IL CHIOSTRO DELLA BIBLIOTECA CIVICA INTITOLATO AL LETTERATO E PARTIGIANO GIOVANNI DUSI
Tra i libri della Biblioteca civica c’è uno spazio incantato, dove il silenzio si confonde con i rumori dell’esterno. E’ il chiostro, a cui si accede dalla sala dedicata alla Narrativa moderna, dove studenti, lettori e visitatori possono leggere, studiare o partecipare alle attività che vi vengono svolte, soprattutto nel periodo estivo.
E a chi, meglio di uno scrittore, può essere intitolato tale spazio? Da oggi il chiostro porta il nome di Giovanni Dusi, la cui vita fu caratterizzata, fin dalla giovane età, da un forte spirito politico, civile e letterario.
"Giovanni Dusi rappresenta una figura di grande rilievo sul piano culturale e civico-politico della nostra città", sottolinea Alberto Battaggia, presidente della Commissione Cultura e promotore dell'intitolazione. "Contrario a ogni violenza, di formazione politica liberaldemocratica, agli studenti, nelle scuole e nelle università spiegava come l'eterogeneità delle posizioni e i contrasti ideologici avessero animato la lotta partigiana. Sul piano letterario - - prosegue Battaggia - Dusi scrisse diversi romanzi: 'La moglie', del 1966, nato dalle conversazioni con l’amico Michelangelo Antonioni durante le riprese de “ L’avventura”, fu finalista al premio Bancarella. Ne "Il gallo rosso” ( Marsilio, 1973 e 1995) trattò il tema della Resistenza; ne "Il migliore dei mondi possibili”, pubblicato da Perosini editore nel 1999, un libro intervista, lo scrittore parlò di sé, della sua vita, delle sue avventure intellettuali. "Infine - conclude Battaggia - va ricordato il suo impegno civile testimoniato da un’ininterrotta attività giornalistica su l' "Arena di Verona" e poi sul nuovo quotidiano veronese 'La Cronaca'".
Lo stesso spirito che lo portò ad abbandonare gli studi per unirsi alla lotta partigiana sui Monti Lessini, diventando il più giovane comandante partigiano italiano. Fu lui inoltre, a guerra terminata, ad imporre la consegna di tutte le armi a Verona. Successivamente all’esperienza bellica, terminati gli studi, non abbandonò i suoi ideali sociali e civili, grazie anche e soprattutto alla sua attività di scrittore e giornalista.
Oggi la giunta su proposta dell’assessorato ai Servizi ai cittadini, ha approvato le delibera per la nuova intitolazione, frutto del lavoro di studio ed analisi che regolarmente viene effettuato dalla Commissione comunale per la Toponomastica.
“Ringrazio la Commissione per la sensibilità con cui svolge la propria attività, questa nuova intitolazione ci permette di valorizzare ulteriormente un luogo pubblico di estremo valore come la Biblioteca civica”