I cuori dei donatori di ASFA Verona battono per il piccolo Ador
I volontari dell’Associazione Donatori di Sangue San Francesco d’Assisi hanno rinunciato alle benemerenze 2024 per sostenere un progetto solidale. Quest’anno la donazione speciale è stata destinata a Il Castello dei Sorrisi, OdV che organizza viaggi umanitari in aiuto ai bimbi che non possono essere curati nei Paesi di origine
Comunicato stampa | Verona, 30 dicembre 2024
I cuori dei donatori di ASFA Verona battono per il piccolo Ador, un bambino kosovaro venuto al mondo con una grave malformazione cardiaca complessa, che grazie a Il Castello dei Sorrisi ha ricevuto adeguate cure in Italia. L’Associazione Donatori di Sangue San Francesco d’Assisi ha attivato i suoi volontari che hanno rinunciato alle benemerenze 2024, destinandole alla OdV con sede a Castel d’Azzano.
Quella di Ador è una delle tante storie transitate negli ultimi 15 anni da Il Castello dei Sorrisi, organizzazione di volontariato impegnata nel realizzare viaggi umanitari di bambini che vivono al di fuori dell’Unione Europea e che difficilmente potrebbero essere aiutati nei Paesi di origine.
I donatori di ASFA hanno effettuato una elargizione straordinaria di 1.300 euro che ha sostenuto le spese per un ricovero a fini diagnostici e terapeutici presso l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, la scorsa primavera.
Unione di intenti per dare speranza e insieme incoraggiare alla solidarietà attraverso la formula del dono circolare, che non si limita unicamente alla donazione di sangue e plasma. Spiega Alessandro Toaiari, Presidente provinciale di ASFA Verona: «La collaborazione con Il Castello dei Sorrisi è di lunga data ma ci colpisce sempre l'importanza dei casi che seguono. Anche noi prevediamo, come altre associazioni, un riconoscimento per i donatori che raggiungono i traguardi statutari. Diamo però la possibilità di convertire il valore economico del premio nel sostenere un progetto che cambia ogni anno e per il 2024 non poteva esserci destinatario migliore di Ador. La quasi totalità dei donatori premiati ha deciso di optare per il riconoscimento solidale e questo fa ancora più onore alla sensibilità dei nostri volontari che uniscono al servizio per i malati dei nostri ospedali al sostegno ad altre situazioni che richiedono aiuto».
Ador è approdato al Castello dei Sorrisi nell'autunno del 2022 per essere sottoposto a un intervento di correzione cardiochirurgica. Solo in quel momento la OdV ha scoperto che il piccolo paziente portava i segni di una sofferenza cerebrale dovuta a uno shock cardiaco avvenuto nei primi giorni di vita. Il percorso di assistenza sanitaria è stato riprogettato, investendo tempo e risorse per dare opportunità di recupero attraverso la fisioterapia utile a migliorare la postura (fondamentale per il successivo traguardo della deambulazione), il recupero della deglutizione e la stimolazione sensoriale.
«Ador è stato con noi molti mesi. Con lui e la sua mamma abbiamo condiviso la quotidianità dei percorsi terapeutici, i momenti di difficoltà e quelli di entusiasmo, le lacrime e le risate. E il bimbo ha ripagato i nostri sforzi, andando oltre le proprie capacità, stupendoci per la reattività, emozionandoci per la progressiva capacità di interagire», racconta Michele Betetto, presidente de Il Castello dei Sorrisi.
La OdV – costituita nel 2008 da un gruppo di famiglie che condividevano l’accoglienza dei “bimbi di Chernobyl” provenienti dalla Bielorussia – oggi accoglie bimbi, anche neonati, provenienti da Est Europa e Africa, soprattutto per interventi di cardiochirurgia. Si occupa di aspetti autorizzativi e del transfer dei pazienti, segue l’iter clinico e gestisce l’ospitalità per la convalescenza extra-ospedaliera, assicurando il supporto farmacologico e diagnostico necessario anche dopo il rimpatrio.
«Rivolgiamo tutta la nostra gratitudine ad ASFA Verona», continua Betetto, «la cui presenza pluriennale a fianco e a supporto della nostra OdV, tanto più quest'anno in cui con la donazione straordinaria per le benemerenze è garanzia di continuità per i nostri progetti umanitari».
Per entrare a far parte di Asfa Verona, telefonare al numero 320.0125298 o scrivere a info@asfaverona.it. Può donare chi gode di buona salute, pesa almeno 50 kg e ha un’età compresa fra i 18 e i 65 anni.
Nata negli anni Settanta, ASFA - Associazione Donatori di Sangue San Francesco d’Assisi è una delle associazioni di donatori di sangue che operano nel Veronese e conta, a livello provinciale, 650 donatori attivi.
Insieme ad attività di promozione del dono del sangue nelle sezioni tradizionali, ASFA collabora con varie realtà di volontariato scaligere. La proposta al servizio come donatore di sangue viene svolta valorizzando e sostenendo le specificità di chi già si occupa di volontariato.
ASFA sostiene il “dono circolare”: quando più associazioni lavorano insieme, amplificando reciprocamente i propri messaggi, il risultato finale è molto più grande. Chi già è volontario e sensibile a “regalare” tempo e capacità personali in altri ambiti, coglie l’importanza di un servizio fondamentale come quello della donazione di sangue.
Per i propri donatori, l’associazione prevede inoltre la possibilità di convertire il valore economico delle benemerenze per i traguardi di donazione sostenendo un progetto specifico di volontariato e moltiplicando ancora di più il valore del dono.