Fondazione Arena, con il progetto di fundraising, punta ai 10 milioni di euro. Già venduti 4,3 milioni di euro di biglietti per il Festival 2025. Già, attenzione ai Festival 2026 e 2027.
“Obiettivo 10 milioni di euro. Il progetto di fundraising 67 Colonne è ad un passo da un traguardo storico in Italia. E rappresenta un modello virtuoso per tutti i teatri d’Opera. Fondazione Arena di Verona punta a battere nuovi record, anticipando i tempi per attrarre sempre più i mercati internazionali. E nuovi portatori d’interesse. Con un programma svelato due anni fa, e quasi un anno di anticipo nell’annuncio dei cast, l’Arena Opera Festival 2025 ha già venduto più di 33 mila biglietti, per un totale di 4 milioni 300 mila euro, un primato che supera del 70% il dato registrato a novembre 2023. E ora si guarda già alla programmazione 2026 e 2027, in fase di definizione, con progetti che si spingeranno sino al 2030, anno simbolico dei duemila anni dell’Anfiteatro. Queste alcune delle novità presentate, ieri sera, all’evento di Fondazione Arena dedicato a sponsor, sostenitori e 67 Colonne. Un’occasione per ripercorrere i record battuti nel 2024 e per presentare i primi risultati del prossimo Festival, con una riflessione sulla meta comune e sul viaggio condiviso. Erano presenti il Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia, il vice direttore artistico Stefano Trespidi, il Marketing Principal Consultant Andrea Compagnucci. L’Assessora alla Cultura Marta Ugolini per il Comune di Verona. Padrone di casa Francesco Iannella, Regional Manager di Unicredit, che ha ospitato l’evento, il più partecipato di sempre, nella chiostrina, teatro al coperto della sede dell’Istituto, di viale del Lavoro. Ospite d’onore Walter Gjergja, monaco Shaolin. Nato nel 2021 – nel pieno della pandemia, con il sostegno dei due soci Fondatori Pastificio Rana e Gruppo Calzedonia, per ricostruire idealmente l’abbraccio di imprese, sponsor e sostenitori intorno all’Arena – il progetto di fundraising e corporate membership 67 Colonne per l’Arena di Verona è cresciuto di anno. Premiato più volte,quale case history del sistema culturale e imprenditoriale italiano, rappresenta oggi un unicum nazionale, esempio positivo additato dalle istituzioni come modello replicabile nel sistema del teatro lirico. L’obiettivo condiviso e raggiungibile per il 2025 è superare i 10 milioni di euro di raccolta complessiva dalla nascita delle 67 colonne, l’iniziativa di fundraising più consistente e premiata in Italia. I risultati 2024. Nel corso della serata sono stati ricordati i numeri del Festival 2024: 3 mesi e 50 serate di spettacolo dal vivo, con il miglior incasso di sempre per un totale di 33 milioni 620 mila euro, superando anche la stagione del centesimo. Aumentate le presenze in anfiteatro: gli spettatori dell’estate 2024 sono stati 417.354, ben 15 mila in più rispetto allo scorso anno. Confermata l’internazionalità della maggior parte del pubblico (57% dall’estero) proveniente da 136 Paesi diversi (sul podio la Germania, in crescita anche Stati Uniti, Canada, Spagna e Corea). Aumentati anche i giovani (+3% under 30, +5% fascia 30-40 anni). In un mondo dello spettacolo dal vivo in ripresa, fotografato dall’ultimo rapporto SIAE, i tre mesi di Festival areniano hanno costituito da soli quasi il 20% del totale di 2,1 milioni di pubblico nazionale dell’opera lirica. Ben 16 serate da tutto esaurito nel 2024, come tutte le quattro recite di Turandot, con oltre 40 mila spettatori. L’opera di Puccini ha segnato un nuovo record nella storia di Fondazione Arena: la prima di sabato 8 giugno ha toccato quota 1 milione e 22 mila euro, incasso mai raggiunto da una singola serata areniana. Regina di incassi e presenze Carmen, che ha chiuso il Festival il 7 settembre con l’ultima di 9 recite. Un Festival di debutti e conferme nel cast ad altissimi livelli artistici, sin dall’apertura in diretta in mondovisione del 7 giugno, con le star dell’opera e 500 persone tra professori d’orchestra e artisti del coro da tutte le fondazioni e i teatri d’Italia, nel gala del Ministero della Cultura per l’inserimento del canto lirico italiano nel Patrimonio immateriale dell’umanità, celebrato nel suo luogo-simbolo e popolare, l’Arena. Nuovi record anche per i canali web e social, con utenti di fascia d'età 25-34 anni che hanno finalmente pareggiato gli over 35. A fine Festival, i canali Facebook, Instagram e