"Reti d’impresa e intelligenze manageriali - Una questione di Karma": libro-viaggio, nell’innovazione e nella collaborazione. Autori ne sono gli economisti Gianneugenio e Federico Bortolazzi. Finalmente, si parla di “impresa”…, base dell’economia e del be
"Reti d’impresa e intelligenze manageriali" è il titolo del volume, steso dagli economisti Gianneugenio Bortolazzi e Federico Bortolazzi, recentemente presentato, presso il Museo Archeologico Nazionale di Verona, e proponente significativi spunti di riflessione, su un tema cruciale, per il futuro delle piccole imprese italiane, quale quello delle “Reti d’impresa e delle competenze manageriali”, specificatamente atte ad affrontare le sfide del mercato globale. Molto interessato, il pubblico, ai molteplici aspetti, trattati nel libro, fra i quali, le basi normative dell’istituto Reti d’impresa, introdotto in Italia, nel 2009, con il D.L. n. 5, convertito, nella Legge 9 aprile 2009, n. 33. L’opera esplora le potenzialità di tali Reti, come forma di aggregazione collaborativa, per sostenere la sempre più forte competitività e la sopravvivenza della micro e piccola impresa, partendo dalle radici normative e dai trattati europei, che hanno ispirato la nascita delle Reti, fino alle implicazioni pratiche e manageriali di tale modalità di collaborazione, non trascurando di sottolineare l’importanza, nell’economia, della conoscenza e dell’innovazione, come strumenti imprescindibili, per garantire la continuità e la crescita delle micro e piccole imprese. Un messaggio-chiave: “Condividere per sopravvivere”, invita le imprese a ripensare il loro ruolo sociale, non solo come motori economici, ma, anche come strumenti, creatori di valore, per la società. Uno degli elementi distintivi del libro è l’approccio interdisciplinare, che intreccia economia, neuroscienze e dinamiche sociali. Gli Autori hanno illustrato, come la comprensione delle intelligenze multiple e delle competenze manageriali, possa migliorare le relazioni all’interno delle Reti, favorendo la creazione di una cultura, impostata sulla cooperazione. “Capire chi siamo, quali intelligenze possediamo e come possiamo renderci compatibili, con gli altri, è il primo passo, per costruire Reti d’impresa, solide e durature”, ha evidenziato Federico Bortolazzi, esortando gli imprenditori a riflettere sul proprio ruolo, in un contesto sempre più cooperativo. Con forza, è emersa, quindi, la considerazione, secondo la quale, per le micro e piccole imprese italiane, collaborare è ormai una necessità imprescindibile, per sopravvivere e prosperare, nel quadro della responsabilità sociale dell’impresa, chiamata pure, come sopra cennato, a contribuire al benessere delle comunità, in cui opera. Altro tema molto apprezzato è stato il richiamo al concetto di “Karma”, utilizzato nel libro, per rappresentare l’effetto delle azioni imprenditoriali: ogni scelta, porta con sé conseguenze, positive o negative, che plasmano il futuro dell’impresa e delle sue Reti. Gli autori hanno, quindi, espresso l’auspicio: “Ci auguriamo che questo libro ispiri le imprese ad innovare, a condividere e a crescere, ricordando che, in fondo, ciò che conta è creare valore reale… Quest’ultima frase, ed altre precedenti, ci fa pensare che, purtroppo, la voce “impresa”, grande, nel suo significato, è troppo poco conosciuta, come soggetto essenziale, per la società, e che, senza l’impresa, piccola o grande, non esiste benessere sociale. Il volume, in tema, 170 pp., copertina plasticata, QuiEdit Verona, 2025, tratta, nel dettaglio, i seguenti temi: Una questione di Karma; L’impresa, in divenire: innovazione, informazione, conoscenza, aggregazione; Europa ed inizio della genesi della Rete d’impresa; Lo Small Business Act e la piccola impresa; SBA principio VIII°, competenze ed innovazione; L’istituto della Rete d’impresa in Italia; Il ruolo del sapere, nella piccola impresa; Le intelligenze multiple; Bibliografia. Un libro, dunque, che merita d’essere letto, anche per meglio conoscere il termine “impresa”, di massima, purtroppo, vera sconosciuta…
Pierantonio Braggio