L’Associazione Giuseppe Barbieri oggi 23 gennaio 2025 ha tenuto una conferenza stampa nella Sala Delaini di Palazzo Barbieri per presentare una proposta per il PAT di Verona: “Il passante Nord – traforo delle Torricelle”.
Presenti:
l’architetto Gian Arnaldo Caleffi, presidente dell’Associazione, che ha ricordato i due precedenti contributi al PAT, il progetto DIAGONALE e BARICENTRO e il progetto MEDIANA EST. Oggi viene presentato il terzo sul traforo delle Torricelle, parte del passante Nord che si prolunga fino al casello autostradale di Verona Nord. Ha ricordato brevemente come il tema le traforo sia presente nella pianificazione urbanistica di Verona, con alterni tracciati, fin dal Piano di Ricostruzione del 1948, poi nel Piano Regolatore Generale del 1957 e nella Variante Generale del 1966, per poi scomparire della Variante Generale del 1975 salvo poi essere reinserito negli anni ‘90.
l’architetto e urbanista Tullo Galletti, consulente dell’Associazione, che ha descritto il progetto presentato, articolato in varie opzioni, tutte finalizzate a rendere ambientalmente sostenibile ed economicamente realizzabile l’intervento. Si tratta di un “Viale urbano intervallivo” a due corsie, una per senso di marcia, riservate al traffico automobilistico ed in gradi di fare da circonvallazione dei quartieri.
Ha illustrato:
il tracciato dalla Tangenziale T4 al Saval con due possibili varianti;
la ramificazione verso Parona per tenere conto delle richieste dalla Valpolicella di un rapido collegamento col casello di Verona Nord e con la ZAI;
le uscite/entrate del traforo che possono essere 2 o 3, ciascuna con proprie opportunità.
I giornalisti presenti hanno ritenuto particolarmente interessante la novità rappresentata dalla 3^ entrata/uscita dal traforo con l’ipotesi di apertura di uno svincolo (svincolo ipogeo) in testa a via Marsala è di tutta evidenza il beneficio urbanistico (a fronte di un maggior costo realizzativo di una quindicina di milioni) per “aprire” il sistema chiuso di Valdonega oggi gravitante su porta San Giorgio. Si propone quindi con la suddivisione del percorso in galleria in due tronchi (di c.a 1.000 m. cad) ciò che aumenterebbe visibilmente i margini di sicurezza (vie di fuga) in caso di incidenti o incendi (particolarmente devastanti in caso di auto elettriche). Onde garantire poi che l’infrastruttura costituisca un servizio per i soli residenti e non costituisca un percorso di transito parassitario, si propone l’adozione di una ZTL, così che ai residenti vengano offerte tre possibilità di accesso – recesso: Via Marsala-via Ippolito Nievo-Porta S. Giorgio verso il Centro, ramo ovest della galleria per le relazioni con l’Ospedale e –genericamente- la Valpolicella, il ramo est per le relazioni con i quartieri orientali e la Valpantena.
L’architetto Filippo Bonini, consigliere direttivo dell’Associazione, ha richiamato i criteri ambientali proposti per la realizzazione delle opere volti al contenimento delle isole di calore e a recupero delle acque piovane.
E’ stata discussa la possibilità di finanziare le opere ed è stata evidenziata l’opportunità di attingere alle risorse che metterà a disposizione l’A22 riconoscendo il traforo come parte del sistema viario di adduzione al casello di Verona Nord e rappresentandone il primo stralcio realizzativo.
In allegato il fascicolo descrittivo della proposta.