TikTok hanno raggiunto quasi 59 milioni di contatti, +26% rispetto allo scorso anno. Verso il 2025. Con un programma svelato in anticipo di due anni, e quasi un anno di anticipo nell’annuncio dei cast, Fondazione Arena si prepara a registrare i primi dati di una positiva tendenza: ad oggi, il 102° Festival 2025 ha già venduto più di 33 mila biglietti, per un totale che supera i 4 milioni 300 mila euro, un primato che supera anche del 70% i 20 mila biglietti per 2 milioni e mezzo di euro già venduti alla stessa data l’anno scorso. Oltre 100 artisti fra stelle dell’opera e giovani di talento hanno confermato la presenza anche per il ricco programma areniano 2025, con cinque titoli d’opera e otto eventi speciali fra danza gala e concerti per un totale di 51 serate dal 13 giugno al 6 settembre. Saggezza antica per i tempi moderni. Se gli obiettivi da superare sono chiari, con un anticipo sempre maggiore per favorire il mercato internazionale, strategico è coinvolgere enti e sostenitori in “un viaggio in cui il percorso sia importante e godibile quanto la meta stessa”. A parlarne è stato Walter Gjergja, monaco Shaolin con il nome di Shi Xing Mi, che con la sua esperienza di vita unica ha dato spunti di saggezza antica, appresi nei monasteri cinesi, per i tempi moderni, nel quotidiano di persone e imprese, tema della serata. Annunciato anche l’approfondimento di spazio dedicato al racconto delle storie di mecenatismo di sponsor e Colonne, grazie alla media partnership con Athesis. Cecilia Gasdia, sovrintendente di Fondazione Arena: “Abbiamo raggiunto dei risultati strepitosi, inimmaginabili quando tutto è iniziato. Ora avviamo il quinto anno della campagna 67 colonne, e siamo più consapevoli della fiducia instaurata con sponsor e partner in uno scambio collettivo, che si compie nell’abbraccio dell’Arena, ma che è frutto di impegno quotidiano, di incontri come questi. Come Fondazione Arena ci stiamo impegnando a esplorare nuove terre, come la Corea, l’India, la Thailandia, le Americhe, nuovi mercati che rimangono abbagliati dalla bellezza di questo patrimonio e non vedono l’ora di conoscere l’Italia, Verona e l’Arena. Voglio ringraziare tutti i nostri sostenitori, che ci incoraggiano in nell’affrontare nuove sfide, superandoci ogni anno, in un viaggio condiviso che spero inarrestabile, per la Fondazione”. Stefano Trespidi, vice direttore artistico di Fondazione Arena: “L’Arena di Verona annuncia i suoi programmi e i suoi cast con anticipo, come i maggiori teatri internazionali, e questo porta risultati non solo in termini di vendite ma anche di affidabilità e prestigio a livello mondiale. Mentre presentiamo con orgoglio i primi feedback sul prossimo Festival, stiamo ultimando la programmazione e i cast dei prossimi tre anni, che presenteremo nei prossimi Consigli d’Indirizzo. Guardiamo lontano, in un circolo virtuoso che unisce i risultati condivisi, la fiducia del reciproco sostegno, la nostra capacità di poter sognare”. Andrea Compagnucci, Marketing Principal Consultant di Fondazione Arena: “Questa sera abbiamo visto come è possibile conciliare la determinazione nel raggiungere i propri obiettivi con la possibilità di godersi il viaggio. Prendendo in prestito le parole del Va’ pensiero a Solera e Verdi, quel qualcosa “che ne infonda al patire virtù”. Ognuno può raggiungere grandi risultati, anche da solo, ma solo in sinergia con altre forze arrivano quelli più inattesi e significativi, come quelli raccolti finora, e che contiamo di superare nel 2025”. Una serata importante, informativa, nel dettaglio, sui risultati, rilevanti, della stagione 2024, sul futuro dell’iniziativa 67 colonne, che, al suo quinto anno, fa prevedere ulteriori, positivi sviluppi, e altre partnerships, con ulteriori possibili sinergie, sulla capillare diffusione, specie, in Asia, dell’attività lirica areniana, su già buone prospettive, per la stagione a venire, Festival 2025, e racconto di esperienze d’antica saggezza, valide anche per i tempi, in corso. Serata informativa e d’incontro, dunque, fra “attori” e profondamente interessati ai sempre migliori successi di Fondazione Arena – successi dovuti a capacità, entusiasmo e professionalità, nella conduzione della Fondazione, di un’Arena, che mai finisce d’incantare, e per i quali, non resta che esprimere soddisfazione. Nella foto: Da sinistra: Stefano Trespidi, Cecilia Gasdia, Andrea Compagnucci.
Pierantonio Braggio