Stelle di Natale: le vendite reggono, anche nel 2024. A Verona prodotte 150mila piante di Euphorbia purcherrima.
L’anno scorso, durante le festività natalizie in oltre quattro case su dieci (42%, analisi Coldiretti/Ixè), era presente una Stella di Natale, per un totale di quasi 10 milioni di piante, in tutto il Paese. “Quest’anno ci si aspetta un lieve incremento nelle vendite”, dice Francesco Bellini, presidente della Consulta dei Vivaisti e Floricoltori di Coldiretti Verona e membro della stessa Consulta veneta. “Le stelle di Natale – afferma Bellini – grazie al loro colore rosso intenso, tipico della Festa e alla disposizione delle foglie, che le rendono simili ad una cometa, sono ormai il simbolo natalizio per eccellenza, dopo l’albero e il presepe”. “Quest’anno – continua l’esperto – nella nostra provincia, ne sono state prodotti 150mila esemplari: da quelle classiche di ogni grandezza, a quelle un po’ particolari come quelle rosa o arricchite con i glitter”.
L’andamento delle vendite sembra reggere con numeri in lieve incremento rispetto all’anno scorso e con prezzi al pubblico che vanno da 2,50 euro per gli esemplari più piccoli, per arrivare a 60 euro per gli alberelli, più strutturati. Il target dei vivaisti veronesi è per lo più locale, grazie ai garden, alle floricolture e ai negozi di fiori, che in questo periodo dell’anno vengono letteralmente presi d’assalto. Il nome latino della Stella di Natale, pianta originaria del Messico, è “Euphorbia pulcherrima”, che significa “bellissima” ma, non tutti sanno che i veri fiori, sono quelli di colore giallo all’interno, mentre, le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione, in particolari periodi dell’anno. Dopo i giorni di festa, per motivi fisiologici, tendono a perdere le foglie ma, è possibile dare loro una vita più duratura, con alcuni accorgimenti: quando la pianta rimane “nuda”, è importante mantenerla all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni), perché si tratta di una pianta “brevidiurna”, che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso, con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile, è opportuna una potatura e un trasloco all’esterno, per poi farla rientrare in casa, verso ottobre/novembre, in un ambiente poco luminoso (otto ore massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuovi rami e foglie che assumeranno il caratteristico colore rosso. Questa pianta predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale. La Stella di Natale, in effetti, denominata tale, appunto, per lo straordinario colore di certe sue numerose foglie, ormai, non può più mancare, in nessuna casa, per la sua festiva bellezza e per la compagnia, che ci fanno le sue citate foglie, in scarlatto rosso. Già, quando, trascorsi alcuni giorni, dal Natale, la Stella inizia a dare segni del suo venire meno, iniziano le preoccupazioni, per chi i fiori ama e la Stella gradisce vedere in tutto il suon splendore. Nelle poche righe, che precedono – rare, da trovarsi, in altre occasioni – leggiamo, dunque attentamente, come dobbiamo comportarci, per mantenere la nostra Euphorbia pulcherrima, in condizioni ottimali e, forse, in grado di rallegrarci, ancora una volta. Quanto al lato commerciale, ci tornano graditi i dati di produzione e di vendita di un prodotto, che se crea allegria e calore, è, al tempo, motivo di importante apporto economico.
Pierantonio Braggio