo Mieli –. Viviamo un mondo, questo, che sta disimparando a leggere. I ragazzi, talvolta, hanno difficoltà nel costruire una frase compiuta. Ma una frase significa ragionamento, significa poter comprendere il senso di quanto si legge, anche quello ‘nascosto’, la trama che, spesso, c’è dietro a quella ‘ufficiale’ nei romanzi. L’importanza di un’iniziativa come questa, che mette insieme le biblioteche, è di riavvicinare fin da piccoli i potenziali lettori alla capacità di leggere un libro, da cima a fondo, e di comprenderlo”. “Le biblioteche sono centrali nella vita culturale, sociale ed economica di questo Paese – ha affermato Loredana Lipperini –. Soprattutto dopo aver ascoltato i numeri eccellenti, raggiunti dal Sistema Bibliotecario veronese, sono certa, che di biblioteche si dovrebbe parlare di più, partendo da chi lavora, con i libri. Anche chi scrive libri dovrebbe omaggiare di più le Biblioteche, dovrebbe renderle centrali, quali esse sono. Quindi, più presentazioni di libri nelle biblioteche e più biblioteche nelle pagine dei romanzi”. Siamo dinanzi, dunque ad una grande iniziativa, inesauribile fonte di cultura, che bene fanno Provincia di Verona e Comuni veronesi, a tenere a disposizione dei cittadini, in un tempo, l’attuale, in cui, purtroppo, alla lettura di contenuti, specie, culturali scarsamente si pensa, attratti come siamo, dalla pur importante proposta tecnologica. Sapere, comunque, che presso la propria Biblioteca comunale, c’è un libro, non scelto a caso e disponibile, per qualche tempo, alla propria lettura, costituisce ottimo conforto e invito a leggerlo e trarre, con soddisfazione, da esso, quanto, di sconosciuto, ci si attende. Spinge a leggere il saggio volere sapere di più, a conoscere – anche per rendersi conto di accadimenti e di eventi o di ricerche, o studi diversi o, ancora di molto, molto altro, nei più diversi aspetti, coprendo proprie, naturali lacune e, al tempo, imparare, pure a scrivere, non solo, con vocaboli ed espressioni migliori, ma, anche, con dovuti virgole e punti, che, oggi, spesso, vengono trascurati – il senso d’una frase o d’un testo stessi. Leggere è cultura in divenire e piacere di giungere a sapere molto di quanto non ci è noto e scoprire nuovi temi, contenuti e nuovi mondi, che, spesso, in noi stessi, magari, per lungo tempo, mai avevano trovato spiegazione. Ottimo, dunque, porre a disposizione del cittadino, le Biblioteche, silenti paradisi di sapere e di cultura. Nella foto: Organizzatori e oratori della Giornata SBP.
Pierantonio Braggio